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Firenze, corteo per la Palestina in centro: cariche sui manifestanti al consolato Usa. Nardella e Giani: 'Immagini inquietanti'

Il corteo di studenti e sindacati nel giorno dello sciopero generale per la Palestina. La Lega: 'Giusto intervenire'

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venerdì 23 febbraio 2024 12:38

Tensioni alla manifestazione di questa mattina a Firenze in solidarietà al popolo palestinese, nel giorno dello sciopero generale per la Palestina, promosso dai sindacati di base.

 

"Stop al genocidio", "Workers and students for Free Palestine", alcuni degli striscioni presenti nel corteo di studenti e sindacati, partito alle 9 da piazza Santissima Annunziata. La manifestazione ha attraversato il centro poi poi raggiungere Piazza Ognissanti, fino al consolato americano, dove è scattata una carica delle forze dell'ordine.

 

"Manganellate a studenti e lavoratori sotto Consolato Usa nella giornata di sciopero generale per la p4l3st1n4. Più di cinquecento oggi in piazza a Firenze nella giornata di sciopero generale al fianco del popolo p4lest1nes3. Alta adesione allo sciopero dal distretto tessile, dalla logistica ma anche tra docenti e sanitari presenti anche al corteo, che determinato e pieno di rabbia si è diretto verso il Consolato Usa dove è stato attaccato dalla polizia. Abbiamo scelto di non rimanere in silenzio e scioperare oggi dalle scuole e dai posti di lavoro perché è necessario e doveroso indicare i responsabili politici e materiali di scelte criminali e del genocidio del popolo p4lest1nes3", afferma il sindacato Si Cobas Prato e Firenze, che sui social ha pubblicato un video dei contatti tra manifestanti e polizia. Una ragazza sarebbe rimasta ferita ad un occhio.

 
"Mentre a R4f4h un milione e mezzo di persone sono chiuse in un fazzoletto di terra di 20kmq sotto i bombardamenti incessanti di Israele che ha già sganciato sulla striscia di G4z4 l’equivalente di 3 bombe atomiche, tre giorni fa per la terza volta gli Stati Uniti hanno posto il veto contro una risoluzione per il cessate il fuoco al Consiglio di Sicurezza ONU. Non ci fermeremo davanti alle manganellate a chi scende in piazza, non ci fermeremo davanti alla censura televisiva, continueremo a lottare e scioperare fino alla vittoria per il cessate il fuoco e la fine del genocidio in corso!".

 

Tensioni anche al corteo di Pisa. "Oggi è toccato agli studenti di Pisa. Adesso basta. Ormai gli episodi in cui le forze dell’ordine del nostro paese vengono fatte intervenire per reprimere le manifestazioni o identificare partecipanti si susseguono oltre il livello di guardia. Presenterò subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca anche il ruolo del questore in questa vicenda, in cui le cariche della polizia hanno coinvolto anche ragazzini. Questa repressione è gravissima. In Toscana, così come in tutta Italia, difenderemo la democrazia”, ha detto Emiliano Fossi, deputato e segretario Pd Toscana. 

 

"Le immagini delle cariche della polizia sugli studenti di Pisa e Firenze sono inquietanti. Usare la violenza contro chi manifesta pacificamente il proprio dissenso politico non è accettabile", le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella. 

 

"Le immagini di Pisa e Firenze mi lasciano senza parole. In Toscana non accettiamo la violenza contro ragazze e ragazzi che manifestano pacificamente. I manganelli non sono la soluzione al dissenso politico! Vogliamo capire come siano possibili questi inaccettabili atti repressivi e violenti!", le parole social del presidente della Regione Eugenio Giani.

 

“È indegno in un Paese civile e democratico assistere a queste cariche delle Forze dell’Ordine contro studenti che manifestano pacificamente. Le cariche indiscriminate contro gli studenti di Pisa e di Firenze – sottolineano il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano con le vice capogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini – sconcertano e preoccupano. Il ministro Piantedosi sta stravolgendo ruolo, compiti e metodi delle forze dell'ordine. A Firenze stiamo ancora aspettando gli agenti promessi per la sicurezza dei cittadini, mentre si continua ad alzare la tensione con manganellate per chi esprime idee diverse. Non è accettabile contrastare manifestazioni pacifiche mostrando i muscoli. Il Governo dovrebbe usare le proprie energie e le proprie risorse per contribuire alla capacità critica dei propri studenti e delle proprie studentesse, non per sopprimere le loro idee ed il loro diritto di manifestare”.

 

Sul fatto sono intervenuti i consiglieri Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune. "Vedere giovani generazioni prese a manganellate solo perché chiedono pace, mentre si proteggono i luoghi del potere, dove si prendono decisioni di guerra, è sempre una sconfitta delle istituzioni. Ogni giorno respiriamo un clima pesante, di disconoscimento dei conflitti, di disconoscimento del pensiero critico e di rimozione di alcune mobilitazioni. Questa mattina non potevamo essere in piazza, ma le immagini di quanto avvenuto a Firenze e Pisa ci preoccupano. L'impossibilità di passare da alcune aree di questa città è una limitazione della libertà di manifestare che criminalizza a priori alcune istanze. Immaginiamo che da parte di chi governa arriveranno le consuete frasi di circostanza. Da parte nostra ribadiamo l'importanza di aderire alle manifestazioni, nella loro pluralità e diversità, senza strumentalizzazioni. Ringraziamo quindi chi oggi ha scioperato o rinunciato a un giorno di scuola per chiedere il cessate il fuoco a Gaza. E ancora una volta prendiamo atto di come una parte della politica si nasconda dietro l'uso delle forze dell'ordine, per trasformare in ordine pubblico delle questioni sociali e politiche".

 

“Cariche delle forze dell’ordine contro giovanissimi studenti scesi in piazza per chiedere il cessate il fuoco in modo libero e pacifico mi lasciano sconcertato – dichiara De Blasi del Movimento 5 Stelle – e l’ammissione dei docenti che hanno assistito increduli agli episodi conferma quanto in realtà la reazione delle forze dell’ordine non sia stata equilibrata e proporzionata. La sensibilità dei giovani che hanno desiderio di pace deve essere la luce e il riferimento e non repressa con violente cariche e manganelli. Le immagini delle nostre ragazze e ragazzi dai volti insanguinati non sono degne di un paese civile, libero e democratico. Il Ministro Piantedosi deve rispondere di questo ennesimo episodio che segnala un clima mortificante e autoritario nel nostro paese”.

 

Anche il Collettivo di fabbrica dei lavoratori Gkn parla di quanto successo questa mattina. "Questa mattina, cariche a Pisa e Firenze. Cariche sugli studenti, sindacalisti licenziati in Stellantis, un direttore Rai che dice cosa dire o non dire a un artista, aziende (come la nostra) che disdettano i diritti sindacali con una Pec, un ispettore del lavoro ogni mille cantieri (questo è il dato a Firenze), padroni venuti dal nulla che acquisiscono fabbriche per poi smantellarle e non pagare gli stipendi, un Governo ossessionato solo dalla propria narrazione securitaria. Si sta come operaie/i, precarie/i, disoccupate/i, studentesse e studenti di inverno, sotto questo Governo".

 

In direzione opposta le parole di Federico Bussolin, Capogruppo Lega a Palazzo Vecchio e segretario provinciale: “Se organizzi un corteo non autorizzato a Pisa e Firenze con l’intento di scatenare caos e disagi, è giusto che la polizia intervenga. Sconcertano le dichiarazioni del Sindaco Nardella, questo dovrebbe saperlo, non può attaccare le divise così. Sono dalla parte dei Poliziotti sempre, soprattutto oggi che hanno fatto il loro dovere. Mi stupisce che la sinistra, anche tramite le istituzioni, strumentalizzi questo episodio per attaccare chi tutela la legalità”. 

 

 
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