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Campi, la Forestale sequestra 52 serre abusive. Denunciate tre persone

Sul posto anche un fabbricato allestito a dormitorio con angolo cottura

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venerdì 11 giugno 2021 18:27

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto (Firenze), hanno effettuato accertamenti presso alcuni terreni a Campi Bisenzio (Firenze), dove vengono svolte attività orticole in serra condotte da cittadini di nazionalità cinese, già oggetto di controllo nell’anno 2018.

 

In particolare, come riporta una nota diffusa dai militari, considerato che l’area risulta avere destinazione urbanistica agricola, compresa all’interno delle “casse di espansione idraulica”, secondo gli strumenti urbanistici comunali e classificate come “aree sottoposte a vincolo di inedificabilità”, nonché soggette a vincolo paesaggistico con fascia di rispetto di 300 metri dalla linea di mezzeria delle autostrade A1 e A11, i Carabinieri forestali hanno verificato la permanenza di allestimenti quali serre e manufatti di rilevanza edilizia, ancora persistenti nell’area, in continuo riassetto e spostamento in base alle necessità di coltivazione. L’area interessata dalle coltivazioni in serra comprende due lotti distinti, separati da via del Fornello, per una superficie complessiva di circa dodici ettari. 

 

I terreni sono risultati di proprietà di una Società immobiliare di Prato che aveva stipulato due distinti contratti di locazione dei due lotti a due coltivatori diretti di nazionalità cinese.

 

Al momento del sopralluogo, erano in uso complessivamente cinquantadue serre ed erano presenti maestranze in attività lavorativa. I militari individuavano anche un manufatto realizzato in materiale legnoso utilizzato come locale ad uso abitativo, con allestimento di cucina con punto fuoco, lavabo, tavolo e sedie, con presenza di alimenti e attrezzature per la loro cottura. Mentre nella particella in uso all’altro affittuario era stato predisposto un fabbricato, in parte realizzato in lamiera ondulata e in parte con materiali fatiscenti, dove era stato ricavato un dormitorio e un angolo cottura con frigorifero e impianto elettrico. Nel locale ed esternamente erano presenti abiti e altri effetti  personali.  

 

Considerato lo stato dei fatti e le precedenti attività di indagine, la PG ha effettuato ulteriori accertamenti documentali presso gli uffici competenti comunali. 

 

E' emerso dunque che l’istallazione di serre anche temporanee era inammissibile secondo gli strumenti urbanistici comunali, costituendo di fatto un cambio di destinazione d’uso. Inoltre la realizzazione di manufatti rientra negli interventi soggetti al rilascio del permesso di costruire, ai sensi del Testo unico dell’edilizia, in quanto considerate di nuova costruzione, in violazione anche del vincolo paesaggistico di cui al Codice Urbani.

 

In merito ai procedimenti amministrativi avviati a partire dall’anno 2018, il Comune aveva emesso ordinanze di rimessa in pristino dello stato dei luoghi, nei confronti del proprietario dei terreni e degli affittuari. Disattesi tali provvedimenti, venivano emesse ordinanze di accertamento di inottemperanza.  

 

Pertanto, convocato sui luoghi il rappresentante legale della Società proprietaria dei terreni, considerando che l’uso del suolo in contrasto con lo strumento urbanistico vigente e in violazione al vincolo paesaggistico, tale da inquadrarsi in un cambio di destinazione d’uso del suolo inedificabile mediante la realizzazione di almeno cinquantadue serre per la coltivazione di ortaggi oltre che di manufatti aventi rilevanza edilizia ed impianti funzionali all’attività, visto che tali abusi si protraggono dal 2018 e che il provvedimento amministrativo finalizzato alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi è stato disatteso sia dalla proprietà che dagli affittuari, i Carabinieri forestali procedevano al sequestro preventivo dei terreni per circa dodici ettari complessivi, nominandone custode giudiziario il proprietario dei terreni. 

 

Venivano dunque denunciati all’AG il rappresentante legale della Società immobiliare, proprietaria dei terreni e i due affittuari cinesi, per cambio di destinazione d’uso in violazione allo strumento urbanistico e abusi edilizi, in violazione del vincolo paesaggistico.



 

 
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