Continua a livello nazionale l'eco dei fatti del Michelangiolo a Firenze. Si è discusso anche delle parole del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in risposta alla preside fiorentina del Da Vinci, nell'audizione di in commissione Affari Costituzionali del Senato da parte del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, incalzato dalle opposizioni.

"La violenza è violenza, va perseguita al di là a prescindere da ispirazioni pseudopolitiche", ha detto il ministro Piantedosi. "Dobbiamo uniformarci ad un quadro normativo che punisce la violenza in qualsiasi forma sia espressa. Non potete chiedere ad un ministro di farsi carico di una maggiore affezione di una violenza rispetto alle altre. Ci sono stati altri episodi in passato, ma nessuno può affermare che una violenza sia più eleggibile di un'altra. Sugli episodi di Firenze c'è un'indagine in corso, sarà sviluppata ulteriormente. Non credo ci sia stato nessun ritardo. La polizia di stato è intervenuta, ha individuato i responsabili. Ora ci sarà l'iter per stabilire i fatti".

E ancora: "La mia visione è che la violenza è talmente grave che non ci può essere nessun motivo o colore che possa giustificarla in quanto tale. Se affermiamo questo in tutte le sedi faremo pulizia di ogni rigurgito del passato".

Infine sulle parole di Valditara che hanno fatto parecchio discutere: "Sulla querelle tra il ministro Valditara e la preside segnalo che la libertà di manifestazione di pensiero va riconosciuta alla preside e al ministro. C'è stato un dibattito di cui si è discusso, siamo in democrazia. Il ministro non può esprimere la propria opinione? Condivisibile o meno. Il ministro Valditara non ha attivato poteri sanzionatori. È in suo potere, ma non l'ha esercitato. Non credo che la preside stesse facendo in quel momento insegnamento. Il ministro Valditara ritengo che stesse esercitando la libertà di pensiero".

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