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Prato, celebrazioni per il centenario del Milite Ignoto

Inaugurata la mostra ' Cent'anni di memorie'

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sabato 16 ottobre 2021 19:10

Si è tenuto ieri, venerdì 15 ottobre, in occasione della ricorrenza  del centenario della tumulazione del Milite Ignoto,presso il Palazzo della Prefettura a Prato, la cerimonia di inaugurazione della mostra “Cent’anni di memorie”, organizzata dalla Federazione provinciale dell’Istituto Nastro Azzurro, d’intesa con la stessa Prefettura, alla quale hanno partecipato numerose Autorità civili, militari e religiose.


La cerimonia ha avuto inizio con l’indirizzo di saluto del Prefetto, Dott.ssa Adriana Cogode, che ha ricordato che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di inizio anno, ha evocato l’approssimarsi di questa ricorrenza, definendola, insieme ad altre date simbolo del 2021, come “tappe delle nostra storia, anniversari che raccontano il cammino che ci ha condotto ad un’unità che non è soltanto di territorio”


Il Prefetto ha proseguito il suo intervento, evidenziando come le parole del Presidente della Repubblica facciano emergere immediatamente “che il passaggio storico che celebriamo ha costituito un tassello essenziale nel percorso di costruzione dell’identità nazionale. Della nostra identità è, infatti, componente indispensabile e, potremo anche dire, dato genetico e momento fondativo, il riconoscimento del valore del sacrificio, di tutti coloro che hanno lottato per il proprio Paese e che ancora oggi rischiano anche drammaticamente la propria vita per combattere i pericoli della sopraffazione e della violenza, per tutelare le libertà custodite dalla Costituzione”.


Il Prefetto, nel richiamare poi l’altissimo valore simbolico rappresentato dal Milite Ignoto, ha aggiunto che “nel suo viaggio verso Roma, il Soldato dall’identità sconosciuta ha tracciato l’immagine di un ritorno alla nostra Capitale, alla memoria dell’Unità nazionale, al significato di un lutto che da personale e familiare diventa collettivo: il lutto dell’umanità calpestata e umiliata nelle perdite e nel dolore dalla guerra poi ripudiata dall’art. 11 della nostra Carta costituzionale. Il Milite ignoto tumulato nell’Altare della patria diventa l’icona di una morte di massa che però, pur nell’anonimato, rappresenta l’identità di ciascuno di quei soldati, la loro individualità, fatta di sentimenti e di ambizioni, di forza e di coraggio ed, infine, la loro fragilità, come ricorda Ungaretti nella sua poesia dal titolo “Soldati ”.


Il Dott. Pietro Alberto Lucchetti, Consigliere della Segreteria della Presidenza della Repubblica,  ha rimarcato l’inestimabile valore storico della ricorrenza e della figura del Soldato dall’identità sconosciuta, facendo presente che, in virtù di ciò, il Consiglio comunale della Città di Prato ha deciso all’unanimità di conferirgli la cittadinanza onoraria in occasione del centesimo anniversario. Ha ricordato che il primo conflitto mondiale ha causato, nella Provincia di Prato, circa 171 orfani, dato numerico che denota la tragicità di quel periodo storico “segnato da tanti episodi di eroismo, tutti diseguali e tutti, allo stesso modo straordinari, perché compiuti da persone del tutto normali e ordinarie, che hanno difeso l’Italia e consegnato alle generazioni future un Paese più libero e democratico”.



Ha poi sottolineato che la ricchezza della democrazia è costituita in buona parte dalla cultura ed in particolare dalla “cultura della Storia, rappresentata in questa cerimonia inaugurale dalla memoria e dal ricordo del Milite Ignoto, simbolo di eroico sacrificio”. Il Consigliere ha compiuto, infine, un richiamo all’art. 11 della Carta costituzionale che stabilisce che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, motivo per il quale “il nostro Ministro, non è più il Ministro della Guerra, ma quello della Difesa e le nostre Forze, non sono più Forze di guerra, ma di peace keeping. Adesso quei soldati caduti nei conflitti bellici possono riposare in pace, perché il nostro tricolore è una bandiera di pace, che propaga la pace e crede in essa”.
La cerimonia si è poi conclusa con l’illustrazione della mostra da parte del Dott. Lorenzo Caciolli, Vice-presidente della Federazione provinciale di Prato del Nastro Azzurro.

 

Foto del sito M.e.t.

 
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