Aloy, la protagonista del videogame Horizon, trova il suo posto a Firenze.

In Piazza Madonna della Neve, nel Complesso delle Murate, a Firenze, è presente una statua temporanea dedicata alla 'Nora' di uno dei titoli di punta di Sony Interactive Entertainment Italia. La statua è un'opera temporanea che sarà visibile fino a Venerdì 25 Febbraio ed è stata realizzata in concomitanza con l'uscita di Horizon-The Forbidden West, il sequel del fortunato gioco per PS4 e PS5. 

Una statua che "tiene il posto" ( il titolo dell'opera è, infatti, The Placeholder) alle donne del passato che abbiano gli stessi valori. Nel videogioco Aloy è una protagonista coraggiosa, decisa, ma con molto amore per il prossimo. Emarginata fin dalla tenera età, fa dell'inclusività il suo più grande traguardo. Horizon narra le vicende di un mondo post apocalittico dove macchine e uomini coesistono (non sempre pacificamente). Un mondo diviso in molte tribù che hanno tutti usi, costumi e religioni diverse. Ma non fanno differenze di genere: la protagonista viene giudicata per il suo essere emarginata, giovane e Nora, ma mai come donna. Nel corso della storia, infatti, si conosceranno donne che sono capotribù, capoguerra e generali. 

"Aloy rappresenta una delle possibili espressioni dell’incredibile complessità psicologica del genere umano, ai fini del racconto, non è centrale la differenza di genere, ma il valore della diversità. La statua di Aloy a Firenze tiene il posto a tutte le donne del passato che ne abbiano condiviso i valori, contribuendo ad accrescere, in modi diversi e originali, a volte in maniera discreta ma significativa, il patrimonio artistico, culturale, scientifico e sociale del nostro Paese, pur non essendo sempre state celebrate nell’ambito della toponomastica.  Le figure più ricordate appartengono alla storia nazionale e/o locale, alla letteratura, alla religione e al mondo dello spettacolo; le donne di scienza, delle arti figurative, del mondo del lavoro e dello sport lo sono in misura molto minore." si legge sul sito di Play Station.

L'iniziativa di Sony Interactive Entertainment Italia strizza gli occhi alla toponomastica. Dal censimento toponomastico nazionale condotto dal gruppo Toponomastica Femminile, risulta infatti che la media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5% (in prevalenza Madonne e Sante), mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggira sul 40%.

“Il potere più grande della toponomastica – spiega Maria Pia Ercolini, Presidente di Toponomastica femminile – è creare modelli, rimandare a immaginari, oltre a rappresentare una volontà. L’iniziativa di Sony Interactive Entertainment Italia apre un canale di comunicazione preferenziale con le giovani generazioni sull’importanza di modelli culturali, una riflessione su quali vogliano conservare, e a quali vogliano dare valore”.

Per vedere il trailer che la Sony ha dedicato alla statua cliccate qui.