Fiorentina, Pioli si presenta: 'In questi 3 anni vogliamo un trofeo e tornare in Champions'

Il nuovo allenatore viola: 'Ho voglia di sfide, altrimenti avrei fatto scelte diverse. Ho parlato con Kean...'

1 Visualizzazioni

mercoledì 16 luglio 2025 13:58

Alle 12 di oggi, mercoledì 16 luglio, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Stefano Pioli, nuovo allenatore della Fiorentina.

 

Dopo essere stato ntrodotto dal direttore generale Alessandro Ferrari, il nuovo mister viola ha parlato così: "Perché Firenze? Perchè me la sento dentro. Alla prima chiamata che mi hanno fatto ho sentito qualcosa di particolare. Un’emozione positiva. A Firenze sono legato da tutti i punti di vista, alla Fiorentina. Ho sentito che era la cosa giusta da fare. Io vivo molto delle mie sensazioni e delle mie emozioni, non ho avuto nessun dubbio. Per il modo di giocare nella mia testa c’è di mettere più giocatori possibili di qualità. Ma la qualità da sola non ti fa vincere la partita, serve intensità. Ne abbiamo di qualità, saranno importanti queste settimane. Dopo le tre amichevoli che faremo in Inghilterra avrò le idee più chiare sulla squadra. Ma ho visto delle bellissime cose in questi giorni, bellissimi comportamenti. Entusiasmo. Una base da cui partire".

 

A domanda sugli obiettivi, Pioli ha risposto così: "Puntare al massimo. Vogliamo alzare il livello, non so a quale livello potremo arrivare. Ma l’obiettivo è alzare il tasso tecnico della squadra, il tasso fisico, il tasso di energia per essere competitivi. Vogliamo essere competitivi in tutte e tre le competizioni. Tornare in Champions e a vincere? Anche la lunghezza del mio contratto va in questa direzione. In questi 3 anni vogliamo provare ad alzare il livello, provare a tornare in Champions, a vincere un trofeo. Sappiamo quanto sarà difficile, i ragazzi lo sanno. Ma vince la domenica chi si prepara meglio. Abbiamo tutto per lavorare bene, sappiamo di avere una città che non vede l’ora di poter sostenere una squadra che gioca con entusiasmo, passione, qualità, vincere cercando di giocare un calcio propositivo. Andiamo in quella direzione lì. Ho voglia di sfide, avrei fatto sennò scelte diverse. Più comode. Ma non era quello che volevo in questo momento".

 

Non poteva mancare la questione Kean: "Con Moise ho parlato in questo periodo, non so quanto posso aver inciso. So che lui si trova molto bene a Firenze, è grato al club che lo ha sostenuto in momenti importanti. L’ho visto soddisfatto e carico in questi giorni, siamo soddisfatti”.

 

Pioli ha parlato anche di singoli: "Kean insieme a Gud e Dzeko possibile? Assolutamente sì. Nella mia idea e nella mia convinzione questa squadra ha le caratteristiche per essere imprevedibile e variabile soprattutto davanti. L’idea di farli giocare insieme c’è, assolutamente". Riguardo all'islandese, ha aggiunto: "Gudmundsson è un giocatore di qualità, intelligente, sa prendere la posizione giusta per dare soluzioni. Poi ha qualità per determinare. Se un giocatore è anarchico perché dà soluzioni alla squadra va benissimo. È un giocatore forte. Le stesse caratteristiche le ha Fazzini. Se poi sono mezzali o trequartisti non cambia. L’importante è avere giocatori mentalmente disponibili a lavorare con la squadra. Più siamo imprevedibili più possiamo far male agli avversari. Davanti abbiamo tante qualità, ma siamo ancora all’inizio. Ho bisogno ancora di qualche tappa per capire meglio. A Dzeko ho detto che al primo anno del Milan di Ibrahimovic non c’erano ancora certezze sul rinnovo di Zlatan. Ma non se ne poteva fare a meno. È una persona di alto profilo e alto spessore, è un giocatore molto importante nella nostra squadra. Dodo l’ho trovato benissimo, è simpaticissimo e molto forte. Ci contiamo in modo assoluto. L’ho visto molto dentro al gruppo, ci può dare tanto. Lo vorrei ancora più efficace in fase offensiva. Mi ripete sempre che l’hanno scorso ha fatto 7-8 assist, ma io gli dico che ha fatto pochi gol. Rosa? Ho detto alla società che fino al ritorno dalla tournée in Inghilterra mi prendo il tempo per fare le mie valutazioni, poi faremo gli interventi di cui abbiamo bisogno”.

 

Sul ritorno in Italia, il tecnico ha raccontato questo: "Il campionato italiano in Arabia è seguitissimo, ma volevo tornare. Ho voluto questa sfida. A parte Spalletti e Simone Inzaghi, ci sono i migliori allenatori. Conte, Allegri, Gasperini, Italiano, Sarri. Pensavo che di dovevo stare anch’io. Se c’è una squadra e una città che mi può regalare un’emozione, e a cui voglio regalare un’emozione, è la Fiorentina e Firenze. Aspettavo solo una loro chiamata e sono stati bravi a farla nel momento giusto. Non mi sono mai sentito così preparato. Mi sono sempre sentito capace di guidare una squadra, ma le esperienze fatte mi hanno permesso di essere un’altra persona e un altro allenatore. Mi sento pronto e motivato. So che non sarà facile, ma sarà bella ed emozionante".

 

Sulla Conference League: "È una competizione impegnativa, ci teniamo tanto. Al netto del preliminare, tutta la preparazione è orientata a cominciare bene soprattutto nel preliminare e nelle prime due trasferte di campionato. Una volta passati i preliminari la Fiorentina deve avere l’ambizione di arrivare fino in fondo, nel modo più assoluto. Ma i preliminari saranno due gare impegnative, affronteremo squadre più avanti di noi che avranno già giocato 2-3-4 partite. Ma l’obiettivo è farci trovare pronti per i preliminari, per le trasferte di Cagliari e Torino".

 

Sulle avversarie nella lotta per le posizioni europee: "Sono venuto qui per lanciare guanti di sfida. Ma non sarà Pioli contro Conte, Allegri o gli altri. Sarà Fiorentina conto le altre. Certo che è una sfida, dobbiamo avere quel fuoco dentro. Io potevo stare tranquillamente dov’ero, continuare ad essere tra i 10 allenatori più pagati al mondo. La Fiorentina dovrà dimostrare, io dovrò dimostrare. Non conta quello che ho fatto al Milan e se ho vinto uno scudetto. Se io voglio dimostrare di essere al livello degli altri lo devo dimostrare. Se la Fiorentina vuole tornare tra i top, lo deve dimostrare. Ho visto che Allegri non ci ha messo tra le candidate per la Champions, l’ho già scritto sulle lavagne… vediamo".

 

"Al di là delle competizioni che faremo, ho chiesto alla società di non avere tanti giocatori - ha rivelato Pioli -. Non fa bene avere tanti giocatori, ho parlato di motivazioni, entusiasmo, e non puoi avere 30 giocatori e averne 10 che stanno fuori quando facciamo l’11 vs 11. Preferisco avere difficoltà per qualche partita, far giocare i giovani, sennò diventa difficile trasmettere entusiasmo. Pochi giocatori, doppi ruoli, possibilmente allo stesso livello. Magari con caratteristiche diverse nello stesso ruolo. Ma voglio una squadra motivata".

 

Non poteva mancare un pensiero su Davide Astori: "Chiaro che Davide ha inciso tanto non in questa scelta, ma nella mia vita professionale e non. Lo sento Davide, non ho mai smesso di sentirlo. C’è sempre".

 

 

 
logo-055 firenze

C & C Media s.r.l.
p.iva 06282890489

powered by Genetrix s.c.r.l. - web agency, applicativi web, siti internet, grafica

055firenze.it
Quotidiano online
registrato presso il tribunale di Firenze
nr. 5937 del 18/10/2013.