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Lorenzo meno perfetto, ma più Magnifico nell'avvio della terza stagione de 'I Medici'

Il vero nemico di Lorenzo è Lorenzo.

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martedì 03 dicembre 2019 11:50

La terza stagione dei Medici inizia con delle puntate meno gloriose e meno epiche, ma forse più vere.

 

Nella serata di ieri, lunedì 2 dicembre, è iniziata la messa in onda della terza e ultima stagione della fortunata fiction Rai dedicata alla famiglia fiorentina. Una partenza vincente con 4 milioni 404mila telespettatori che la hanno resa la trasmissione più vista del prime time. Lo share è arrivato al 19%, l’1,4 in più rispetto all’esordio della scorsa stagione, rende noto la Rai. Con 113mila interazioni, inoltre, è stato il programma più commentato sui social, al netto degli eventi sportivi. Su Twitter, il più commentato dell’intera giornata, secondo Nielsen Italia. 

 

La serie ha diviso i fiorentini e i telespettatori più volte, prendendosi molte libertà storiche e geografiche. Ma esaltando Firenze che rimane la vera protagonista della fiction. Almeno fino a questo momento. Le puntate ci hanno mostrato un Lorenzo meno perfetto e più magnifico che scende nel suo personale inferno. Un inferno personale fatto di immenso dolore, della prima sconfitta subita. “Un giorno perderete qualcosa e sarà terribile” sentenzia Giuliano in un ricordo. E la sconfitta sembra il grande nemico che Lorenzo non riesce ad affrontare. La perdita del fratello lo rende perso, lo lascia senza un vero grande nemico.

 

Il vero nemico di Lorenzo è Lorenzo. Riario, Papa Sisto IV, il vaiolo...sono solo nemici secondari. Lorenzo è diviso fra l'amore per Firenze e la voglia di vendetta. E, in questa tragedia, si snodano vari personaggi dai nomi illustri: Leonardo, Botticelli, viene citato Dante. Ma neanche la cultura e la bellezza possono salvare Lorenzo da quel baratro di vendetta e dolore.

 

Solo quando Lorenzo accetterà il dolore e il nipote Giulio come segno di un futuro che poggia sul passato, si potrà pensare al futuro. E il futuro si potrà ottenere solo con “lacrime e sangue”, rinunciando alla repubblica e con un viaggio a Napoli che metterà a repentaglio la vita di Lorenzo. Emblematica, a tal proposito, è la nascita di Maddalena, colei che diventerà una pedina nelle mani del padre e che riuscirà a far diventare Papi ben due Medici, vendicando il padre.

 

 Firenze torna ad essere faro e guida di Lorenzo. Un Lorenzo più cupo e meno perfetto, ma ancora più Magnifico. Con un monito: ci sono nemici che non si possono sconfiggere e le parole savie e dure del Savonarola già si insinuano nelle menti e nei cuori dei telespettatori (e di Botticelli).

 

 
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