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Firenze, taser alla polizia municipale: non passa la mozione della Lega in Consiglio comunale

Il MoVimento 5 Stelle ha votato a favore. Masi: 'Strumento di deterrenza utile per le pattuglie in strada'

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martedì 07 gennaio 2025 17:35

Taser alla polizia municipale di Firenze? Il Consiglio comunale dice no: non passa la mozione del Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto, che chiedeva l’adozione del taser da parte della municipale.

 

“L’anno nuovo si apre in Consiglio Comunale nel modo peggiore. All’insegna del passato, in tutti i sensi. Di un PD incapace di liberarsi di vecchie paure e timori ideologici. Una sinistra che nei fatti chiede sicurezza a Firenze, ma che boccia poi invece la scelta della Lega di dare il Taser come strumento di autodifesa per gli agenti della Polizia Municipale. Si impedisce nella sostanza alla Polizia Municipale di essere capace di protetteggersi mentre difende quotidianamente i cittadini dalla microcriminalità. Una “sceneggiata” PD, quella odierna, che chiarisce bene come questa Giunta ed il suo assessore competente, Andrea Giorgio, non percepiscano l’emergenza sicurezza a differenza del Governo e della Lega che, come detto dal Questore di Firenze, dall’8 gennaio doterà la città di tutti gli agenti promessi per proteggere la popolazione”, ha dichiarato Mossuto.


“Il Taser, ricordiamolo, viene già utilizzato dalla Polizia Municipale di tantissimi Comuni Italiani fra cui la stessa città di Milano, governata dal Pd, tanto per fare un esempio di una sinistra lì matura e che comprende bene il significato di: “lotta al crimine”. Lo strumento (Taser) che abbiamo chiesto oggi con la nostra Mozione è una pistola non letale che tramite un impulso elettrico impedisce il movimento del soggetto colpito per alcuni attimi. Questa tipologia di armi si è dimostrata efficace soprattutto come strumento di deterrenza nei casi in cui sono presenti soggetti pericolosi. Visto come questa città è peggiorata era urgente stare al passo con la realtà e consentire anche alla Polizia Municipale di agire in sicurezza. A quanto pare però al Sindaco Sara Funaro ciò non interessa… tanto vale, a questo punto, levare la pistola alla Polizia Municipale tanto da trasformarla definitivamente in agenti utili soltanto per far le multe…”, conclude il consigliere della Lega.

 

Con la mozione si schierano il consigliere di Fratelli d’Italia Giovanni Gandolfo, la capogruppo Angela Sirello e i consiglieri Matteo Chelli e Alessandro Draghi: “Com’era prevedibile, la mozione per introdurre nella dotazione del reparto antidegrado della Polizia Municipale lo strumento dissuasore del taser è stata bocciata dalla maggioranza e dalla sinistra di opposizione. Nonostante l’aumento esponenziale dei reati, nonostante la stessa sindaco Funaro e l’assessore alla sicurezza Giorgio ammettano che il problema c’è e va affrontato, quando dal centrodestra arrivano proposte concrete sul ‘come’, queste vengono bocciate, con argomentazioni capziose e che non entrano mai nel merito delle cose. Altre amministrazioni, anche di centrosinistra, in Italia hanno fatto deciso di sperimentare il taser, ferma restando l'esigenza di un'adeguata formazione, mentre a Firenze continua ad essere un incomprensibile tabù. Ce ne rammarichiamo e diamo la nostra solidarietà agli agenti della PM che ogni giorno affrontano situazioni ad alto rischio e che grazie all’approvazione di questo atto avrebbero potuto sentirsi un po’ più sicuri”.

 

Favorevole al taser anche Paolo Bambagioni, consigliere di minoranza della Lista civica Eike Schmidt sindaco. “Se un sindaco ha la volontà politica di agire per migliorare la sicurezza e dunque la qualità della vita dei suoi concittadini, ci sono strumenti concreti a disposizione. Uno di questi è il daspo urbano, un altro è sicuramente taser. Per questo, ho votato favorevolmente alla mozione del consigliere della Lega Guglielmo Mossuto che ne chiedeva l’adozione da parte della Polizia municipale. Firenze sta diventando sempre più vuota e più insicura e bisogna prendere contromisure decise, per dissuadere dal commettere reati e per punire chiunque li commetta; purtroppo, l’attuale giunta, a differenza di altre di centrosinistra, dimostra di non avere contezza del problema sicurezza. L’adozione sarebbe stato, almeno, un segnale di un cambio di passo. Sorvoliamo sui contenuti della discussione in aula oggi, con alcuni consiglieri che hanno chiesto di verificare ‘se il taser faccia male’ o, peggio, nel caso dell’assessore Giorgio, che la colpa è del governo. Forse non ha chiaro che Palazzo Vecchio non è il Parlamento. Torna sempre più di attualità la nostra proposta di dividere le deleghe attualmente date a Giorgio e di creare un vero assessore alla sicurezza”.
 

Il si alla sperimentazione era arrivato anche dal Capogruppo in Palazzo Vecchio del MoVimento 5 Stelle Lorenzo Masi. “È stata presentata oggi dal Consiglio comunale una mozione che chiedeva l’avvio della sperimentazione del taser per il nostro corpo di polizia municipale. Ho votato a favore della sperimentazione, nonostante poi la mozione non sia passata. I dati sulla sicurezza in città purtroppo parlano chiaro. Firenze non è sicura come lo era anche solo lo scorso anno, e sono i fiorentini che la percepiscono così, Solo qualche settimana fa l’indagine del Sole24Ore sulla qualità della vita nelle città italiane ha evidenziato che Firenze è scesa alla 36esima posizione - con un calo di ben 30 posizioni rispetto al 2023 - e si è piazzata in ultima posizione sui temi di giustizia e sicurezza. Come consigliere comunale e cittadino giro per la città e mi confronto ogni giorno con gli agenti di polizia municipale e con i fiorentini. Per questo motivo ritengo che il taser possa rappresentare uno strumento di deterrenza utile per le pattuglie in strada”.

 

“Non è un caso che in questo senso molte città italiane – penso a Milano, Torino, Venezia, Verona, Ascoli Piceno, Piacenza, Perugia, Novara, Bolzano e Siracusa – hanno già adottato questo dispositivo, prevedendo chiaramente una formazione specifica per gli agenti, al fine di usare nel modo corretto il taser quale strumento di tutela in più. Ci sono studi che dimostrano l'efficacia nell'abbassare il rischio di lesioni agli agenti del 76%, e ai fermati del 40%, se usato in modo appropriato. La dotazione del taser non è una scelta ideologica ma operativa, in termini di sicurezza dei nostri operatori. Il contesto é diverso rispetto al passato: circola un numero molto più elevato di armi da taglio e improprie con cui abbiamo a che fare, Ritengo dunque che la priorità sia adottare tutte le misure necessarie per far sentire i nostri cittadini sicuri quando escono di casa, ma anche dotare i nostri agenti di strumenti che siano in grado di rispondere maggiormente ai bisogni della città. Ricordiamoci che nel 90% dei casi il taser non viene utilizzato perché basta come effetto deterrente” conclude il Capogruppo.

 

Contrario Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune. "Chi indossa una divisa e lavora per lo Stato continua a essere oggetto di sbagliate strumentalizzazioni. Il taser è già in uso presso le Forze dell'Ordine, la Lega ha proposto di darlo anche alla Polizia Municipale. Mentre la povertà salariale di questo personale continua a non ricevere risposte da parte del sistema istituzionale, continuiamo a ipotizzare più responsabilità di chi ogni giorno lavora per strada, dove si ritrova ad affrontare le conseguenze di politiche che alimentano le diseguaglianze. Proprio in queste ore ha trovato spazio un fatto di cronaca che ha visto coinvolti un minore non accompagnato e la Polizia di Stato, che ha risposto a un coltello con la minaccia di uso del taser. È questa la società che sognano le destre? Un territorio in cui tutto si risolve come in un film statunitense, nello stile dei Guerrieri della Notte? Ci fa piacere aver visto la maggioranza rifiutare la proposta. Ricordiamo che L'Espresso aveva pubblicato un'inchiesta su problemi che avrebbero riguardato una specifica azienda attiva in questo settore, rispetto al mancato superamento di alcuni test del Ministero. Si aggiungono le tante denunce di realtà internazionali attive sul fronte dei diritti umani. Se una persona usa un taser mentre lavora, producendo effetti imprevisti, dovuti alla condizione fisica di chi subisce le conseguenze, chi interviene a tutela legale della persona? Difficile che tocchi a chi siede in Consiglio comunale".

 

Italia Viva non partecipa alla votazioe. “Abbiamo scelto di non partecipare alla discussione e alla successiva votazione” hanno dichiarato i consiglieri di Italia Viva Francesco Casini e Francesco Grazzini, “poiché abbiamo assistito a una divisione ideologica tra fazioni, che non riteniamo utile al dibattito. Il tema della sicurezza in città è reale, sentito dai cittadini e, soprattutto, non può essere affrontato come una questione di destra o di sinistra. Qualche iniziativa è stata intrapresa dalla maggioranza, ma non è sufficiente. La sicurezza urbana va affrontata con determinazione e concretezza. Paradossale, inoltre, la battaglia delle destre, che pur essendo al Governo non stanno offrendo risposte concrete su questo tema”.

 

I consiglieri di Italia Viva hanno aggiunto: “Non siamo contrari in modo ideologico all’uso del taser, ma crediamo che un’eventuale sperimentazione debba partire dalla richiesta della polizia municipale stessa, non da una decisione imposta dalla politica. Se la polizia locale lo ritiene utile noi siamo favorevoli alla sperimentazione. Si tratta di uno strumento tecnico di prevenzione, come tale, non può essere al centro del dibattito politico ma di una valutazione di chi lo dovrà usare e gestire. Ciò che ci aspettiamo dall’Amministrazione comunale sono politiche organiche per la sicurezza urbana e, dal Governo, uomini e mezzi adeguati per supportare le forze di polizia, non le chiacchiere”.

 

 

 
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