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Coronavirus nel mondo, parla Alessio da Seattle. L'intervista.

"I fiorentini e i toscani si stanno ancora una volta dimostrando un grande popolo che grazie alla forza della sua comunità riuscirà senz'altro a tenere duro ed uscirne. "

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venerdì 20 marzo 2020 10:31

Come sta reagendo il mondo alla minaccia del coronavirus? Nonostante la difficile situazione italiana è necessario guardare oltre i nostri confini per capire la portata del problema. E noi lo abbiamo fatto chiedendo ai fiorentini che vivono all'estero. 

 

Alessio Antoci che vive a Seattle ha risposto al nostro appello. 

 

Perchè si è trasferito?

Abito a Seattle da 4 anni e prima ho abitato a Los Angeles per 12 anni. Sono da 16 anni negli Stati Uniti. Mi sono trasferito per una borsa di studio e poi ho trovato lavoro, messo su famiglia e sono rimasto qua. Ho una bimba di 2 anni, Emilia. La mia compagna lavora nelle sede centrale di Amazon a Seattle.

 

Qual è la situazione a Seattle?

Qui nello stato di Washington i casi sono quasi 1100, in città siamo da una settimana in semi lock down. Lavoriamo tutti da casa, scuole chiuse, bar ristoranti e luoghi di aggregazione di massa chiusi. Sono solo aperti supermercati e farmacie. La popolazione sembra essere abbastanza atterrita da quelle che sono le notizie che arrivano dall’Europa e anche dall’aumento dei casi negli USA. La maggior parte pensa che l’amministrazione, il governo centrale, stia facendo troppo poco e  troppo tardi. La mia percezione è che comunque ancora la maggior parte della popolazione non ha capito bene con cosa abbiamo a che fare. 

 

Come è vista la situazione italiana?

La percezione della situazione in Italia è recepita dal governatore del nostro stato che tutti i giorni durante la conferenza continua ad elogiare il metodo di contenimento adottato dall’Italia per quanto estremo possa sembrare e continua ad esortare tutti i cittadini del nostro stato ad osservare le regole di social distancing per evitare di arrivare anche qui a dover adottare lo stesso metodo che ha dovuto adottare l’Italia. 

 

Che percezione c'è di Firenze a Houston?

Firenze è molto conosciuta e apprezzata a Seattle abbiamo anche un caffè la marzocco.

 

Ti manca Firenze?
 Firenze mi manca tantissimo ma mi manca anche la mia famiglia che è li e che sta tenendo duro durante questi giorni di isolamento in casa forzato. Li sento tutti i giorni e ci facciamo forza assieme. Da quello che leggo i fiorentini e i toscani si stanno ancora una volta dimostrando un grande popolo che grazie alla forza della sua comunità riuscirà senz’altro a tenere duro ed uscirne. 

 

Cosa vorresti dire ai fiorentini?

Li invito a stare in casa per Firenze e per la Toscana, e spero che anche loro possano mandarci un messaggio di forza per farci coraggio sapendo che alla fine tutto il mondo deve essere unito contro questo virus. Spero di essere risposto a tutto in maniera soddisfacente. 

 

 

 
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