Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato la risoluzione che chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina.
La risoluzione proposta da Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune), Stefania Collesei e Luca Milani (Partito Democratico), Caterina Arciprete (Alleanza Verdi Sinistra – Ecolò), Cecilia Del Re (Firenze Democratica), Lorenzo Masi (Movimento 5 Stelle), è stata approvata con 21 sì e 6 no.
La
Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente (composta da oltre 80 realtà associative del territorio fiorentino) "esprime grande soddisfazione per l’approvazione dell’OdG sul riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Consiglio Comunale di Firenze, che segue l’approvazione negli ultimi giorni di altri dieci Consigli Comunali della Città Metropolitana di Firenze, mentre altrettanti si apprestano a discuterlo nei prossimi giorni. Siamo felici di constatare attraverso questo voto del Consiglio Comunale di Firenze, che la nostra città si confermi in prima fila per il riconoscimento dello Stato di Palestina ed il diritto di autodeterminazione dei popoli, ribadendo la centralità del Diritto Internazionale come risoluzione dei conflitti. Il mondo associativo del territorio fiorentino, che rappresentiamo come Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente, continuerà a mobilitarsi per chiedere l’immediato cessate il fuoco e ritiene che questa iniziativa debba essere un chiaro impegno per costruire un contesto negoziale che possa portare ad una Pace equa e duratura".
"Nello specifico l’OdG approvato impegna i Consigli Comunali in tre precise richieste al Governo italiano, ovvero quella di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa, ad agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità e ad impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di Diritto Internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Occupati Palestinesi. Ringraziamo quindi tutte le realtà che hanno sostenuto questo appello e quelle forze politiche che nei Consigli Comunali l’hanno recepito e poi tradotto in Ordine del Giorno approvato. L’escalation del conflitto nelle ultime settimane non fa altro che rendere ancora più necessaria un’azione decisa della Comunità Internazionale. L’OdG approvato in Palazzo Vecchio speriamo possa essere un messaggio importante che metta pressione sui governi per fare finalmente degli sforzi di Pace reali e credibili", conclude la Rete.
Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune: "Abbiamo la consapevolezza della responsabilità di presentare la mozione con cui il Comune di Firenze riconosce lo Stato di Palestina e chiede di fare lo stesso alla comunità internazionale. Ringraziamo quindi la Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente che con la sua mobilitazione ha portato a vedere un testo simile approvato in tanti enti locali. Ringraziamo Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra - Ecolò, Firenze Democratica e Movimento 5 Stelle per aver condiviso l'atto, discusso ed emendato in Commissione 7. Oggi non c'è un conflitto tra due Stati, quando si parla di Israele-Palestina. Dove non c'è diritto prevale la violenza ed è evidente nella quotidianità dell'ennesimo acuirsi delle guerre portate avanti dal Governo di Tel Aviv. I confini antecedenti alla guerra del 1967 per lo Stato di Palestina sono quelli riconosciuti dal diritto internazionale. Non comprendiamo le polemiche di Fratelli d'Italia. Ci esprimeremo in altri momenti e modi sul resto. Intanto oggi stiamo alle cose fondamentali e concrete. Il voto a maggioranza a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina".
Il capogruppo del Partito Democratico Luca Milani: “Parto da una riflessione di Sabino Cassese sul Corriere della Sera di Sabato scorso, per spiegare e motivare circa l’urgenza del riconoscimento dello Stato di Palestina, che il Consiglio comunale di Firenze ha votato pur non senza le solite polemiche. Cassese si chiede se il diritto internazionale ha fallito la sua missione pacificatrice nel mondo. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, dopo tutto quello orrore, si era sperato in un mondo tranquillo, senza guerre, almeno nelle zone colpite dai due conflitti mondiali. Invece in Europa sono ora in corso due scontri che, nella loro conduzione, violano non solo la Carta delle Nazioni Unite, ma anche i principi del diritto bellico, secondo i quali non bisogna colpire i civili. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, parlando all’Assemblea generale, il 24 settembre scorso, ha ripetuto più volte che lo stato del mondo è insostenibile e che sono minacciate le basi stesse del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, con i civili che pagano il prezzo più alto. Per la pace e la sicurezza nel mondo vi sono crescenti minacce che derivano non solo dalla fragilità della rete posta in essere ottant’anni fa (nel 2025 si celebreranno gli 80 anni della Carta delle Nazioni Unite), ma anche dalla stessa fragilità interna degli Stati dove la debolezza o l'assenza di democrazia impedisce l’azione dei freni interni che possono impedire/limitare le aggressioni esterne. Nel conflitto in essere in Medio Oriente c’è un solo Stato riconosciuto, quello di Israele. È giunto il momento di riconoscere anche lo Stato di Palestina per tentare un’ultima possibilità per una pace giusta di due popoli in due Stati. Dopo tutto quello che sta accadendo arriverà, prima o poi, la fine del conflitto e allora dobbiamo chiederci da dove ripartire. Evidentemente dal rispetto e dal conformarsi al diritto internazionale! Il solo e unico baluardo alla barbarie, alla disumanizzazione, alla prevaricazione degli uni sugli altri".