"Morte sul lavoro uguale omicidio". E' uno degli striscioni affisso ieri al presidio contro le morti sul lavoro "Le nostre vite valgono più dei vostri profitti", organizzato dal coordinamento Ogni Giorno è il Primo Maggio, davanti alla sede Inail di Firenze in via delle Porte Nuove.

"Nel 2021 le denunce di infortunio presentate all'INAIL sono state 448.110 e sono morti 1404 lavoratori per infortuni sul lavoro, con un aumento del 18% rispetto all’anno 2020. Da tener presente che molte categorie di lavoratori non sono assicurati e sono costretti al lavoro nero e non vengono rilevati", dicono gli organizzatori. 

Presente anche il Collettivo di Fabbrica ex Gkn. Secondo Roberto Spera, delegato RSU ex Gkn "ogni anno in Italia una media di 3 persone al giorno muoiono lavorando e dimostra che la sicurezza sul lavoro ormai è un'emergenza nazionale. La progressiva precarizzazione ha ulteriormente aggravato la situazione. È il momento di cambiare rotta, rimettendo al centro i diritti. Per questo il 26 marzo saremo in piazza a Firenze, assieme a movimenti sociali, associazioni, vertenze per dimostrare che esiste una reale e concreta alternativa di società".

Quello del 19 febbraio è stato il primo di una serie di appuntamenti: il 7 Marzo ci sarà un presidio davanti al tribunale di FIrenze per la strage ferroviaria di Viareggio, l'8 marzo per la solidarietà agli antifascisti sotto processo e la giornata di mobilitazione delle donne, il 19 marzo per un dibattito aperto sui temi dello sfruttamento e della sicurezza sul lavoro, e l 26 marzo adesione alla manifestazione ‘Insorgiamo’ lanciata dal collettivo di fabbrica Gkn.

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