Firenze, sciopero dei tassisti: 'Non è concorrenza ma abusivismo dilagante'

Sciopero dei taxi a Firenze per 24 ore

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martedì 15 luglio 2025 16:46

Domani, mercoledì 16 luglio, sciopero dei tassisti fiorentini.

 

I tassisti fiorentini denunciano "l’abusivismo dilagante nel trasporto pubblico non di linea, con n.c.c. provenienti da ogni parte della Toscana (e non solo), con titoli autorizzativi di altre province, o senza titoli, che operano stabilmente nel Comune di Firenze. Questa situazione, sistematicamente denunciata alle Autorità (Comune e Prefettura), non trova la necessaria risposta, consentendo così un clima d’impunità che favorisce l’ingigantirsi del fenomeno e l’emersione di un’arroganza delinquenziale, già più volte sfociata in violenze verso tassisti e tassiste: offese, testate, aggressioni e sputi (questi ultimi subiti in pieno volto da una collega la scorsa settimana)", spiegano Uritaxi Firenze, Unica Taxi Cgil, Ugl Taxi Firenze, Sitafi Federtaxi Cisal e Confartigianato Taxi Firenze.

 

Sciopero di 24 ore domani, 16 luglio, con fasce di garanzia dalle ore 22 del 15 luglio alle ore 2 del 16 luglio, e dalle ore 4 alle ore 8 del 16 luglio.

 

"Qualcuno ha avuto il coraggio di dire che scioperiamo per “ragioni politiche”, ma siamo certi che se questo qualcuno avesse fatto una scelta di legalità come i tassisti hanno fatto, investito dei soldi in un lavoro, messo un’ipoteca su una casa, la penserebbe diversamente", spiegano i promotori dello sciopero. "Ciò che rileviamo è che, al di là delle leggi previste dalla Repubblica italiana, al di là delle sentenze dei tribunali di massimo grado, se un mezzo di trasporto si mette sotto una multinazionale americana o straniera che sia, possa impunemente operare in violazione delle normative. Taluni CHIAMANO TUTTO CIÒ CONCORRENZA MA INVECE E’ SOLO ILLEGALITA’! Per altri LA CONCORRENZA SLEALE NON È INGIUSTA SE A SUBIRLA SONO I TAXI!".

 

E ancora: "Noi chiediamo a voi: in quale settore a degli operatori privati è consentito fare lo stesso mestiere, ma con regole differenti? In Italia ed in tutto il mondo civilizzato, è possibile fare trasporto persone, avendo precisi requisiti professionali, una licenza, operando in una determinata area territoriale, rispettando una tariffa imposta dalle autorità, avendo l’obbligo di effettuare tutti i servizi con destinazione comunale (o sovracomunale), avendo l’obbligo di rispettare un preciso turno di servizio, avendo l’obbligo di avere precise caratteristiche idenfiticative del mezzo (colore bianco, cartello taxi, precisi segnali identificativi). Il rispetto di queste regole a tutela dell’utenza ma diseconomiche per i tassisti, in quanto non modificabili come avviene nei settori in regime di libero mercato, identifica il servizio taxi. 

Chi viola queste regole, dovrebbe essere definito semplicemente abusivo, ma oggi per alcuni non è così. Prendendosi un van nero, un “protettore” straniero (preferibilmente americano), le Autorità stanno tollerando da tempo di fare attività taxi, di piazza o di strada, senza quelle pesanti regole a tutela dell’utenza.

Tutto questo è un danno per i tassisti fiorentini, per gli n.c.c. che rispettano le leggi, per quella cittadinanza di cui noi stessi facciamo parte.

Forse per alcuni tutto questo non è interessante, ma per noi in gioco vi è il diritto all’esistenza. Nessun operatore è destinato alla sopravvivenza se si consente ad altri, addirittura industrialmente organizzati, di fare il proprio stesso lavoro con regole di favore".

 

In conclusione: "Quando vedete illegalità diffusa in questo Paese, sappiate che nel trasporto pubblico non di linea l’illegalità è per alcuni la nuova legge!

I tassisti fiorentini, per tutto questo, oggi scioperano, con la volontà che Autorità locali e Forze dell’Ordine, smettano di trascurare il grido di aiuto che da troppo tempo chiediamo.

 

Perchè quando l’Autorità abdica al suo ruolo di tutore delle leggi, il vuoto che lascia non è la libertà, ma è il regno dell’arbitrio e del disordine, a tutto vantaggio del più forte".

 

 
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