Firenze e il mondo stanno lottando insieme contro il coronavirus, un nemico invisibile e silenzioso che solo rimanendo vicini – ma distanti- possiamo combattere. 

Abbiamo chiesto ai fiorentini che vivono all'estero di raccontarci la loro esperienza. Lorenzo Tang ha risposto al nostro appello da Manila, la capitale delle Filippine.

Perché si è trasferito?
Mi sono trasferito per motivi lavorativi, da fine 2012 in una città' di provincia di nome Cagayan de Oro e dal 2015 fino ad oggi, vivo qui a Manila. Io lavoro in ambito alberghiero; purtroppo uno dei settori più colpiti al momento.
Lasciai l'Italia nel 2008 per trasferirmi ad Hong Kong prima, dove sono stato per 4 anni, poi Maldive ed ora Filippine.

Qual è la situazione a Manila?
Esattamente il 15 Marzo, il Presidente dello Stato ha dichiarato la nazione in Stato di Calamità e di conseguenza non solo la capitale, ma l'intero paese e' in stato di "lockdown", termine inglese che potremmo tradurre come Isolamento.
Da quel momento, la circolazione e' stata limitata al massimo, a partire da voli aerei, sia domestici che internazionali, cancellati; coprifuoco in molte città' (a discrezione dei vari sindaci) alle otto di sera; ai cittadini e' stato richiesto di evitare spostamenti inutili e solo per motivi strettamente lavorativi. Stabilimenti commerciali chiusi e solo supermercati aperti con orario ridotto, cosi come molte aziende hanno chiesto al personale di lavorare da casa.
La situazione attuale e' molto simile e paragonabile a quella italiana un mese fa, cosi come la reazione delle persone, forzate a stare a casa e vivere una quotidianità' talmente lontana da quella a cui siamo tutti abituati.

Come reagisce la popolazione? Che percezione c'è del virus?
C'e' tanta paura nella percezione di tutti e continua a crescere ogni giorno, alimentata anche da notizie su tutti I media che non fanno altro che parlare del COVID 19.
Inoltre, c'e' da considerare che Metro Manila ha una popolazione di 15 milioni di persone e nell'eventualità' il virus si diffondesse, gli ospedali e il personale addetto avrebbe molta difficoltà' a gestire la situazione. La cosa creerebbe ulteriore panico e da evitare in tutti i modi.
Uscendo fuori per attività' strettamente necessarie, vedo tutti quanti con la mascherina; un segnale positivo di prevenzione e protezione per se stessi ed altri.
Ovunque, all'entrata di ogni stabilimento, c'e' personale che ti ferma, ti prende la misura della febbre e distributori di alcool e gel disinfettante per le mani, da utilizzare. Altrimenti non ti fanno entrare.

Come è vista la situazione italiana?
Notizie dell'Italia arrivano anche qui, sia da fonti ufficiali che dai vari social media, direttamente dalle persone.
Come detto c'e' tanta preoccupazione e paura, che noto anche dai vari post e commenti. Ho notizie anche dai miei genitori, che mi aggiornano spesso sulla situazione italiana.
Credo che tutti i paesi stiano facendo il massimo per combattere questa situazione con le varie risorse a disposizione. Al momento le critiche dei nostri concittadini, non aiutano; dovremmo cercare invece di supportare ogni iniziativa per superare al meglio questo momento difficile e poi rivalutare le nostre scelte e decisioni individuali e collettive.

Che percezione c'è di Firenze?
Non parlo da Fiorentino, ma Firenze all'estero e' stata sempre considerata come una delle città' più belle non solo in Italia, ma al mondo.
Dobbiamo essere orgogliosi e fieri, non solo delle nostre origini, ma di Firenze stessa, come simbolo e vanto di tutta l'Italia. Purtroppo la situazione attuale e' quella che e' in tutto il mondo, ma sono sicuro che lo spirito positivo dei Fiorentini prevarrà'.

Le manca Firenze?
Come può' non mancarti Firenze? L'ultima volta che tornai in Italia per ferie, fu 6 anni fa e di recente non ho avuto occasione purtroppo.
L'Italia si porta sempre nel cuore (nonostante I miei genitori sono originari di Hong Kong), soprattutto Firenze. Vivendo all'estero, benché' ogni paese ha i suoi vantaggi e svantaggi, ho imparato ad apprezzare molto di più' il mio paese di origine e soprattutto Firenze con tutte le sue bellezze, che tutto il mondo ci invidia. Spesso non ce ne rendiamo conto e diamo per scontato ciò' che abbiamo sotto i nostri occhi tutti i giorni, ma vivere a Firenze e' un privilegio a cui molti farebbero a cambio.

Cosa vorrebbe dire a fiorentini?
Vorrei lanciare un appello a tutti gli Italiani ed invitarli a seguire le direttive del governo. La situazione attuale non piace a nessuno e rimanere chiusi a casa, non rientra nelle nostre abitudini.
Tuttavia, questo virus e' reale e globale; tutti i paesi al mondo sono stati colpiti con pochissime eccezioni, e noi cittadini nel nostro piccolo dobbiamo supportare l'immane sforzo dei governi, forze dell'ordine, medici ed infermieri che invece stanno giornalmente combattendo questo nemico invisibile in prima linea.
Il minimo che possiamo fare e' rimanere a casa, evitando contatti diretti tra persone fisiche e limitando le possibilità' di contagio. Non pensiamo solo a noi stessi, ma a tutti quanti.
Tutti i paesi del mondo stanno fronteggiando questa pandemia ed i cittadini devono contribuire a far si che presto tutto possa tornare alla normalità, rimanendo il più' possibile a casa. 
Un piccolo sacrificio in questo periodo per tornare presto alle nostre vite di sempre.