Ex Gkn: nasce consorzio di imprese con Qf dedicato a industria 5.0
Ma la Fiom precisa: 'La vertenza è tutt'altro che conclusa. Un tavolo per avere riposte'
venerdì 29 luglio 2022 15:38
E' nato Iris Lab, nuovo consorzio di imprese dedicato all'industria 5.0, innovazione, ricerca e sviluppo, di cui fa parte Qf, la ex Gkn di Campi Bisenzio. Le aziende che hanno aderito a Iris Lab, oltre a Qf Spa, si spiega in una nota, sono Itema Spa, Bonfiglioli Spa, Lafert Spa, Gruppo Sumitomo e Faist Elecrtonics Srl.
Il consorzio Iris Lab, si spiega in una nota, sarà un organismo di ricerca al cui interno coopereranno le aziende aderenti al progetto con numerosi consorzi universitari già costituiti, che operano nel settore della meccatronica e dell'elettronica industriale, attivi nella ricerca scientifica nell'ambito degli azionamenti elettrici ad elevate prestazioni dinamiche, negli apparati di conversione statica dell'energia elettrica ad alta efficienza, nella sensoristica avanzata e nell'applicazione di sistemi di intelligenza artificiale per la diagnostica avanzata e per l'abilitazione di servizi di Industrial IoT.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ritiene "un fatto apprezzabile che QF abbia reso noti i nomi degli investitori che affiancheranno Francesco Borgomeo nel progetto di reindustrializzazione dell’ex Gkn e che oggi danno vita con Qf al consorzio di imprese dedicato a industria 5.0. I nomi indicati sono quelli di player industriali di assoluto valore e conosciuti in tal senso. Restano ancora alcuni aspetti da chiarire; la Regione farà la sua parte innanzitutto nell’interlocuzione al tavolo tecnico convocato al Mise il prossimo 4 agosto, con Istituzioni, Azienda e investitori".
“Abbiamo appreso oggi, solo da fonti di stampa, che l’azienda ha reso pubblici i nomi dei soggetti investitori e consortili. Il tempo è scaduto, chiediamo un tavolo a breve per avere risposte. La vertenza è tutt’altro che conclusa”, commenta la Fiom Cgil Firenze Prato Pistoia.
"La vertenza QF (ex GKN) è tutt’altro che conclusa. Ad oggi l’accordo del 19 gennaio scorso è stato largamente disatteso da parte dell’azienda, ma come FIOM Firenze Prato Pistoia, assieme ai nostri delegati RSU, abbiamo già chiesto di fare un nuovo accordo che dia le doverose certezze a centinaia di lavoratori e all’intero territorio.
Abbiamo bisogno che sia codificato un cronoprogramma dettagliato relativo alla reindustrializzazione, che formalizzi tutti gli elementi di certezza societaria, finanziaria e di volumi produttivi per la ripresa della produzione e la piena occupazione", continua il sindacato.
"Abbiamo appreso nella giornata di oggi, solo da fonti di stampa, che l’azienda ha reso pubblici i nomi dei soggetti investitori e consortili interessati al piano di reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio. A questo punto chiediamo che sia convocato a breve un tavolo tecnico e successivamente il tavolo sindacale che risponda a tutte le nostre domande. Non diamo ad oggi giudizi sui nomi usciti sulla stampa senza aver avuto una interlocuzione con tali soggetti nelle sedi preposte. Solo attraverso un tavolo negoziale discuteremo il loro ruolo all’interno del consorzio, gli elementi relativi al cronoprogramma di reindustrializzazione ed il tipo di ammortizzatore sociale da utilizzare per accompagnare il processo".
Conclude il sindacato: "Il tempo è scaduto. Ribadiamo che qualsiasi atto o annuncio come quello che circola in queste ore, è fatto in maniera unilaterale e non in base ad un processo di discussione ed accordo con le organizzazioni sindacali e la RSU. I tavoli istituzionali rimangono per noi fondamentali come elemento di garanzia dell’intero processo. Prendiamo però atto che ai tavoli di trattativa mancherà la figura istituzionale del Sindaco del Comune di Campi Bisenzio, sostituita dalla figura amministrativa del commissario prefettizio".