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Studenti in piazza a Firenze: 'Di scuola-lavoro non si può morire'

La protesta in tutta Italia. Bruciato l'emblema di Confindustria

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venerdì 18 febbraio 2022 15:48

Proteste in tutta Italia da parte degli studenti con il ricordo di Giuseppe e Lorenzo, ragazzi morti durante stage e alternanza scuola-lavoro. Manifestazione che ha visto coinvolte oltre 40 città italiane, Firenze compresa, dove gli studenti hanno sfilato in corteo dietro lo striscione"Di scuola-lavoro non si può morire. No alla scuola dei padroni".

 

"Centinaia di studenti in piazza oggi a Firenze per la mobilitazione nazionale studentesca contro la scuola dei padroni che nel giro di 20 giorni ha ucciso due studenti in alternanza scuola lavoro", scrive su Facebook il Fronte della Gioventù Comunista di Firenze, tra gli organizzatori della mobilitazione.

 

"Gli studenti in corteo hanno bruciato l'emblema di Confindustria, denunciando la sua precisa responsabilità nella vera e propria strage di lavoratori che ogni giorno si compie in nome del profitto tra cui anche la morte di Lorenzo e Giuseppe. Slogan contro padroni e governo sono stati scanditi durante tutto il corteo: gli studenti non ci stanno a continuare vedere piegata la loro formazione agli interessi delle aziende e sono pronti a sferrare il loro contrattacco".

 

"Questo movimento studentesco pone una questione politica chiarissima: il sistema dell’alternanza scuola lavoro è fatto di sfruttamento, assenza di diritti e sicurezza. Deve finire, bisognava aspettare i morti per capirlo? Non si può piegare la didattica alle esigenze delle imprese, non si può continuare col modello della scuola-azienda. Chiediamo le dimissioni immediate di Bianchi e Lamorgese", aveva detto Lorenzo Lang, segretario nazionale del FGC –. "Il Governo ha respinto le istanze degli studenti tentando di derubricare le manifestazioni a una questione di ordine pubblico. Ma centinaia di occupazioni e manifestazioni sono un fatto politico, che investe questo modello sociale. C’è una generazione che ha capito che il suo futuro sarà di precarietà, sfruttamento assenza di diritti e non è disposta ad accettarlo senza dare battaglia perché non intende accettare passivamente questa prospettiva e vuole rovesciarla. Se pensavano di avere giovani senza coscienza e senza idee hanno fatto male i conti. Non accetteremo che quella che loro chiamano “ripresa” sia ottenuta comprimendo ancora una volta il nostro futuro, la condizioni di vita di milioni di persone, la distruzione ambientale e la guerra in nome del profitto di pochi".

 

(foto dalla pagina Facebook di Fronte della Gioventù Comunista di Firenze)

 

 
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