Vis Art

Sicurezza, tramvia, centro, periferie: confronto acceso tra i nove candidati a sindaco di Firenze

Il primo confronto tra i candidati si è svolto alla Certosa

1 Visualizzazioni

martedì 07 maggio 2019 09:04

E' iniziato con il sorteggio delle postazioni il primo confronto tra i candidati alla poltrona di sindaco di Firenze


Presenti tutti e nove i candidati: Dario Nardella (centrosinistra), Ubaldo Bocci (centrodestra), Antonella Bundu (sinistra), Roberto De Blasi (Movimento 5 Stelle), Saverio Di Giulio (CasaPound), Andres Lasso (Verdi), Gabriele Giacomelli (Partito Comunista), Fabrizio Valleri (lista civica Libera Firenze), Mustafa Watte (lista civica Punto e a capo).


Sala gremita alla Certosa di Firenze per l'evento, su invito, organizzato dalla Onlus Save The City nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 6 maggio. 


Un confronto all'americana, con lo stesso tempo, da 30 secondi a 1 minuto e 30 per ogni candidato, e le stesse domande per tutti, per finire con un appello conclusivo al voto. 


Molti i temi toccati, dalle domande ai trasporti, dalla sicurezza alle periferie. Si comincia con le tasse: quali tasse locali abbasserete o alzerete e quali categorie di fiorentini incentivereste, questa la domanda rivolta dal moderatore, Andrea Vignolini di Lady Radio.
 

Lasso - Rimoduleremo l'Irpef in senso progressivo quindi 85 fiorentini su 100 pagheranno o meno o uguale, mentre gli altri 15, i più ricchi, pagheranno un pochino di più. Rimodelleremo la Tari, perché il programma rifiuti zero prevede la tariffazione puntuale ovvero in base a quanti rifiuti si producono, garantendo un incremento della differenziata. Idea di allegato ambientale col quale ricalcolare pagamento suolo pubblico che sarà minore per chi attua politiche ambientaliste.  

 

Giacomelli - Proponiamo forte progressività su tassazione a vantaggio di chi ha subito effetti della crisi e colpendo chi si è arricchito. Vogliamo abolire l'Irpef per redditi inferiori a 30mila euro, con l'Imu vogliamo colpire i grandi redditi e per la Tari cambiamento in base al reddito.

 

Valleri - La nostra amministrazione non abbasserà le tasse, abbiamo bisogno di tutte le risorse disponibili per fare la rivoluzione rionale, vogliamo fare centri civici per stare vicini alla gente. Le persone dovranno avere il comune così vicino da raggiungerlo a piedi. Contro il centralismo non staremo zitti. Vogliamo togliere la Cosap alle attività in periferia per mettere al centro la socialità. 


Nardella - Il sindaco non può azzerare l'Irpef. Firenze è il capoluogo con le tasse locali più basse, siamo per una tariffa puntuale della Tari per dare una mano a chi aumenta la differenziata, e incentivi fiscali per famiglie, giovani e anziani, come il bonus per chi nasce o viene adottato a Firenze. Vogliamo incentivi per i giovani che prendono la residenza in centro per riportare la cittadinanza in centro.


Bocci - Ridurre le tasse fa parte del dna del centrodestra ma va fatto bene. Non possiamo alzare l'Imu per le attività commerciali perché molte pagano già il massimo. Ci vuole buon senso, ci sarebbe da rivedere l'introito della tassa di soggiorno, cosa che va rivista entrando nei dettagli del bilancio. 


Watte - La costituzione prevede che le imposte vengano pagate sulla base del reddito e possiamo dare vita a revisioni di imposte come Irpef e Imu. Vogliamo la rimodulazione tariffe scolastiche per asili e mense, controllo e rivalutazione della tassa per turisti che può essere usata per investire nel lavoro dei giovani e per i bonus è preferibile interventi strutturali con maggiore specificità e concretezza.


Di Giulio - Il nostro motto è prima Firenze e i fiorentini quindi prevediamo una rimodulazione delle imposte per rimettere al centro attività del territorio, artigiani e altre categorie che portano ricchezza alle famiglie. Proponiamo abbattimenti della Tari per queste categorie e Imu al minimo di legge per i proprietari dei fondi dove operano le attività del territorio. Rimodulare sistema degli introiti delle imposte di soggiorno prevedendo imposte per turismo giornaliero. 


Bundu - Circa un mese fa ho firmato il protocollo rifiuti zero, che prevede anche tariffazione puntuale della Tari, che ancora nessuno ha firmato della attuale amministrazione. A noi non piace la flat tax perché la tassazione deve essere equa e progressiva. I proventi possono essere poi rimessi in servizi per la comunità come trasporti e asili. 


De Blasi - La nostra strategia è rimodulare la tariffazione in favore dei cittadini più virtuosi e più deboli, in base al reddito. Sulla Tari siamo d'accordo sul premiare i cittadini virtuosi sulla produzione degli scarti e andrebbe rivisto anche il gettito della tassa di soggiorno turistica, rivolgendosi anche ad una tassa giornaliera. Più bonus per giovani coppie per gli asili. 


I toni si scaldano subito, soprattutto tra il sindaco uscente Dario Nardella e Ubaldo Bocci, appena si arriva a parlare di infrastrutture, a cominciare dalla tramvia. Contrari o favorevoli alle nuove linee della tramvia, 4 e 3.2?


Giacomelli - Siamo per il blocco immediato dell'ampliamento della tramvia, non per principio ma perché a Firenze si parla di trasporto pubblico solo di nome, quindi siamo per creazione di un'unica azienda di trasporti gestita da lavoratori e comitati cittadini, solo poi potranno essere valutati ampliamenti della rete tranviaria.


Valleri - Siamo contrari da queste linee gestitd da capitali strani, così come contrari all'annullamento della stazione delle Piagge. Proponiamo autobus elettrici ad alta frequenza che possono entrare in centro, spendendo meno e senza sventrare.


Nardella - Sono per completare il sistema delle tramvia, lasciare a metà rete come lasciare a metà un ponte, abbiamo fatto le due linee riducendo il traffico, faremo linea 4 per le Piagge, quella per Sesto, Campo di Marte e Bagno a Ripoli, senza tagliare alberi e senza pali. 


Bocci - Secondo me questa domanda non è corretta, non si parla di tramvia se prima non si parla di visione complessiva di mobilità e parcheggi. Impossibile immaginare una tramvia che passi dlla Fortezza fino a Bagno a Ripoli. 


Watte - Bene la tramvia come sistema di mobilità integrato con bus elettrici e piste ciclabili, deve raggiungere tutti i quadranti  della città ma il comune deve stare attento a vigilare su tempi e cantieri. 


Di Giulio - Siamo contrari perché sono linee eccessivamente costose e lente, al loro posto proponiamo una metropolitana leggera, per liberare anche le carreggiate, per corsie preferenziali. Non scordiamoci i danni che i cantieri della tramvia porterebbero a Bagno a Ripoli e al tessuto commerciale di Gavinana. 


Bundu - Siamo a favore del trasporto pubblico locale ma pensiamo che ci debba essere un serio studio di mobilità integrata, con bussini, piste ciclabili, e siamo perplessi sulla mancanza di pali, ci sembra uno spot elettorale. Ci sono nuove tecnologie da studiare e portare avanti. 


De Blasi - Il movimento è favorevole alla mobilità alternativa, ma questa opera è partita in modo sbagliato, la linea 2 ha pesato su attività commerciali e i cantieri si sono svolti in modo disordinato. Le alternative ci sono. 


Lasso - Siamo a favore lì del potenziamento del sistema tramviario, tenendo d'occhio alcune criticità come la stazione, da notare che c'era la tramvia del Chianti che potrebbe essere riproposta. 


Dal tram, all'aeroporto: favorevoli o contrari all'ampliamento di Peretola?
 

Valleri - Fermamente contrari a cementificazioni della Piana, la Toscana ha già l'aeroporto di Pisa facilmente raggiungibile. 


Nardella - Sempre stato favorevole, il governo precedente ha inserito Firenze nel piano degli aeroporti strategici ma il governo attuale non sblocca i fondi dell'Europa. Faremo attenzione all'impatto ambientale ma l'ampliamento è una risposta in termini di lavoro e investimenti. 


Bocci - E' da 50 anni che siete al governo, cosa avete fatto per l'aeroporto? 


Watte - Sono a favore, Firenze ha bisogno di un aeroporto all'altezza della sua importanza. 


Di Giulio - Siamo sempre stati favorevoli, secondo il masterplano in discussione, ma vogliamo una gestione pubblica della struttura e non vogliamo che sia una gestione di una multinazionale. Liberiamo in maniera veloce i cieli del Quartiere 5.


Bundu - Siamo contrari alla pista, vogliamo potenziare i collegamenti con gli aeroporti di Pisa e Bologna e portare avanti il progetto di parco della Piana che è un polmone verde importante, e sosteniamo lo sviluppo del polo scientifico di Sesto Fiorentino, che non potrebbe essere portato avanti con l'ampliamento dell'aeroporto.


De Blasi - Realizzare la nuova pista vuol dire incrementare l'inquinamento e mettere a rischio la salute dei cittadini. Siamo favorevoli al parco della Piana e a incrementare collegamenti con aeroporti di Pisa e Bologna.


Lasso - Se sarò sindaco scriverò subito al ministro Toninelli per dirgli che Firenze si aggiunge agli altri comuni della zona contrari all'aeroporto, che ha impatti devastanti. 


Giacomelli - Siamo assolutamente contrari, quando si parla di opportunità bisognerebbe capire per chi, non per i cittadini ma per Confindustria e magnati, chi parla di opportunità lavorative mente. 


Si parla anche di stazione Foster e sottoattraversamento ferroviario.


Nardella - Sono favorevole, avevo perplessità ma abbiamo lavorato con il Ministero per fare della Foster una stazione di interscambio, serve a liberare i binari di superficie. 


Bocci - La stazione Foster doveva essere pronta nel 2016. Firenze deve essere centrale nell'alta velocità, dopo aver speso milioni non è stato fatto un metro di sottoattraversamento. 


Watte - La Foster è un'opera nata male, con extra costi, ma va ultimata perché non può restare cattedrale nella città, sarebbe uno scempio. 


Di Giulio - Non pensiamo che si debba andare avanti con gli scavi ma aggiungere coppia di binari al sistema esistente. Vogliamo usare quegli scavi per la metropolitana leggera al posto della tramvia. 


Bundu - Siamo sempre stati contrari al sottoattraversamento dell'alta velocità e alla Foster, se andiamo a vedere parliamo di un progetto vecchio, vorremo fare un concorso internazionale per rivalutare la zona. 


De Blasi - Si tratta di un'opera concepita troppo tempo fa, sono contro a questa opera, impegnare così tante risorse per guadagnare qualche minuto di tragitto non vale la pena. Risvolti ambientali peggiori.


Lasso - La risposta dipende dal progetto, se prevede un servizio ferroviario metropolitano con i treni che liberano i binari in superficie il progetto torna ad avere senso.  


Giacomelli - Alla stazione Foster siamo contrari perché siamo contrari alla Tav, opera costosa e inutile. E non ha senso dire che paga l'Unione europea, n ci sono regali dell'Unione europea ai fiorentini, sono comunque soldi dei cittadini. Proponiamo la messa in funzione delle stazione cittadine che ora versano in stato di abbandono.


Valleri - Quel buco è costato miliardi, e le ferrovie non ne hanno bisogno. A noi piacerebbe piantarci alberi per farne un polmone verde, la foresta Foster. 


Si passa a parlare di Fiorentina e di nuovo stadio: cosa direbbe ai Della Valle se venisse eletto sindaco?


Bocci - Se non sbaglio il primo progetto fu del Cioni, poi Renzi e Nardella, il dato certo è che sono passati anni e non ne sappiamo nulla, per colpa delle incapacità delle parti. A Della Valle chiederei prima di tutto che progetto ha per la Fiorentina, e poi si parla di stadio.


Watte - Non c'è stato nessun progetto del Cioni. Il discorso è trentennale, ora con nuove tecnologie si può pensare alla copertura del Franchi, per la costruzione del privato ci sono troppi paletti tra cui consumo di suolo e abbandono di un monumento nazionale come il Franchi. Proponiamo la copertura.


Di Giulio - Se fossi sindaco farei un appello agli imprenditori per chiedere di rilevare la Fiorentina perché a Della Valle non interessa della squadra. Stop a progetti di costruzione che sembrano occasione di speculazione edilizia. Mettiamo i fiorentini al centro per eventuale altro progetto e nel frattempo copriamo il Franchi.

 
Bundu - Dobbiamo domandarci cosa vogliono i tifosi, vogliono un nuovo stadio, o una cittadella viola con un centro commerciale enorme? Abbiamo uno stadio che è un esempio architettonico, possiamo coprirlo. 


De Blasi - La Fiorentina ha bisogno di un impianto decoroso, ma non si possono trasferire i disagi di Campo di Marte ad un altro quartiere, questi impianti dovrebbero essere vicini agli svincoli autostradali.


Lasso - A Della Valle dirò che il mancato rispetto delle scadenze toglie credibilità, e che Firenze non ha bisogno di due stadi ma di uno coperto e funzionante e non ha bisogno di altri centri commerciali. Abbiamo un progetto per il Franchi, e per eventi senza inconvenienti. Vorremmo che gli architetti si confrontassero con il Franchi per valutare un progetto.


Giacomelli - A Della Valle direi che se crede con un sindaco comunista di poter traforare un quartiere come vuole si sbaglia. Il nuovo stadio sarebbe solo un business per attività legate ai Della Valle, vogliamo la riqualificazione dello stadio Franchi, con eventuale progetto di copertura. 


Valleri - Che senso ha distruggere beni pubblici come la Mercafir per poi doverli rifare? Non siamo d'accordo, crediamo nella copertura del Franchi senza toccarne l'aspetto monumentale. E vogliamo valorizzare coverciano. 


Nardella - Ricorderò alla proprietà che il comune ha fattotutto quello che doveva, ora non ci sono alibi, questa cosa si fa o no, ci vuole chiarezza. Mi dispiace che Bocci mi attacchi senza proporre alternative. Firenze deve andare avanti senza rimanere al palo. I progetti si realizzano e i cantieri si portano in fondo. 


Argomento centro storico: farete qualcosa sulla questione affitti e turismo? 


Watte - Firenze ha bisogno del turismo ma bisogna imporre regole, il patrimonio immobiliare fiorentino è gestito da Airbnb, bisogna portare limitazioni. 


Di Giulio - Vogliamo cercare di introdurre il numero chiuso per locazione brevi, riportare locazioni in centro con Imu al minimo per chi affitta in centro. Operare per edilizia sociale anche nel quartiere uno, con mutuo sociale. 


Bundu - A Firenze ci sono troppi turisti, non diciamo no al turismo ma deve essere regolamentato. Più viaggiatori e meno consumatori, vogliamo dare regole, come in altre città dove viene messo un tetto alle società che danno in affitto gli appartamenti. Vogliamo andare verso housing popolare, i fiorentini devono tornare ad abitare in centro. 


De Blasi - Il centro ha necessità di una inversione di tendenza nelle scelte politiche per gestire questo fenomeno, i fiorentini sono preoccupati, c'è emorragia dal centro, le botteghe chiudono e i turisti frequentano il centro in modo incontrollato. Non si può ampliare l'aeroporto e poi proibire di mangiare un panino in centro, è una contraddizone.
 

Lasso - Sono fenomeni negativi che spingono i fiorentini in periferia, vanno messi in atto argini, per limitare gli affitti brevi serve una legge speciale per Firenze. Serve stare attenti su cambi di destinazioni d'uso, che sono andati sempre verso l'uso ricettivo. Il comune su questo ha l'ultima parola. 


Giacomelli - Servono maggiori controlli e calmiere per riduzioni dei costi di affitto e la reintroduzione del contingentamento per le attività alberghiere. Oggi affitto in media per monolocale è circa 600 euro, e c'è emergenza abitativa, noi siamo per la casa come diritto per tutti, prima della vocazione turistica. 


Valleri - Per noi deve essere il comune a fare qualcosa per il centro, basta dismissioni e basta svendite. Imprese e banche devono fare la loro parte. Stop a resort di lusso, una città intera non può essere emessa in vendita. 


Nardella - Non si può attaccare il turismo, se viene controllato è un volano per l'economia. A Firenze abbiamo fatto cose importanti, il blocco dei fast food, il blocco degli internet point e dei ristoranti, l'aiuto ai negozi storici, e aprirò un tavolo con i proprietari delle case messe su Airbnb. 


Bocci - Io sarò il sindaco del no, può  darsi, ma c'è anche il problema dei parcheggi. Se avessimo avuto i parcheggi promessi, qualche residente del centro non sarebbe andato via. I bed and breakfast devono avere regole. 


Dal centro, alle periferie


Di Giulio - Casapound lavora sempre nelle periferie, abbandonate dalle amministrazioni di sinistra, vogliamo aprire sportelli sociali in ogni rione, usando sedi di quartiere, il comune deve essere più vicino.


Bundu - Vogliamo una città pericentrica, vogliamo dare risposte, portando il bello anche in periferie, che non sono diverse dal centro. 


De Blasi - Decentrare turismo su periferie è fondamentale, attraverso iniziative culturali, opere d'arte.
 

Lasso - Abbiamo in mente iniziative per le Piagge, un concerto del Maggio all'anno alle Piagge, dobbiamo fare cose importanti e interessanti in periferia.


Giacomelli - Serve rimettere al centro le lotte per chi vive in periferia, lotta per il diritto alla la casa, che deve essere garantito a tutte le famiglie, sia italiane che straniere.


Valleri - Vogliamo i centri civici, servizi sanitari di base, vigili rionali, biblioteche in tutte le periferie. 


Nardella - Io non parlo di periferie ma di quartieri, non ci sono cittadini di serie a e b. Abbiamo portato luce, cultura nei quartieri. E nell'ex Gover porteremo il parco Florenzia per le famiglie 

 

Bocci - Sono contento di sentir parlare dell'ex Gover, dismessa da anni, dove nessuno è intervenuto. Va rivista via pistoiese. 


Watte - Bisogna valorizzare le periferie, oggi le Piagge sono un dormitorio, bisogna riportare cittadini e bambini lì, portare eventi sportivi e culturali, potenziare centri per il lavoro e centri giovani. Oggi le periferie fiorentine sono troppo poco vissute. 


Altro tema caldo, il capitolo sicurezza. Firenze è una città sicura o insicura? Quali azioni in campo per maggiore sicurezza?


Bundu - Non vogliamo cavalcare la percezione di insicurezza ma dare risposte serie, siamo contrari alle zone rosse, a spostare la microcriminalità dal salotto buono del centro. Vogliamo dare risposte sicure ai cittadini su quello di cui hanno bisogno, trasporti, sanità, illuminazione, lotta alla violenza di genere. Ascoltare le persone e non parlare alle loro pance. 


De Blasi - Firenze non è una città sicura, aggressioni e violenze sono giornaliere, e le iniziative prese non sono all'altezza. E' necessario istituire presidi atti a contrastare i fenomeni di criminalità e poi incrementare con la cultura i fenomeni periferici. 


Lasso - Una città più vissuta è più sicura, bisogna investire in partecipazione. Microcriminalità fa rima con marginalità. Se il sistema carcerario italiano ha il 68% di tasso di recidiva, occuparmi dei detenuti non è fare un favore a loro ma a tutta la società, occuparsi degli ultimi non è buonismo ma occuparsi di tutta la società. Vogliamo progetti di sicurezza partecipativa, ma abbiamo serio problema di marginalità e se non ci occupaimo di questo perdiamo battaglia della sicurezza.


Giacomelli - La prima sicurezza è sociale, non serve scagliarsi verso le manifestazioni esteriori del disagio sociale se non si interviene sulle cause, il primo degrado e la povertà, gli sfratti, il primo problema è una città che vede lievitare gli affitti. Serve un modello alternativo di città e di società, che si basa su diritti e interessi dei cittadini, delle classi popolari, abbandonate da politiche classiste. 


Valleri - Potremmo mettere calcianti in giro per la città... Scherzo! I quartieri che si svuotano di notte o di giorno non sono sicuri, la prima sicurezza è un'inversione di mentalità, si devono moltiplicare i centri civici e portare i cittadini a vivere il rione, creando la prima rete di sicurezza. 

 
Nardella - Ho sempre detto che la sicurezza è un diritto fondamentale come la salute e non è una bandiera di destra o di sinistra ed è lo stato che deve occuparsi della sicurezza dei cittadini, mentre la Lega punta al riarmo e alla sicurezza fai da te. Da Firenze è partita la proposta per educazione civica, noi puntiamo sulla cultura. Abbiamo assunto vigili di quartiere, perché ogni fiorentino possa avere a 10 minuti di distanza una pattuglia di vigili che non fa multe ma ascolta i cittadini. Aumenteremo le telecamere. 


Bocci - La legge dice che il sindaco è garante della sicurezza. Che questa città non è sicura lo sappiamo, troppo facile assumere vigili a un mese dalle elezioni. Il problema è il decoro, ci sono stabili abbandonati, come Sant'Orsola, sono decenni che è in quelle condizioni. 


Watte - Chi dice che Firenze è sicura si nasconde dietro un dito, il concetto di legalità deve essere alla base di una società civile. La sicurezza è un valore assoluto, noi parliamo di deterrenza e prevenzione, con controlli h24 delle forze dell'ordine, soprattutto della municipale che deve essere presente sempre. Bisogna fare di più, più videosorveglianza, più illuminazione. Esistono zone di illegalità aperte oggi, come la stazione e le Cascine.
 

Di Giulio - I dati ci parlano di una Firenze fortemente insicura, la quarta città italiana per rati, dobbiamo rimettere al centro il presidio del territorio, noi abbiamo fatto un grande piano sicurezza. Tutte le forze dell'ordine unite in coordinamento permanente con personale volto a controllare il territorio, bisogna investire di più nella sicurezza. I vigili di quartiere sono insufficienti, i cittadini non hanno bisogno dell'ufficio reclami ma del presidio del territorio. 


E parlando di sgomberi, l'attenzione si sposta su due argomenti fiorentini: il Cpa (il Centro popolare autogestito di Firenze Sud) e il Poderaccio. Favorevoli agli sgomberi?


De Blasi - E' un tema molto caldo, le occupazioni abusive non possono essere più tollerate, ad ogni sgombero però è conseguita una nuova occupazione.
 

Lasso - Sul Cpa da sindaco mi recherei lì e direi che è stato grave invitare la Balzerani, ma riconoscerei che molte loro attività sono importanti e proverei a regolarizzare la situazione.
Gli sgomberi sono legittimi se c'è un'alternativa altrimenti si riforma un'occupazione abusiva.
 

Giacomelli - Il Cpa è uno spazio politico, sociale e culturale e siamo contrari allo sgombero. Siamo contrari ai campi Rom, siamo per lo smantellamento perché sono ghetti ma vogliamo alternative, e che quei cittadini abbiano gli stessi diritti sociali di ogni altro cittadino. 


Valleri - Il Poderaccio va tolto. Il Cpa è comunità inserita, ci deve essere dialogo con il quartiere.


Nardella - Abbiamo fatto 47 sgomberi senza ricorrere alla forza. Sul Cpa il consiglio comunale si è già espresso per lo sgombero, decideranno prefetto e forze dell'ordine. Sul Poderaccio andremo avanti e ci metteremo un parco. 


Bocci - Invece che dare colpa la agli altri, fate autocoscienza. 


Watte - Siamo contro ogni forma di occupazione abusiva ma prima di dare vita a sgomberi mettendo persone per la strada bisogna trovare alternative nel rispetto della dignità umana, e non ci sono alternative vere per Cpa e Poderaccio 


Di Giulio - Il Poderaccio deve chiudere e le persone che ci vivono devono essere espulse.


Bundu - Il Cpa non deve essere sgomberato, è un luogo che fa cultura, semmai chiuderei Casapound e Casaggì, luoghi antidemocratici. I campi Rom sono da smantellare ma non con le ruspe, ma dando risposte agli abitanti. 


Momenti di tensione tra i candidati, e qualche fischio dalla platea, sul tema dello Ius soli. I candidati sono stati chiamati ad esprimersi sulla scelta o meno di dare la cittadinanza simbolica a tutti i ragazzi stranieri nati e cresciuti a Firenze. 


Lasso - Credo sia una buona idea, la legge sulla cittadinanza non è più adeguata ai tempi, alla fine delle elementari darei riconoscimento.


Giacomelli - La proposta si può fare ma è inutile perché poi i ragazzi vengono lasciati nelle mani della criminalità. Diritti civili importanti ma prima di tutto i diritti sociali.


Valleri - Siamo scettici davanti ai gesti simbolici, vogliamo un percorso di ius volontatis, ci vuole impegno. Vorremo attivare servizi civili e educazione civica prima. 


Nardella - Io inizierò con un piano occupazione giovanile, sono per ius culturae, un progetto per conoscere la nostra cultura. 


Bocci - Ci sono regole chiarissime su questo argomento, proporre una ipotesi così è inutile e ipocrita, li facciamo sentire cittadini italiani sapendo che non è vero.


Watte - Chi vive a Firenze non solo è fiorentino ma è italiano, non ha bisogno di integrazione, segue il percorso di studio come tutti i ragazzi fiorentini, è fiorentino al 100%, basta etichettarlo come extracomunitario.


Di Giulio - Acquisire cittadinanza è un percorso di consapevolezza, si deve discendere da chi è morto per disegnare i confini di questa nazione. 


Bundu - La camicia nera di Di Giulio non è un caso. Siamo favorevoli allo Ius soli cittadino anche se solo simbolico, lo faremo perché è necessario contro questa ondata di razzismo, lo faremo a chi è nato a Firenze e a chi ci è residente.


De Blasi - Con la mia esperienza di genitori devo dire che l'atteggiamento dei miei figli verso chi non ha la nazionalità e sincero, non c'è motivo per discriminare, penso sia una forma di integrazione necessaria per chi è nato a Firenze. 


Dopo due ore circa, con un appello al voto di 45 secondi si chiude il confronto tra i nove candidati. 

 

 

 
logo-055 firenze

C & C Media s.r.l.
p.iva 06282890489

powered by Genetrix s.c.r.l. - web agency, applicativi web, siti internet, grafica

055firenze.it
Quotidiano online
registrato presso il tribunale di Firenze
nr. 5937 del 18/10/2013.