Esplosione deposito Eni, ordinata una verifica su eventuali danni ambientali
L’accertamento per stabilire la presenza di combustibile nel sottosuolo e nelle aree vicine all’impianto
mercoledì 12 febbraio 2025 10:15
In seguito all‘esplosione e all’incendio del deposito Eni a Calenzano, avvenuto il 9 dicembre scorso, uno degli obiettivi che la Procura di Prato è legato alla messa in sicurezza dell’impianto, dove sono conservante circa 40mila tonnellate di combustibile. Obiettivo strettamente correlato a quello dell’individuazione delle cause e delle eventuali responsabilità anche penali.
“Nel quadro dei complessi accertamenti in corso, quest'ufficio ha conferito incarico di consulenza tecnica per individuare se l'evento e le condotte successive abbiano prodotto inquinamento ambientale – si legge nel comunicato del procuratore Luca Tescaroli - L'esigenza è stata acuita dai verificati malfunzionamenti in seno all'impianto, che hanno comportato sversamenti di combustibile, come si è accertato attraverso sopralluoghi effettuati”.
“Si sta procedendo ad appurare la sussistenza della presenza di idrocarburi e di altre sostanze nocive nelle acque sotterranee e nelle aree circostanti al deposito, ivi compresi i canali di scolo, anche al fine di comprendere se sussistano responsabilità penali e se sia necessario effettuare una bonifica – precisa Tescaroli - Attività che implica la necessità imprescindibile del mantenimento del sequestro in atto”.
“L'avvenuta cessazione delle operazioni di trasferimento di prodotto da e verso il deposito e delle attività commerciali in seno al deposito – dichiara la Procura di Prato - non ha diminuito la pericolosità del sito, permanendo sorgenti di rischio esterne, quali il rischio concreto da rottura (anche accidentale), il rischio sismico, il rischio meteorologico, geofisico, ceraunico (fulmini che cadono) e il rischio derivante da dissesti idrogeologici”.
“Con l'esecuzione di un ulteriore provvedimento di perquisizione, ispezione e sequestro presso Eni – ha concluso Tescaroli - si è concluso il percorso funzionale ad acquisire tutta la documentazione idonea a effettuare le valutazioni in ordine all'individuazione delle cause del disastro, che ha comportato la morte di cinque persone e numerosi feriti, e alla individuazione di eventuali posizioni di garanzia con riferimento al disastro verificatosi”.
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