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Firenze, riaprono il Parco di Villa il Ventaglio e il Cenacolo di Sant'Apollonia

Riapertura da mercoledì 27 maggio

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martedì 26 maggio 2020 12:29

Parte da due luoghi prestigiosi il piano di riapertura graduale dei musei e luoghi della cultura di pertinenza della Direzione regionale musei della Toscana: il Parco di Villa il Ventaglio e il Cenacolo di Sant'Apollonia.

 

La riapertura, da mercoledì 27 maggio, avverrà nel rispetto di tutte le norme di sicurezza previste per i visitatori, il personale, gli ambienti e le opere, in linea con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale e con le indicazioni operative fornite dalla Direzione Generale Musei.

 

Il Parco di Villa il Ventaglio è stato riaperto interamente al pubblico il 31 maggio 2018, grazie all'impegnativo intervento di recupero finanziato dalla Fondazione CR Firenze tramite uno dei progetti Art Bonus della Direzione regionale musei della Toscana. Si estende su un fianco della Collina delle Forbici per circa cinque ettari. Nacque verso la metà dell'Ottocento per ottenere un viale carrozzabile che consentisse una risalita dolce e panoramica del pendio, permettendo così un accesso alla Villa del Ventaglio più agevole ed esclusivo rispetto alla ripida via delle Forbici. Il progetto della villa e del parco romantico all’inglese si devono all’architetto Giuseppe Poggi.

 

Il Parco di Villa il Ventaglio è aperto gratuitamente dal martedì alla domenica: dal 27 al 31 maggio con orario 8.30-18.30; da giugno ad agosto, dalle 8.30 alle 19.30.

 

Modalità di fruizione: accesso vietato in caso di febbre superiore a  37.5°; evitare gli assembramenti; vietato l'utilizzo di fontanelli; non sostare negli spazi di passaggio; distanza di sicurezza almeno 1,5 metri; lavare/igienizzare spesso le mani e usare la mascherina. Nel caso in cui non sia possibile garantire il rispetto delle disposizioni di sicurezza sarà disposta la chiusura temporanea del parco. Rimane inoltre in vigore il regolamento del parco esposto all'ingresso. 

 

Il Cenacolo di Sant'Apollonia fa parte di quel patrimonio ingiustamente considerato "minore", spesso fuori dai grandi flussi turistici. Il Cenacolo è rimasto  "segreto" fino all'Ottocento, custodito dalle monache di clausura del convento delle benedettine di Santa Apollonia, fondato nel 1339. Nel 1447 circa, Andrea del Castagno affrescò la parete di fondo del refettorio con l'Ultima Cena, un tesoro artistico per la ricchezza dei dettagli e la riuscita illusione prospettica, la Crocifissione, la Deposizione e la Resurrezione.

 

Il Cenacolo di Sant'Apollonia è aperto gratuitamente dal lunedì alla domenica, dalle 8.30 alle 13.30. Chiuso il primo, terzo e quinto weekend (sabato e domenica) di ogni mese.

 

Modalità di fruizione: rispettare la separazione dei flussi in entrata e in uscita; accesso consentito a non più di 10 visitatori alla volta; non sono consentite viste guidate di gruppo; accesso vietato in caso di febbre superiore a  37.5°; evitare gli assembramenti all'interno e all'esterno; non sostare negli spazi di passaggio; distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri; lavare/igienizzare le mani e usare la mascherina.
 

 

 
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