'Morire di lavoro è intollerabile', sciopero e presidio a Prato dopo la morte di Luana
Sindacati e lavoratori in piazza
venerdì 07 maggio 2021 12:28
Oggi a Prato è il giorno della protesta e della rabbia, per quanto accaduto a Luana D'Orazio, operaia, morta a 22 anni durante un turno di lavoro. Nella mattina di oggi, 7 maggio, Cgil, Cisl, e Uil hanno indetto uno sciopero generale di 4 ore, con presidio in Piazza delle carceri a Prato per dire che "Morire di lavoro oggi non solo è inconcepibile, è intollerabile".
"Ancora oggi si muore per le stesse ragioni e allo stesso modo di cinquanta anni fa. Per l’ennesima volta la tecnologia e la sicurezza si arrestano alle soglie di fabbriche e stanzoni e stavolta è stata una giovane operaia a pagare con la vota il prezzo di uno standard di sicurezza non rispettato. La morte di due ventenni nel giro di tre mesi deve far riflettere sugli investimenti operati in termini di formazione e di acquisizioni di competenze. Non è sufficiente constatare che i giovani sono i più colpiti dalla crisi provocata dalla pandemia, bisogna investire su di loro e offrire loro sbocchi occupazionali che non siamo più precari e insicuri", si legge nella nota di Cgil, Cisl e Uil Prato.
La piazza è affollata di persone, riunite sotto lo striscione "Intollerabile", che campeggia sulle mura del Castello dell'Imperatore. Presente al presidio anche il presidente della Regione Eugenio Giani.
"Cgil, Cisl e Uil constatano con amarezza, dolore e rabbia come a pochi giorni dalla Festa del Lavoro il lavoro venga ancora una volta vilipeso, fino alle sue estreme conseguenze. Non è più tempo di parole, ma di azioni concrete delle istituzioni e delle autorità competenti, e di interventi che garantiscano la sicurezza nei luoghi di lavoro".
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