Calenzano, commemorazione davanti al deposito Eni. Oggi lutto regionale
Nel pomeriggio la manifestazione dei sindacati che hanno indetto uno sciopero
mercoledì 11 dicembre 2024 12:46
Sono passati due giorni dall'esplosione avvenuta lunedì in un deposito di carburanti Eni a Calenzano, e il territorio è sotto shock per la tragedia costata la vita a cinque persone, mentre preoccupano le gravi condizioni di due dei feriti ricoverati in ospedale. I corpi degli ultimi due dispersi sono stati ritrovati nella mattinata di ieri.
Oggi, mercoledì 11 dicembre, è la giornata del lutto regionale in Toscana. Bandiere a mezz'asta sui palazzi regionali e comunali, e minuto di silenzio negli uffici. Il Comune di Calenzano aveva già proclamato due giornate di lutto, lunedì e martedì.
E questa mattina si è svolta una commemorazione in via Erbosa, davanti al deposito, per rendere omaggio alle cinque vittime dell’incidente, e mandare un pensiero di vicinanza ai feriti e ai familiari. Presente il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani, insieme a rappresentanti delle istituzioni regionali, come il presidente del consiglio regionale Antono Mazzeo e l'assessora Monia Monni, oltre a operai e cittadini. E' stato osservato un minuto di silenzio.
“La comunità di Calenzano - dichiara il sindaco Carovani - è addolorata e colpita fortemente da questa tragedia. Adesso è il momento del lutto e domani mattina saremo presenti al deposito per rendere omaggio alle vittime. Ringraziamo nuovamente i Vigili del fuoco, i soccorritori e le forze dell’ordine. Come Amministrazione comunale di Calenzano porremo alle Istituzioni la questione se la presenza di questo impianto sia ancora compatibile in un contesto urbanistico delicato come il nostro”.
Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze hanno proclamato per oggi uno sciopero generale provinciale per le ultime quattro ore del turno. Nel pomeriggio è previsto un presidio-manifestazione in Piazza Vittorio Veneto a Calenzano alle ore 14:30, nel quale interverranno le tre confederazioni, le lavoratrici e i lavoratori dei settori coinvolti.
I RILIEVI DI ARPAT - "Grazie alla limitata durata dell'evento, si stima che la nube si sia dispersa in quota in tempi relativamente brevi e di conseguenza, le concentrazioni in aria a livello del suolo, sono state ritenute trascurabili. Per tali motivi non si è ravvisata la necessità di prelievo di campioni al suolo". Arpat ha richiesto interventi immediati per gestire il deflusso delle acque non depurate e minimizzare gli impatti. Articolo completo qui
DANNI - Il Comune di Calenzano fa sapere che coloro che hanno subito danni materiali a causa dell'incidente al Deposito Eni, potranno richiederne il risarcimento: "Eni informa che per poter attivare la pratica di risarcimento danni è necessario ottenere una perizia tecnica, corredata di immagini fotografiche. Invitiamo quindi aziende e cittadini interessati ad attivarsi in tal senso, in attesa di ulteriori istruzioni, di cui daremo notizia quanto prima".
"Prematuro ipotizzare le cause dell'incidente", LA NOTA DI ENI- "Alla luce degli aggiornamenti relativi alle persone rimaste coinvolte nell’incidente di Calenzano, Eni desidera esprimere nuovamente la propria vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone ferite o comunque coinvolte. In merito alle molteplici ipotesi della prima ora che stanno emergendo in merito alla dinamica e cause dell’incidente, Eni conferma che sta collaborando strettamente con l’autorità giudiziaria per individuare quanto prima, in modo rigoroso tramite le opportune e approfondite verifiche tecniche, le cause reali dell’esplosione, delle quali è assolutamente prematuro ipotizzare la natura. Ogni informazione di dettaglio sarà messa a disposizione da Eni alle autorità giudiziarie che stanno conducendo le indagini, anche a salvaguardia del segreto investigativo".
La Procura di Prato ha aperto un fascicolo e indaga sulle cause dell'incidente.
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