"Vi vogliamo così", canta la Fiesole a fine partita. L'appuntamento con la prima vittoria in campionato è ancora rimandato, ma la Fiorentina quanto meno ci mette cuore e determinazione nell'1-1 del Franchi contro la Juventus. Davanti ad oltre 22mila tifosi (record stagionale), dopo la 'motorinata' dei sostenitori viola verso lo stadio, la squadra di Vanoli (alla prima casalinga in panchina) rimonta i bianconeri e si prende un punto.

Nei primi 20 minuti la gara è tesa e l'arbitro deve intervenire due volte per cori razzisti dalla Fiesole all'indirizzo di Vlahovic. Il direttore di gara Doveri fa intervenire lo speaker alla lettura del comunicato contro i cori di discriminazione, gara fermata per qualche minuto prima di tornare a giocare. Nel mezzo, anche un episodio da Var con lo stesso ex viola: il centravanti serbo viene messo giù in area da Pablo Marì, l'arbitro inizialmente dà rigore ma richiamato al monitor fischia poi fallo in attacco allo stesso Vlahovic. Da qui la Fiorentina inizia a pressare, Kean colpisce una traversa clamorosa e Mandragora va vicino al gol su punizione. Ma nel finale è ancora Vlahovic a far venire i brividi al Franchi, quando arriva davanti a De Gea, salta il portiere ma poi conclude sull'esterno della rete. Al penultimo dei sei minuti di recupero arriva il vantaggio bianconero, con Kostic che calcia da fuori e infila all'angolino.

Il gol però non abbatte la Fiorentina. Perché dopo tre minuti della ripresa Mandragora riporta in parità i suoi, con un tiro fantastico dalla distanza che non lascia scampo a Di Gregorio. Due minuti dopo ancora viola pericolosi con Kean, che calcia forte in diagonale, ma il portiere devia in corner. Poi la Juve torna ad alzare il baricentro, ma Yildiz e McKennie non impensieriscono De Gea. Nel finale la squadra di Vanoli difende il punto con le unghie e con i denti, anche a corto di energie. Finisce 1-1.