Vince a Leskovac, in Serbia, contro il Cukaricki la Fiorentina, nella quarta giornata del girone di Conference League. I viola si prendono tre punti importanti per balzare in testa alla classifica, ma la prestazione è alla fine deludente rispetto al 6-0 scintillante dell'andata.

La Fiorentina passa subito in vantaggio in avvio: lancio lungo di Bonaventura per Nzola, che viene steso dal portiere in uscita. È rigore, confermato dal Var: dal dischetto va lo stesso Nzola, che spiazza il portiere e segna il suo secondo gol stagionale. Poi i viola si 'accontentano' abbassando i ritmi, anche perché il Cukaricki chiude tutti gli spazi.

I serbi creano qualche situazione pericolosa a fine primo tempo e soprattutto ad inizio ripresa, quando Kovac tutto solo davanti al portiere viola Christensen spara clamorosamente alto. Così la Fiorentina dopo i cambi di Italiano riprende il controllo del gioco, ci prova con Brekalo ma lascia in bilico il risultato fino alla fine. Al triplice fischio arriva comunque la vittoria.

Da segnalare anche un episodio di razzismo all'interno dello stadio di Leskovac, con la gara fermata un paio di minuti nel primo tempo dopo che Ndiaye, esterno del Cukaricki, ha denunciato qualche urlo razzista dagli spalti. Gesto da ricondurre a un tifoso locale (nei confronti di un giocatore della propria squadra dunque), che è stato poi individuato dalle autorità serbe. Mentre un'altra curiosità della serata arriva da Bagno a Ripoli, dove al Viola Park hanno seguito, tramite le tv del bar, la partita circa 500 tifosi gigliati insieme a Joe Barone e alcuni giocatori infortunati, come Dodo, Beltran, Castrovilli, Kayode e Dalle Mura.