Firenze approva il nuovo regolamento sugli impianti radioelettrici
Priorità agli edifici pubblici, stop a installazioni vicino a scuole e ospedali, più controlli e accorpamenti per ridurre l’impatto sul territorio
martedì 25 novembre 2025 12:57
Firenze ha un nuovo regolamento che disciplina l’installazione e il controllo degli impianti radioelettrici. Il Consiglio comunale ha approvato ieri, lunedì 24 novembre, la delibera presentata dalla vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani, introducendo un impianto normativo aggiornato alle recenti disposizioni nazionali e regionali, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e urbanistico delle infrastrutture di telefonia.
Il testo punta su regole più stringenti, come spiegato dal Comune: minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, distribuzione equilibrata degli impianti sul territorio, maggior controllo su impatti visivi e ambientali. Tra i punti principali, la priorità alle installazioni su edifici e aree pubbliche e il divieto di collocazione su scuole, ospedali, case di riposo e asili nido, salvo deroghe motivate. Viene inoltre incoraggiato l’accorpamento degli impianti per limitare la frammentazione e sono previste azioni di risanamento nelle zone considerate critiche.
"Il regolamento recepisce le normative nazionali ed è pensato per governare un settore molto cambiato negli ultimi anni – ha dichiarato Galgani nella nota del Comune – assicurando corretta collocazione urbanistica, qualità ambientale e massima cautela nell’esposizione ai campi elettromagnetici. L’obiettivo è un inserimento razionale degli impianti nel territorio, l’uso di tecnologie avanzate e la possibilità di programmare interventi di risanamento. È un lavoro che sarà utile a tutta la città e ribadisce la funzione del Comune nella pianificazione e nel controllo del territorio".
Il nuovo regolamento sostituisce quello del 2021 e introduce anche il Programma Comunale degli Impianti Radio Trasmissivi per il triennio 2025-2026-2027, come previsto dalla legge regionale n. 49/2011.
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