Ricerca oncologica, l'Università di Firenze guida un progetto europeo con 14 dottorandi
L’obiettivo sarà tracciare la strada per la realizzazione di nuove terapie anti-cancro attraverso la stimolazione di precisione del sistema immunitario
mercoledì 24 settembre 2025 10:55
L'Università di Firenze si conferma eccellenza nel panorama della ricerca oncologica e in particolare negli studi sulla glicoscienza, ossia la disciplina che studia i carboidrati e le loro interazioni biologiche.
L’Ateneo fiorentino, infatti, è chiamato a coordinare ancora una volta un doctoral network di un progetto Horizon Europe finanziato nell'ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA). Intitolato “A training network on glyconanomaterials as precision tools to unveil key insights on the triggering of the antigen presenting cells against cancer” (CanGoNano), il network è dedicato alla formazione di 14 dottorandi provenienti da diverse nazioni, con l'obiettivo di sviluppare metodologie innovative per tracciare la strada verso la creazione di vaccini contro il cancro.
Il progetto avrà una durata di quattro anni e un budget totale di oltre 4 milioni di euro, di cui circa 845mila euro assegnati a Unifi. Partirà ufficialmente il 1° marzo 2026.
“L’Ateneo svolge un ruolo cruciale di coordinamento in questo network che coinvolge 11 istituzioni tra accademiche e industriali in tutta Europa - spiegano Barbara Richichi e Marco Marradi, docenti del Dipartimento di Chimica ‘Ugo Schiff’ (DICUS) e coordinatori del progetto - Il cuore della ricerca di CanGoNano risiede nello sviluppo e nell'applicazione dei glico-nanomateriali, caratterizzati dalla presenza di carboidrati sulla loro superficie, inseriti chimicamente attraverso processi specifici. A differenza dei nanomateriali tradizionali, questa parte ‘glico’ permette un'interazione più precisa con il sistema immunitario”.
“L'obiettivo principale del progetto è utilizzare questi glico-nanomateriali come vettori di precisione per antigeni associati al tumore, stimolando in maniera mirata le cellule del sistema immunitario. L'intento, quindi, non è produrre direttamente un vaccino, ma definire i protocolli e le metodologie che permettano di comprendere il razionale per disegnare nuovi potenziali vaccini anti-cancro, attivando e modulando le risposte immunitarie desiderate”.
Il progetto abbraccia un approccio fortemente multidisciplinare, coinvolgendo competenze che vanno da chimica e nanotecnologia, a biologia, tossicologia e immunologia.
“A novembre 2026 Unifi accoglierà quattro dottorandi – spiegano Richichi e Marradi –: due si concentreranno sull'utilizzo di nanocellulosa cristallina come piattaforma per lo sviluppo di vaccini, un terzo si dedicherà a sistemi polimerici e cationici, anch'essi ricoperti di carboidrati, per la veicolazione specifica di antigeni. Il quarto dottorando si occuperà di studiare la risposta immunitaria dei glico-nanomateriali. Saranno inseriti nelle Scuole di Dottorato in Scienze Chimiche del DICUS e in Scienze Cliniche del DMSC. In quest’ultimo caso è prevista la supervisione dell’immunologo Unifi Francesco Annunziato”.