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Nuova fase Gkn, dal progetto di reindustrializzazione alla sospensione dei licenziamenti

È quanto emerso dal tavolo con il Ministero del Lavoro, presieduto dalla viceministra Todde

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venerdì 03 dicembre 2021 10:04

Si apre la possibilità di una nuova fase per la vicenda Gkn e tutte le istituzioni toscane si dimostrano unite nel perseguire l'obiettivo della difesa del sito produttivo di Campi Bisenzio e dei livelli occupazionali, come anche nel domandare allo Stato un ruolo attivo perché questo percorso di transizione vada a buon fine. 

 

È quanto emerso dal nuovo incontro, presieduto dalla ViceMinistra Alessandra Todde, che in serata ha riunito in videoconferenza Mise, Ministero del Lavoro, Regione Toscana, istituzioni locali, organizzazioni sindacali, il collettivo di fabbrica, l’azienda e l’advisor Francesco Borgomeo. Per la Regione Toscana ha partecipato l'assessora al lavoro Alessandra Nardini, il consigliere del presidente per le crisi aziendali Valerio Fabiani e il capo di gabinetto Paolo Tedeschi. Presenti al tavolo il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, l'assessora al lavoro del Comune di Firenze Benedetta Albanese, e Giovanni Bettarini per la città metropolitana di Firenze.

 

Durante il confronto, la viceministra Todde ha confermato che il Mise è disponibile a sedersi intorno al tavolo con tutte le parti coinvolte per favorire la proposta ponte e il successivo progetto proposto dall’ advisor di reindustrializzazione del sito. Al tavolo è inoltre emerso che l’azienda non invierà più le lettere di licenziamento e che il Ministero del Lavoro ha dato piena disponibilità a supportare il percorso con l’ammortizzatore sociale più adeguato

 

“Il Mise è assolutamente disponibile a supportare questo percorso di transizione proposto dall’advisor con gli strumenti a disposizione, e la proposta “ponte” servirà a offrire ulteriore tempo per lavorare con tutte le parti ad una proposta seria e credibile" ha dichiarato la viceministra allo Sviluppo Economico.

 

Dalle ultime riunioni “sono emerse novità interessanti, che devono essere valutate con attenzione e cautela, in un processo trasparente di coinvolgimento di tutte le parti - hanno sottolineato Regione, Comuni di Campi Bisenzio, Firenze e Città Metropolitana - Le istituzioni toscane, come dal primo momento, continuano ad essere unite in questa vertenza. Il tema è ovviamente la continuità del sito produttivo e la tutela dei livelli occupazionali, sia per quanto riguarda i 422 direttamente coinvolti che i lavoratori e le lavoratrici degli appalti. Non vogliamo che sia disperso questo patrimonio di professionalità, intendiamo far sì che siano poste tutte le condizioni per una seria prospettiva di reindustralizzazione e per questo chiediamo al Governo che svolga un ruolo attivo per arrivare all'esito positivo di questa vertenza, come ha assicurato la viceministra Todde. Il ruolo attivo del Mise e l'accompagnamento di Invitalia al percorso sono un elemento di garanzie che crediamo assolutamente necessario. Le istituzioni toscane ribadiscono, a partire dalla Regione che ha assicurato la disponibilità ad un fattivo sostegno attraverso formazione e politiche attive, di voler fare fino in fondo la propria parte. Bene la sospensione delle procedure di licenziamento: questa era la condizione imprescindibile per andare avanti e non pregiudicare l'esito di questo percorso".
 

Secondo Dario Salvetti, delegato RSU dei lavoratori Gkn "il Ministero ha poco da essere soddisfatto per quello fatto in questi mesi, noi siamo qua grazie alla mobilitazione all'articolo 28 vinto a settembre che ha bloccato la procedura di licenziamento. Senza tutto questo, Gkn Firenze oggi non esisterebbe più. Quello che diciamo ieri, lo diciamo oggi e lo diremo domani: è necessaria la continuità produttiva, occupazionale e il mantenimento dei diritti acquisiti in questi anni, e comunque dovrà essere garantito il reinserimento delle lavoratrici e lavoratori degli appalti. Noi non ragioniamo in termini di sfiducia o fiducia, ma di garanzie strutturali. Per questo chiediamo un ruolo di Invitalia e dello Stato.  Il tema degli ammortizzatori lo vedremo quando sarà chiaro il percorso da A a B".

 

"Per il resto - ha continuato Salvetti - chiediamo alla Regione di continuare a studiare assieme a noi tutte le ipotesi che stiamo vagliando assieme alle intelligenze collettive del territorio, ai ricercatori solidali, come il gruppo di ingegneri e dei ricercatori della Scuola Sant'Anna per la proposta di un polo per la mobilità sostenibile. Le reindustrializzazione è stata finora su questo territorio solo lo strumento per far scappare le multinazionali. Se si vuole dimostrare che questa volta non è così, si diano i necessari approfondimenti e le garanzie necessarie, nero su bianco".

 
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