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Il 4 marzo manifestazione a Firenze 'a difesa di scuola e Costituzione': i dettagli

Ritrovo in piazza Santissima Annunziata, corteo fino a piazza Santa Croce

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mercoledì 01 marzo 2023 10:48

Manifestazione 'a difesa della scuola e della Costituzione' a Firenze, fissata per sabato 4 marzo alle ore 14, con partenza da piazza Santissima Annunziata e corteo fino a piazza Santa Croce.

 

"A seguito dell’aggressione davanti al liceo Michelangiolo e delle inaccettabili parole del ministro Valditara sulla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci", i rappresentanti delle Rsu delle scuole fiorentine hanno inviato il seguente appello a Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua, nonché alle realtà democratiche e antifasciste, per chiedere "l’indizione di una grande manifestazione a difesa della scuola e della Costituzione". Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua fiorentine e nazionali intendono raccogliere questo appello e individuano la data di sabato 4 marzo per organizzare la manifestazione insieme a tutte le realtà democratiche e antifasciste (appuntamento alle 14 in piazza Santissima Annunziata, corteo fino a piazza Santa Croce). La Cgil Firenze aderisce e sarà presente, fanno sapere i sindacati.

 

L'appello delle Rsu delle scuole di Firenze: "Crediamo di interpretare il sentire delle lavoratrici e dei lavoratori che ci hanno elette, esprimendo la nostra grande preoccupazione per i fatti avvenuti recentemente: prima l’aggressione di matrice neofascista agli studenti del Liceo Michelangiolo di Firenze, che ricordano i momenti più bui della nostra storia recente; poi le inaccettabili parole del Ministro Valditara, il quale, invece di condannare la violenza squadrista, si è scagliato contro la Dirigente del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci, attaccandola per aver invitato la propria comunità scolastica a vigilare contro il ritorno di ideologie violente e totalitarie, attaccando così di fatto la stessa libertà di pensiero e di espressione. Noi crediamo nel valore della Scuola Statale di questa Repubblica e, poiché sappiamo quanto l’indifferenza sia un male silenzioso che mina alle fondamenta la democrazia, vogliamo reagire e chiediamo alle organizzazioni sindacali e a tutte le realtà democratiche e antifasciste di questa città e di questo Paese di schierarsi al nostro fianco. Chiediamo pertanto che venga indetta quanto prima nella nostra città una grande manifestazione unitaria in difesa della Scuola e della nostra Costituzione".

 

La nota dei sindacati nazionali della scuola: "Il mondo della scuola manifesta sabato 4 marzo a Firenze per dire NO a una violenza squadrista da condannare senza se e senza ma, per ribadire che l’affermazione e la difesa dei valori della Costituzione nata dalla Resistenza costituiscono un preciso dovere per tutta la comunità scolastica e per quanti a diverso titolo vi agiscono. La manifestazione raccoglie l’appello delle RSU di tutte le scuole fiorentine, che in un loro documento hanno scritto: “Noi crediamo nel valore della Scuola Statale di questa Repubblica e, poiché sappiamo quanto l’indifferenza sia un male silenzioso che mina alle fondamenta la democrazia, vogliamo reagire e chiediamo alle organizzazioni sindacali e a tutte le realtà democratiche e antifasciste di questa città e di questo Paese di schierarsi al nostro fianco”".


Indetta dai sindacati CGIL, CISL e UIL di Firenze e dalle federazioni nazionali della scuola, la manifestazione prevede un corteo che partirà da piazza SS Annunziata alle ore 14 e raggiungerà piazza Santa Croce alle 15. Gli interventi dal palco saranno affidati a rappresentanti eletti nelle RSU degli istituti scolastici fiorentini, ai quali si aggiungeranno rappresentanti della società civile e di associazioni che hanno assicurato la loro presenza (ARCI, ANPI, ACLI). Prevista anche la partecipazione, con un proprio intervento, del sindaco di Firenze Dario Nardella.


“Crediamo che i gravissimi fatti accaduti davanti al liceo Michelangiolo non possano rimanere senza una risposta ferma e chiara – affermano Francesco Sinopoli (FLC CGIL), Ivana Barbacci (CISL Scuola) e Giuseppe D’Aprile (UIL Scuola RUA) – che intendiamo dare facendo nostre le parole del Presidente Mattarella, che ci ha ricordato quanto sia importante affermare modelli di vita che si contrappongano a quelli improntati a violenza, prepotenza, sopraffazione. È in questo modo che si pongono le basi per una democrazia fondata sulla civile convivenza. Il ruolo svolto dalla scuola è in questo senso fondamentale, per questo la violenza esercitata davanti alle sue porte è ancor più inaccettabile e pericolosa”. Dai segretari generali dei tre maggiori sindacati della scuola giunge nel frattempo anche la più ferma condanna per le gravi minacce rivolte di recente al ministro Valditara, “al quale – affermano Sinopoli, Barbacci e D’Aprile – esprimiamo tutta la nostra solidarietà”.

 

Appello arriva anche dai docenti dell’Università di Firenze al mondo della cultura e alla cittadinanza per la manifestazione del 4 marzo a Firenze: "A seguito dell’aggressione davanti al liceo Michelangiolo e delle inaccettabili parole del ministro Valditara sulla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci, come docenti dell’Università degli Studi di Firenze invitiamo la cittadinanza a partecipare alla manifestazione di sabato 4 marzo 2023 a difesa della scuola e della Costituzione. Ritrovo alle ore 14, piazza SS. Annunziata". Primi firmatari: Roberto Bianchi, Neri Binazzi, Lapo Casetti, Pietro Causarano, Fulvio Cervini, Giovanna Danza, Giovanna Del Gobbo, Micaela Frulli, Monica Picchi, Silvia Salvatici, Annalisa Tonarelli.

 

Da Firenze Antifascista arriva l'appello per lo spezzone "Antifascismo è anticapitalismo", con ritrovo alle ore 14 in piazza D'Azeglio per entrare nel corteo con concentramento in piazza Santissima Annunziata. "Davanti all'aggressione fascista avvenuta davanti al Michelangelo la Firenze Antifascista ha saputo dare una risposta che ha visto gli studenti in prima fila avere la forza e la capacità di coinvolgere molti docenti e addirittura alcuni Dirigenti scolastici affinché prendessero posizione rispetto all'accaduto. Abbiamo visto i collettivi studenteschi decidere, prender parola e organizzarsi in modo completamente autonomo e indipendente da ogni opportunismo di sorta rivendicando a sé l'antifascismo come base culturale e azione pratica. L'intervento del ministro Valditara, che ha fatto il paio con la sortita di Blocco Studentesco, ha disvelato una volta di più le pulsioni culturali e ideologiche di questo "nuovo" governo. Pensiamo che quanto sta accadendo non sia frutto della contingenza ma semmai segni il punto cui siamo arrivati e le cui responsabilità arrivano fino allo stesso Partito Democratico. La risposta non può essere estemporanea, ma deve porsi il problema della crescita e del radicamento. Sta maturando nelle scuole fiorentine, e quindi anche in città, la possibilità di alzare il livello del dibattito, che studenti, docenti, lavoratori di altri settori e attivisti antifascisti diano vita ad un confronto e uno scambio che contribuisca a questa crescita. Noi pensiamo che questa possibilità vada tutelata e perseguita. Pensiamo che la manifestazione del 4 marzo, per le modalità con cui è stata convocata, possa però depotenziare questo lavoro facendolo deragliare. La “difesa della Costituzione" è un mantra che sentiamo ripetere da anni e che ormai ci sembra utile solo a certi apparati e burocrazie che per autoaffermazione sbandierano un antifascismo di facciata. [...] Non ci dobbiamo concentrare sulla Costituzione e sulla sua forma. Ci dobbiamo concentrare sulla sostanza dei rapporti di forza. I rapporti di forza che oggi producono la distruzione della scuola, della sanità e del trasporto pubblico. I rapporti di forza che producono l'utilizzo di fondi e infrastrutture pubbliche al servizio della guerra. I rapporti di forza che hanno prodotto la riabilitazione del fascismo e del nazionalismo come base di arruolamento nelle politiche autoritarie e di guerra. I rapporti di forza che esaltano la "difesa dei confini nazionali" al prezzo di migliaia di morti nel Mediterraneo e della costruzione di CIE e CPR. [...] Questa è la nostra urgenza: costruire consapevolezza e organizzazione. Per questo, all'interno di manifestazione su cui abbiamo già espresso le nostre perplessità, facciamo appello alla costruzione di uno spezzone che continui a coltivare la possibilità di una vera crescita, si ponga il problema del domani e non si esaurisca con il "grande evento" che lascia poi il vuoto dietro di sé, respinga al mittente la logica degli “opposti estremismi”, legittimi l’azione necessaria alla chiusura delle sedi fascisti come risultato della capacità popolare di renderli luoghi avulsi dal contesto sociale in cui provano ad agire e non conceda spazio all'opportunismo di chi si richiama all'antifascismo solo per calcolo elettoralista. Uno spezzone che sappia rimarcare con determinazione che "Antifascismo è Anticapitalismo" e che dalla piazza del 4 marzo rilanci verso l'appuntamento nazionale di Milano del 18 marzo perché, se è vero che il fascismo è nato su un marciapiede qualunque, è necessario ricordare che quel marciapiede è anche quello su cui Dax fu accoltellato alla gola dai fascisti 20 anni fa e su cui i suoi compagni furono massacrati di botte dalla polizia poche ore dopo all'ospedale San Paolo. Uno spezzone che rilanci su Firenze un prossimo appuntamento di assemblea pubblica per la costruzione collettiva del 25 aprile della Firenze Antifascista in piazza Santo Spirito".

 

 

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