Emergenza caldo, la rete di pronto intervento territoriale
Domani in 6 ore si passerà da 24 a 38 gradi.
mercoledì 26 giugno 2019 18:28
E' emergenza caldo a Firenze per la giornata di domani, giovedì 27 giugno, con temperature massime percepite fino a 38 gradi. Dalle 8 del mattino, quando si registreranno 24 gradi, si passerà a 38 gradi intorno alle 14. A fronte di questa allerta della Protezione Civile l’Azienda Usl ha predisposto una serie di interventi anche a livello territoriale per garantire percorsi assistenziali a carattere straordinario.
“I prossimi giorni saranno considerati ad alto rischio per le ondate di calore. In particolare domani verrà raggiunto il picco passando dal livello 2 con codice arancione di oggi al livello 3 con codice rosso e temperature fino a 38 gradi - dichiara Federico Gelli, direttore coordinamento maxiemergenze ed eventi straordinari dell’Azienda Usl Tc - Alla luce di questi bollettini l’Azienda ha già attivato le proprie strutture a partire dalle Centrali Operative 118, oltre ai dipartimenti di emergenza ed area critica e della rete sanitaria territoriale. L’obiettivo è quello di garantire la massima operatività dei servizi e l’assistenza ai cittadini, in particolare a coloro che sono in maggiore difficoltà e in condizioni di fragilità.”
Nel 2018 su un totale di 51321 casi presi in carico dal sistema delle cure domiciliari, sono 6442 i pazienti anziani dell’Asl Tc, a maggiore complessità seguiti dai percorsi cosiddetti di assistenza domiciliare integrata (982) e programmata (4182) e cure palliative domiciliari (1278). Per quanto riguarda le prestazioni erogate nel 2018 su un totale di 918.885, sono 125.278 quelle relative l’assistenza domiciliare integrata, programmata e cure palliative domiciliari.
“L’attenzione sul territorio è rivolta ai pazienti anziani più complessi, perché cronici (diabete, scompenso cardiaco, BPCO), affetti da patologie di medio o lungo termine e cronici terminali. Questi pazienti, anche in casi di emergenza caldo, vengono curati a domicilio o con accessi programmati in ambulatorio per evitare ricorsi impropri ai pronto soccorsi- spiega Daniele Mannelli, direttore della rete sanitaria territoriale.”
Nonostante le elevate temperature rilevate già nella giornata di ieri non si registra un aumento degli accessi nei pronto soccorso aziendali dove da tempo è attivo un monitoraggio giornaliero finalizzato ad intervenire in caso di allerta garantendo disponibilità di ricoveri compreso se necessario anche l’incremento di personale, spiega l'Ausl in una nota.
Nella giornata di ieri (martedì 25 giugno) gli accessi ai pronto soccorso aziendali sono stati i seguenti: al San Giuseppe Empoli sono stati 208 (di cui 29 i ricoverati e 169 inviati a domicilio), al Santo Stefano di Prato 300 (di cui 42 ricoverati e 227 inviati a domicilio), al San Jacopo di Pistoia 172 (di cui 36 ricoverati e 126 inviati a domicilio), al S.S. Cosma e Damiano di Pescia 101 (di cui 16 ricoverati e 81 inviati a domicilio).Nell’area fiorentina: al Santa Maria Nuova 132 (di cui 5 ricoverati e 118 inviati a domicilio), al San Giovanni di Dio 157 (di cui 23 ricoverati e 112 inviati a domicilio), al Santa Maria Annunziata 104 (di cui 12 ricoverati e 82 inviati a domicilio), al Serristori 50 (di cui 5 ricoverati e 42 inviati a domicilio) e infine a Borgo San Lorenzo 59 (di cui 5 ricoverati e 49 inviati a domicilio).
Anche il Seus ovvero il Servizio di Emergenza Urgenza Sociale può inserirsi nell’emergenza caldo ma solo per situazioni a rischio che abbiano la caratteristica di una effettiva rilevanza sociale (anziano solo, persona senza fissa dimora). Rispetto alle emergenze climatiche come l’alto rischio dovuto a ondate di calore, il servizio di pronto intervento sociale interviene quando di competenza del servizio sociale o se chiama in causa compiti tipici del servizio sociale professionale: situazioni individuali, per esempio, ma che abbiano le caratteristiche di alta criticità, che siano impreviste e non differibili, destinate a persone che non abbiano una rete familiare o sociale di sostegno o che possano trovarsi in una situazione di pericolo e di rischio.
Saranno i soggetti che aderiscono al progetto - le amministrazioni comunali, le forze dell'ordine e i pronto soccorso, oltre naturalmente ai servizi sociali (tutte le zone/SdS dell’area vasta centro ad esclusione di Firenze e Mugello) - a segnalare tramite un apposito numero verde, i vari casi sociali che vengono gestiti in tempi strettissimi dalla rete di assistenti sociali del territorio.