Scuola, un voucher agli studenti per effettuare rapidamente e gratuitamente i tamponi
La Regione mette in atto il nuovo protocollo Covid per la scuola, per favorire la didattica in presenza
mercoledì 10 novembre 2021 19:32
Regione, con le strutture tecniche degli assessorati alla sanità e all’istruzione, e Ufficio scolastico regionale a lavoro per la didattica in presenza. L'obiettivo, spiega la Regione, è quello di favorire il più possibile la didattica in presenza contrastando la diffusione del virus: questo il filo conduttore degli incontri operativi che si sono svolti sia ieri che oggi tra Regione e Ufficio scolastico regionale per condividere le azioni da mettere in atto per attuare quanto previsto dal documento del Ministero dell’istruzione e del Ministero della salute.
A partire da questo documento sono quindi stati individuati alcuni meccanismi operativi per garantire tamponi subito e gratuiti per gli studenti, al fine di consentire quanto prima il rientro a scuola ed evitare quanto più possibile la didattica a distanza. Le nuove regole per la gestione dei casi positivi Covid in ambito scolastico prevedono, infatti, che vada in quarantena tutta la classe soltanto nel caso in cui siano riscontrati almeno tre casi positivi.
Per venerdì prossimo, 12 novembre, è stato convocato anche il Cantiere Scuola per condividere le novità con tutti i soggetti che ne fanno parte. Questi incontri, precisa la Regione, si aggiungono a quelli che quotidianamente si svolgono dalla scorsa settimana tra tutti i livelli del sistema sanitario regionale, a partire dai dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie, sia a livello regionale che territoriale.
Ieri il comitato Priorità alla scuola di Firenze aveva lamentato ritardi e impreprazione davanti al nuovo protocollo Covid: "Al secondo giorno di applicazione del nuovo Protocollo, è evidente che l’Assessorato alla Sanità della Regione Toscana si è fatto trovare impreparato ai nuovi impegni imposti da un accordo che la Regione Toscana peraltro ha sottoscritto dopo quasi un mese di negoziati (la prima bozza del Protocollo circolava dalla prima metà di ottobre) e dunque non arriva inaspettato".
Ecco l’iter stabilito nel corso delle riunioni, secondo quanto indicato dal documento ministeriale. Nel caso in cui si verifichi un caso positivo tra gli studenti della scuola primaria (elementari) e di quella secondaria (medie e superiori), tutti i compagni di classe devono effettuare il prima possibile un test antigenico o molecolare per accertare l’eventuale contagio.
Per garantire ad alunni e famiglie l’effettuazione di un tampone gratuito ed in tempi rapidi, gli alunni da 6 a 18 anni si potranno presentare in un “punto tamponi” sul territorio, come i drive through, oppure dai pediatri di libera scelta o dai medici di medicina generale che aderiranno alla campagna. Il modello prevede la generazione automatica, nel programma software in dotazione alle scuole, di un voucher con QRCODE che viene trasmesso via e-mail alle famiglie, da presentare al “punto tamponi” prescelto. Il voucher con QRCODE generato in modo automatico sarà disponibile a metà della prossima settimana, non appena completato l’aggiornamento del sistema informatico. Fino ad allora gli alunni, per effettuare il tampone, potranno esibire ai “punti tampone” direttamente la lettera inviata dalla scuola con il voucher allegato.
Se il risultato del test è negativo viene rilasciato agli studenti l’attestato con il quale possono tornare subito a scuola, ma dovranno comunque sottoporsi ad un secondo test dopo 5 giorni. In presenza di due casi positivi oltre a quello riscontrato per primo (quindi tre in totale) starà a casa in quarantena tutta la classe, per la durata indicata dal documento ministeriale.
Nelle scuole dell’infanzia, ovvero quelle per i bambini fino a 6 anni, il meccanismo previsto è un altro: in presenza di un caso positivo è prevista per tutti gli alunni una quarantena di 10 giorni, con un test da fare il primo giorno e un ulteriore test dopo 10 giorni.