Dalla Palestina alla crisi climatica, Fridays For Future torna in piazza a Firenze contro il governo

Venerdì 14 novembre manifestazioni in decine di città italiane

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giovedì 13 novembre 2025 09:56

Crisi climatica e Palestina: Fridays For Future torna per le strade di tutta Italia, anche in piazza a Firenze, contro il Governo e per riportare al centro dell’attenzione due temi attuali.

 

“Dalla siccità in Sicilia fino alle alluvioni nel nord: il nostro paese ha attraversato un’altra estate da film distopico di fantascienza. Eppure non è di fantascienza che si tratta: negli ultimi 10 anni le morti per ondate di calore sono raddoppiate in Italia” afferma Simona Di Viesti di Fridays. 

 

Fridays For Future fa sapere che la manifestazione vuole mandare un messaggio chiaro ai governi del mondo: “affrontate la crisi climatica oppure fatevi da parte”, perché le richieste del 2022, contenute nell’Agenda climatica, sembrano non essere state ascoltate. 

 

Da Trump al governo italiano, il bilancio fatto da Fridays è negativo: “Questi governi non parlano di clima perché metterebbe in pericolo gli interessi fossili da cui sono sorretti. Nell’amministrazione Trump, secondo il Guardian, si contano oltre 40 funzionari legati strettamente alle industrie di gas e petrolio” racconta Guglielmo Rotunno di Fridays. Ma anche in Italia la situazione è poco incoraggiante: “Tanto da portare la Corte di Cassazione a pronunciarsi. Re Common e Greenpeace hanno ottenuto una vittoria storica quest’estate nei confronti di ENI, MEF e Cdp: la Suprema Corte ha affermato che sono legittime le cause intentate per i danni derivanti dal cambiamento climatico” continua Guglielmo. 

 

Fridays punta l’attenzione anche sul tragico contesto internazionale: dalla Palestina ai crescenti conflitti in Europa, “che hanno portato ad un piano di riarmo europeo che dirotta i fondi destinati alla riconversione ecologica in favore di morte e distruzione”, si legge nel comunicato. “I palestinesi hanno chiesto un embargo energetico totale per fermare il genocidio e contribuire alla liberazione della Palestina”, fanno sapere dal movimento. “Per questo Fridays for Future Italia aderisce alle richieste della campagna internazionale: fermare tutte le esportazioni di energia verso Israele; porre fine a tutte le importazioni di energia israeliana; e disinvestire dai progetti di estrazione e dalle joint venture con le società energetiche israeliane”.

 

È in corso in questi giorni in Brasile la COP30, la trentesima Conferenza delle parti sul clima organizzata dalle Nazioni Unite e che coinvolge quasi tutti i governi del mondo: “E’ necessario ribadire che la cooperazione tra popoli e paesi è l’unica strada. Ma non solo: questa COP deve portarci dalle parole ai fatti, dopo 30 anni tutti gli ultimatum sono scaduti: i governi del mondo devono agire oppure levare le tende” dice Mattia Catania del movimento. 

 

Per tutte queste motivazioni domani, venerdì 14 novembre, Fridays For Future invita a “diventare marea” e scendere in piazza per gridare al mondo la necessità di piani d'azione concreti che seguano gli obiettivi posti. L’appuntamento a Firenze è in piazza Santissima Annunziata alle ore 16.30 per un piccolo flash mob, a cui seguirà il presidio alle ore 17.
 

 

 
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