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Firenze, è scomparso l'ex sindaco Mario Primicerio

Matematico e politico, uomo di pace. Funaro: 'Firenze oggi resta più sola'

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venerdì 30 maggio 2025 10:19

E' scomparso nella notte all’età di 84 anni Mario Primicerio, ex sindaco di Firenze dal 1995 al 1999, che ad aprile aveva ricevuto il Giglio d'Oro della città.

 

Matematico e politico, Primicerio era nato a Roma il 13 novembre 1940. Era stato eletto sindaco di Firenze nel 1995 e rimase in carica fino al 1999. Fu allievo e collaboratore di Giorgio La Pira, promosse l'idea di una città fondata sull’inclusione, la solidarietà e la cultura della pace. Fu membro dell’Accademia dei Lincei, presidente della Fondazione La Pira (dal 1998 al 2022), professore universitario che ha presieduto e diretto prestigiose istituzioni scientifiche nazionali e internazionali.

 

“Firenze oggi resta più sola", il cordoglio della sindaca Sara Funaro. "Con Mario Primicerio perdiamo una figura importante che ha segnato la storia della nostra città. È stato un sindaco lungimirante la cui visione di città è ancora estremante attuale e le cui scelte determinanti ci guidano ancora adesso, fu interprete cruciale di una fase storico politica importante ed espressione del miglior civismo, uomo di scienza e intellettuale di spessore. È stato un grande uomo di pace e di dialogo tra i popoli, fin da giovane, da collaboratore di La Pira, e negli anni successivi, presidente della Fondazione dedicata al sindaco santo, per noi è sempre stata una guida e un faro su questi temi. Proprio 60 anni fa fu con la Pira in Vietnam, un viaggio storico e dalla forte valenza sul fronte delle relazioni internazionali. In un momento storico buio come quello che stiamo attraversando e segnato dai conflitti, mancherà ancora di più. E se Firenze è quella città capace di costruire legami, stimolare il confronto e il dialogo, accogliere e dimostrare solidarietà, lo dobbiamo moltissimo a Mario Primicerio. Solo poche settimane fa il Consiglio comunale gli aveva tributato un sentito omaggio con il Giglio d’Oro, riconoscendone il valore umano, civile e istituzionale. Adesso abbiamo un’eredità importante, continuare il suo impegno per la Pace, continuare a costruire la Pace. A familiari, amici, a tutti coloro che hanno avuto l’onore di lavorare con lui, va il più profondo cordoglio mio, dell’amministrazione e di Firenze tutta”. 

 

“E’ con profonda commozione e dolore che apprendo la notizia della scomparsa di Mario Primicerio, figura straordinaria della vita civile, politica e culturale di Firenze", scrive il presidente della Regione Eugenio Giani. "Per me Mario non era soltanto un grande amministratore e un intellettuale di altissimo livello, era un amico caro, con cui ho condiviso anni intensi di impegno e di visione per la nostra città. Ho avuto l’onore di essere il suo capogruppo al Consiglio comunale durante il suo mandato da sindaco (1995-1999), e da lui fui nominato presidente della Firenze Parcheggi: segni tangibili di una stima reciproca che ha sempre contraddistinto il nostro rapporto. Mario è stato per Firenze un punto di riferimento etico e morale, autentico discepolo di Giorgio La Pira, con cui condivideva lo spirito di servizio, il rigore morale e la visione di una città giusta e solidale”.

Giani ha ricordato la grande preparazione culturale e intellettuale di Primicerio. Fisico di formazione, uomo di scienza e di fede, è stato socio dell’Accademia dei Lincei, presidente della Fondazione La Pira fino al 2022, della Società Italiana di Matematica Applicata e Industriale e dell’I2T3. “La sua intelligenza - ha detto il Governatore -, il suo equilibrio e la sua dedizione al bene comune hanno lasciato un’impronta profonda nella storia fiorentina e italiana”.

 

Queste le parole di cordoglio dell'ex sindaco di Firenze Dario Nardella: "Questa notte Firenze ha perso uno dei suoi sindaci più illuminati e appassionati, l’amico Mario Primicerio. Il primo sindaco eletto direttamente dai fiorentini, che dal 1995 al 1999 ha immaginato un’idea di città che negli anni successivi avrebbe preso forma.
È il sindaco che ha disegnato la Firenze delle tramvie; il sindaco che ha conosciuto e lavorato con il grande Giorgio La Pira; il sindaco matematico che si è messo al servizio della sua comunità senza un partito alle spalle che lo spingesse, ma con la sola forza di una società civile che in quegli anni in Italia aveva rialzato la testa.
Lo ricorderò così, con la sua calma, il sorriso rassicurante, il pensiero brillante e appassionato, nelle tante conversazioni in cui parlavamo della nostra Firenze.
Ai suoi familiari, i suoi colleghi universitari, i suoi amici va il mio più profondo cordoglio e abbraccio.
Caro Mario, Firenze ti è grata.
Che la terra ti sia lieve".

 

L'Arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli celebrerà domani le esequie di Mario Primicerio alle 15 nella Pieve di S. Stefano in Pane. Questo il suo pensiero di cordoglio per la scomparsa di Primicerio: "Come Arcivescovo di Firenze esprimo il mio personale cordoglio e assicuro la mia preghiera insieme all'Arcivescovo emerito, card. Giuseppe Betori e a tutta la Chiesa fiorentina per la scomparsa di Mario Primicerio. Un uomo di fede vissuta nel servizio alla comunità, nell'impegno politico, prima come collaboratore di Giorgio La Pira e poi come sindaco di Firenze, città che amava e che ha amministrato con dedizione, intelligenza e cuore. Al suo lavoro e alla sua testimonianza dobbiamo l'aver sempre mantenuto e trasmesso la memoria di La Pira, i suoi alti valori tratti dal Vangelo e spesi nella vita sociale e politica per il bene comune. Sempre nell'eredità di La Pira, Primicerio come credente, animato di speranza e carità, si è dedicato alla costruzione del dialogo e della pace. Lo ricordo personalmente come parrocchiano di S. Stefano in Pane a Rifredi, dove sono stato vice parroco per undici anni, mi hanno sempre colpito la sua conoscenza e competenza in ambito internazionale e la disponibilità e la passione con cui negli incontri con i gruppi dei giovani universitari in parrocchia parlava del suo legame con La Pira, dei viaggi che avevano fatto insieme, come quello storico in Vietnam, e delle relazioni da tessere con i sindaci del mondo per costruire ponti di pace. Esempio quanto mai fondamentale e da perseguire nei nostri tempi segnati da guerra e distruzione. Un pensiero e la vicinanza nella preghiera vanno ai suoi familiari, amici, e alla Fondazione La Pira".

 

 
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