La Polizia di Stato di Prato, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio eseguiti negli ultimi giorni, ha concluso una vasta operazione ad alto impatto investigativo finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, talvolta anche attraverso i cannabis shop, e dei connessi reati di criminalità diffusa. Una serie di interventi volti a contrastare anche "regolamenti di conti” ed episodi di violenza.

L’attività realizzata da personale in borghese in sinergia operativa con equipaggi delle Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine ha consentito di identificare 494 persone sospette, di cui 276 stranieri e 51 minorenni, soprattutto in aree di spaccio o di “mala-movida”, su alcuni dei quali sono in corso di valutazione eventuali provvedimenti amministrativi di prevenzione.

Sono state arrestate 8 persone: 3 per tentata rapina impropria, 1 per borseggio, 1 per spaccio, 1 per truffa, 1 per esecuzione di misura cautelare e 1 per lesioni personali. Degli 8 arrestati, 5 sono stranieri e 3 italiani. Risultano indagate in stato di libertà 12 persone, di cui 7 stranieri e 8 minorenni, soprattutto per reati contro la persona e il patrimonio nonché per spaccio di sostanze stupefacenti e truffa.

Sono state sequestrate alcune dosi di cocaina e cannabinoidi, 24mila euro in contanti ritenuti provento di attività di spaccio. Sono state elevate 9 sanzioni amministrative, con 12 perquisizioni e 115 veicoli controllati.

 In particolare, i controlli e gli interventi hanno riguardato le arre delle stazioni ferroviarie cittadine di Prato: porta al Serraglio, Stazione centrale e Borgonuovo, via V. Veneto e vie limitrofe, via Magnolfi, piazza Ciardi e area parcheggio piazza dell’università, via Ferrucci, piazza del Castello, area urbana centro ovest, viale Galilei e zona nord, via Fiorentina e vie limitrofe, area centro commerciale Parco Prato. L’attività è stata estesa a controlli presso attività commerciali e locali di intrattenimento "connotati dalla presenza di un’utenza promiscua con la presenza di gruppi o singoli soggetti dediti alla commissione di illegalità", conclude la Questura pratese.