Dai cassonetti smart alla control room: a Firenze il ciclo dei rifiuti è sempre più digitale

Il servizio ‘Firenze Priority’ ha ridotto il tempo medio di intervento sulle segnalazioni di rifiuti abbandonati, gestendo oltre 21.000 casi dal suo avvio

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giovedì 11 dicembre 2025 18:09

Operatori e veicoli interconnessi, richieste e segnalazioni dei cittadini attraverso app e portale, capacità di coordinamento dei servizi in tempo reale sono alcuni degli elementi della digitalizzazione dei servizi ambientali a Firenze.

 

Una svolta che arriva, come spiega Plures Alia, in un momento in cui l’intero sistema digitale – dopo mesi di sviluppo, test e avvii progressivi – sta entrando a pieno regime, permettendo di misurare con chiarezza risultati, efficienza e impatti sulla qualità urbana.

 

Il servizio ‘Firenze Priority’ ha ridotto stabilmente il tempo medio di intervento sulle segnalazioni di rifiuti abbandonati a 2,6 ore rispetto al precedente standard di 3 giorni, gestendo oltre 21.000 casi dal suo avvio, avvenuto nella primavera del 2024. In parallelo, la rete di quasi 9.000 cassonetti digitali – che rilevano automaticamente conferimenti, volumi e livelli di riempimento – sta generando un patrimonio di dati che permetterà nei prossimi mesi di ottimizzare gli svuotamenti, programmare i percorsi dei veicoli e migliorare l’efficienza della raccolta stradale.

 

La control room di Plures Alia opera 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno, con circa 30 addetti dedicati al coordinamento in tempo reale dei mezzi e degli operatori sul territorio. Gestisce ogni giorno 45–55 segnalazioni di rifiuti abbandonati sul territorio del comune di Firenze, con il 91,74% degli interventi di recupero conclusi entro 3 ore in centro storico e 6 ore nel resto della città. Ma la control room non è soltanto il punto di gestione degli abbandoni: è la cabina di regia dell’intero sistema operativo urbano. Da qui vengono monitorati in tempo reale la raccolta stradale, lo stato e la pulizia delle postazioni, i livelli di riempimento dei cassonetti digitali, lo stato di avanzamento dei servizi di spazzamento stradale, gli interventi su chiamata e la presa in carico dei servizi on demand. 

 

Sul territorio comunale di Firenze sono oggi attivi 8.728 cassonetti digitali (su oltre 11.000 contenitori totali) dotati di elettronica e sensori volumetrici che registrano utente, volume conferito e livelli di riempimento. Questi dati alimentano una piattaforma cloud che permette di monitorare lo stato della rete, individuare zone critiche e programmare interventi. Su questa base si sta sviluppando un sistema di analisi avanzata che utilizza strumenti di intelligenza artificiale per elaborare previsioni sui flussi di riempimento, identificare pattern ricorrenti e stimare i momenti di maggiore pressione sul servizio. È un supporto fondamentale per orientare, in modo sempre più dettagliato la prossima gestione dinamica della raccolta che nel 2026 supererà gli attuali itinerari ricorrenti per individuare e raccogliere unicamente i contenitori che sono vicini al riempimento. L’obiettivo è ottimizzare i chilometri percorsi, ridurre le emissioni, migliorare la puntualità del servizio e diminuire i costi operativi.

 

La piattaforma digitale Plures Alia – da poco rinnovata e accessibile tramite app e web all’indirizzo www.aliaserviziambientali.it – sta registrando un uso crescente da parte dei cittadini. Oggi sono 258.000 gli utenti iscritti ad Aliapp (compreso il 19% dei cittadini fiorentini iscritti alla Tari), con circa 98.000 pratiche gestite digitalmente (52.000 via app e 46.000 via portale). Le funzionalità più utilizzate sono i ritiri on demand degli ingombranti e le segnalazioni di rifiuti abbandonati. Dall’attivazione della nuova interfaccia, avvenuta a metà ottobre, si contano oltre 275.000 accessi, 25.000 nuove iscrizioni, 12.000 pratiche Tari e Taric gestite interamente online e 3.500 attivazioni della bolletta smart. Il portale unificato consente un accesso unico a tutti i servizi digitali - segnalazioni, ritiri on demand, pratiche tariffarie, mappe interattive, pagamenti e domiciliazioni - con una procedura di autenticazione semplificata (codici monouso, Google, Apple, Microsoft).

 

Il servizio on demand degli ingombranti segna un cambio di logica: non è più il cittadino ad adattarsi al servizio, ma è il servizio che si modella sulle esigenze del cittadino. Con Aliapp è possibile scegliere giorno e orario del ritiro, con intervento diretto al domicilio e senza costi aggiuntivi. Plures Alia sta inoltre progettando nuovi ecocentri dedicati a filiere non ordinarie - tessili, piccoli rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), oli esausti - per estendere progressivamente il modello on demand anche a questi materiali. E’un percorso già avviato, che introduce un nuovo modo di concepire i servizi ambientali: più flessibili, più personalizzati e pienamente integrati nell’infrastruttura digitale della città.

 

‘L’investimento sulla digitalizzazione di Plures Alia è molto importante’, dice la vicesindaca di Firenze, Paola Galgani. ‘Ovviamente ci attendiamo che adesso produca una serie di effetti positivi e di cambiamenti nell’organizzazione dei servizi, che guardino alla sostenibilità ambientale e al potenziamento dell’offerta rivolta ai cittadini’.

 

‘Firenze dimostra che la trasformazione digitale, quando è costruita con rigore, produce risultati concreti’, commenta Lorenzo Perra, presidente di Plures Alia. ‘Ridurre i tempi di intervento, coordinare i servizi in tempo reale e mettere a disposizione dei cittadini strumenti semplici e immediati significa migliorare la qualità urbana. Questa infrastruttura è solida, scalabile e pronta alla sua evoluzione: dai servizi on demand alle applicazioni predittive basate sui dati. È un passo avanti importante per la città e per la Multiutility’.   

 

‘Con la digitalizzazione non ci limitiamo a migliorare i servizi esistenti: stiamo costruendo le basi di un nuovo modello, dove ogni dato raccolto diventa una leva per decidere quando intervenire, come organizzare i mezzi e quali servizi offrire’, dice Alberto Irace, amministratore delegato di Plures. ‘Firenze è il primo territorio in cui questo ecosistema è pienamente operativo e i risultati già si vedono: tempi più rapidi, maggiore trasparenza, servizi personalizzati. La sfida ora è andare oltre: applicare l’intelligenza artificiale alla programmazione, sviluppare i nuovi on demand e rendere questo modello scalabile in tutta l’area servita dalla Multiutility’.

 

 

 
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