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Omicidio Ciatti, fermato in Germania il giovane scarcerato a giugno

Il padre Luigi: 'Stava tentando la fuga, spero che non esca dal carcere'

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mercoledì 04 agosto 2021 15:24

"Spero che non esca più dal carcere perché è stato arrestato ma penso che stesse tentando la fuga... chissà cosa penserà quel Giudice spagnolo che gli aveva dato il permesso di una settimana per andare a Strasburgo in Francia. Invece era in Germania, forse avrà sbagliato strada... Vergogna... persone incapaci di fare il proprio lavoro". Questo l'amaro sfogo su Facebook di Luigi Ciatti, padre di Niccolò Ciatti, dopo la notizia dell'arresto in Germania di uno dei principali imputati per la morte del giovane fiorentino a Lloret de Mar.

 

Rassoul Bissoultanov era stato infatti scarcerato a giugno in Spagna, per scadenza dei termini di detenzione preventiva. Ieri è stato però di nuovo fermato, stavolta in Germania. "Spero che tutto funzioni e che questo bastardo rimanga in carcere. Un Giudice spagnolo che autorizza un assassino ad avere una settimana di permesso per andare a Strasburgo e che invece casualmente è stato arrestato in Germania cosa significherà? Forse era in gita di piacere o forse voleva scappare? Mi chiedo questo Giudice avrà visto il filmato? Saprà di chi stiamo parlando? Ma che figura sta facendo la Spagna e soprattutto ma come funziona la giustizia spagnola. Non fate uscire questo assassino dal carcere perché tenterà di nuovo di scappare...", continua ancora Luigi Ciatti.

 

“Esprimo la mia felicità per la notizia dell’arresto, avvenuto in Germania, di uno dei ceceni coinvolti nell’aggressione a Niccolò Ciatti. Per quanto fin qui emerso, si tratta del principale colpevole della morte del 22enne fiorentino, perciò – commenta il presidente della Commissione Controllo di Palazzo Vecchio Antonio Montelatici – spero vivamente che, quanto prima, possa essere trasferito in un carcere italiano. Non ci resta che confidare nella serietà della giustizia tedesca e nella determinazione della Procura di Roma, augurandoci che presto si giunga all’estradizione di questo soggetto e che la famiglia di Niccolò possa finalmente ottenere quella giustizia che di fatto la Spagna ha negato. Chi causa la morte di un ragazzo di 22 anni, sferrandogli un calcio alla testa, non può restare impunito e non deve circolare a piede libero. Solo un essere ignobile – conclude Montelatici – può macchiarsi di un tale crimine”

 

 
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