Scatole di cartone e rete: il check point simbolico di Firenze per la Palestina vicino al Consolato di Israele
Lo striscione: 'Vi garberebbe vivere rinchiusi da un muro o da un reticolato e non poter uscire senza il permesso di Israele?'
sabato 22 novembre 2025 19:07
Un check point simbolico a Firenze, nei pressi del Consolato onorario di Israele.
Stamani alcuni attivisti di Firenze per la Palestina hanno costruito un check-point simbolico nel punto in cui l’Erta Canina, sede del Consolato Onorario di Israele, sbocca su viale Galileo.
"Questa struttura provvisoria, fatta di scatole di cartone e reticolo di plastica, voleva attirare l’attenzione sulle condizioni di vita della popolazione palestinese. Da decine di anni sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza, territori illegalmente occupati, qualsiasi spostamento deve essere autorizzato da Israele. Ci sono intere generazioni di giovani e ragazzi che non hanno mai potuto lasciare la Striscia, vera e propria prigione a cielo aperto. Da queste considerazioni nasce il primo striscione: “Vi garberebbe vivere rinchiusi da un muro o da un reticolato e non poter uscire senza il permesso di Israele?”, rivolto sia alle persone che passavano sul viale che al Console Onorario", spiega Firenze per la Palestina.
"Il secondo striscione “Via il Console di Israele dalla Fondazione Meyer”, fa riferimento ad un altro ormai ben noto scandalo: il Console Onorario di uno Stato alla sbarra per genocidio è Presidente della Fondazione che sostiene l’Ospedale Pediatrico fiorentino. La promessa di Giani di non rinnovare questa nomina alla sua scadenza naturale (manca quasi un anno), ci sembra scandalosa di fronte alla gravità dei fatti di cui tutto il mondo è testimone. La Toscana, che ha accolto al Meyer alcuni bambini palestinesi bisognosi di cure, deve dimostrare la sua ferma condanna del genocidio anche tramite la rimozione di questa inopportuna figura".
"Al termine dell’azione, alcune scatole di cartone sono state lasciate sul posto a simboleggiare il fatto che, benchè il flash-mob sia finito, la terribile condizione dei palestinesi continua", conclude Firenze per la Palestina.
