Scandicci, dalla Regione circa 2,3 milioni di euro per il Parco Urbano della Biodiversità
Sereni: 'Uno degli obiettivi più importanti e complessi della legislatura: la realizzazione del nostro Central Park cittadino'
giovedì 14 agosto 2025 09:20
Dalla Regione arrivano 2,3 milioni per il Parco Urbano della Biodiversità a Scandicci. La Regione Toscana ha approvato la domanda del Comune di Scandicci, risultata prima in graduatoria nell’avviso pubblico, stanziando 2.257.388 di euro per la realizzazione del Lotto 1 del Parco Urbano della Biodiversità e per la sua progettazione complessiva.
Il Parco si estenderà su oltre 12 ettari, includendo l’area ex CNR e il Parco del Castello dell’Acciaiolo. Il finanziamento regionale copre i costi di realizzazione del Lotto 1 e la progettazione dell’intero intervento.
Il Lotto 1 interviene sulla nuova forestazione e sulla cura del patrimonio naturale secondo rigorosi criteri di biodiversità: sono previste la messa a dimora di oltre duemila tra alberi e arbusti, la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale esistente e la sostituzione degli esemplari malati o a fine ciclo. Il progetto comprende inoltre una rete di percorsi ciclopedonali con arredi e illuminazione, per renderlo pienamente accessibile e fruibile anche alle persone con disabilità, e sistemi avanzati di monitoraggio e gestione sostenibile e trasparente di piante, suolo e acqua, destinati a estendersi progressivamente a tutta la città.
"Con l’avvio del primo lotto del Parco Urbano della Biodiversità - dichiara la sindaca Claudia Sereni - compiamo un passo decisivo del nostro programma di governo che mette al centro gli spazi verdi nel contesto urbano, tutelando le specie autoctone e migliorando la qualità della vita delle persone. Questo è uno degli obiettivi più importanti e complessi della legislatura: la realizzazione del nostro Central Park cittadino, che come abbiamo sempre detto sarà anche il primo intervento concreto di rigenerazione dell’area dell’ex CNR, prima ancora degli interventi privati. Lo faremo con le massime competenze, in maniera intelligente ripartendo proprio da quei valori di biodiversità, sostenibilità e tutela dell'ambiente che già stavano nella vocazione di quell'area e che la Regione Toscana, che ringraziamo di cuore, ha premiato come primo progetto tra quelli candidati. L’intervento prevede la forestazione di oltre duemila alberi e arbusti, con un’attenzione particolare al patrimonio arboreo esistente, e la creazione di un parco accessibile, inclusivo, bello e vivo. Al di là delle banali polemiche e delle comprensibili paure sociali, diamo con questa iniziativa il senso reale di cosa significa incrementare la copertura arborea con specie compatibili con l’ecologia locale, creando benefici concreti che attenuino i cambiamenti climatici, favoriscano la salute pubblica e la vita di comunità. Il nostro obiettivo è costruire un luogo aperto alla città e pensato insieme alla città: per questo vogliamo coinvolgere i cittadini nella progettazione definitiva e nella cura di alcune aree, così che il parco diventi un bene comune condiviso e partecipato da tutta la comunità. Sia chiaro che questo è solo il primo importantissimo intervento di una serie di altre iniziative che riguarderanno anche altre aree della città”.
“Con il Parco Urbano della Biodiversità a Scandicci diamo un segnale concreto di cosa significhi investire nella transizione ecologica e nella qualità della vita dei cittadini – afferma Monia Monni, assessora all’Ambiente della Regione Toscana –. Questo progetto è uno degli esempi più significativi del bando regionale con cui abbiamo voluto sostenere i Comuni che scelgono di rigenerare spazi urbani mettendo al centro natura, biodiversità e accessibilità. Ringrazio la sindaca di Scandicci Claudia Sereni, che ha accettato la sfida della transizione ecologica partecipando e vincendo questo bando, e che adesso potrà realizzare un grande parco nel cuore della città, connesso con infrastrutture sostenibili come la Tramvia. Oltre duemila alberi e arbusti, percorsi ciclopedonali, gestione sostenibile delle acque e inclusione: sono tutti elementi che dimostrano come la tutela dell’ambiente possa andare di pari passo con la costruzione di comunità più forti e solidali. Questa è la Toscana che vogliamo: più verde, più sana e più giusta”.
“Grazie a questo finanziamento - afferma l'assessore di Scandicci con deleghe a Transizione Ecologica, Agricoltura e Biodiversità Saverio Mecca - possiamo dare il via alla realizzazione del primo lotto del progetto del nuovo Parco Urbano della Biodiversità, che sorgerà in un’area che conserva un’elevata ricchezza naturalistica che intendiamo valorizzare, incrementando il bosco urbano e tutelando al contempo la biodiversità esistente. Il Parco sarà anche un luogo di condivisione e partecipazione, un parco urbano innovativo dove ricerca e formazione per la biodiversità, cultura della sostenibilità, educazione urbana, inclusione e partecipazione alla gestione saranno centrali per la progettazione di un modello di città innovativo fondato sulla cura della biodiversità, del suolo, dell’acqua e dell’aria”.
Il progetto è stato sviluppato con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Firenze, in particolare del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) e del Dipartimento di Architettura (DIDA).
“Scandicci compie un passo decisivo nella tutela e valorizzazione del proprio patrimonio naturale - afferma il professor Francesco Ferrini, docente di Arboricultura e coltivazioni arboree del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze - Con il nuovo Parco della biodiversità, che diventerà il fulcro di una strategia urbana che punta a connettere spazi verdi, tutelare specie autoctone e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il parco sarà oggetto di interventi mirati: incremento della copertura arborea con specie compatibili con l’ecologia locale, creazione di corridoi ecologici per favorire la mobilità della fauna e il rafforzamento della rete verde cittadina. Questo progetto rientra in una visione più ampia di città resiliente, dove la biodiversità non è solo un valore ambientale ma anche sociale, sanitario ed economico. Il Parco della biodiversità prevede azioni integrate di monitoraggio, gestione e partecipazione attiva dei cittadini, rafforzando il ruolo di Scandicci come modello di innovazione verde in ambito urbano. L’impegno è quello di costruire un futuro in cui la natura sia parte integrante della città, generando benefici concreti per il clima, la salute e la comunità”.
"Va riconosciuto all’amministrazione di Scandicci il coraggio di voler cambiare – afferma Gabriele Paolinelli, professore di Architettura del Paesaggio al Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze - L’iniziativa che la Regione Toscana ha deciso di premiare rappresenta un cambio di passo significativo nell’immaginare e nel gestire un parco urbano, segnale di un più generale ripensamento necessario per le città del XXI secolo. La transizione ecologica non è semplice né risolvibile con scorciatoie; non è un’opzione, ma una necessità sempre più impellente. Il progetto di parco è nuovo nella prassi, ma non nelle conoscenze: da decenni la comunità scientifica ne discute, verifica e rafforza le ragioni ambientali, sociali ed economiche. Il progetto di Scandicci è un segnale incoraggiante: fa sperare nella possibilità di evolvere le città in habitat migliori".