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Esplosione deposito Eni Calenzano, trovato il corpo dell'ultimo disperso. Salgono a cinque le vittime

Tre le persone ancora ricoverate: uno a Careggi e due a Cisanello a Pisa. Mercoledì, giorno del lutto regionale, sciopero e manifestazione dei sindacati

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martedì 10 dicembre 2024 09:55

Sono riprese questa mattina all'alba le operazioni di ricerca dei tre dispersi in seguito all'esplosione avvenuta in un deposito di carburanti Eni a Calenzano nella mattinata di ieri, lunedì 9 dicembre 2024. Operazioni che purtroppo hanno portato al ritrovamento di due corpi senza vita. Intorno alle ore 13 ritrovato il corpo anche dell'ultima persona dispersa. Salgono così a cinque le vittime accertate. Sono stati invece più di venti i feriti, tra chi è stato soccorso dai sanitari e portato in ospedale dal luogo dell'incidente e chi si è recato presso i pronto soccorso autonomamente in seguito all'accaduto.

 

 

AGGIORNAMENTI

 

 

COMMEMORAZIONE A CALENZANO - Domani, 11 dicembre, alle 10 il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani sarà presente per una commemorazione in via Erbosa, per un omaggio alle cinque vittime dell’incidente, oltre a un pensiero di vicinanza ai feriti e ai familiari, insieme al presidente del Consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo e ai capigruppo dell’assemblea regionale, che hanno ricordato stamani in Aula la tragedia avvenuta a Calenzano. 

 

"Rischio carenza gasolio a Firenze". E' l'allarme lanciato da Autolinee Toscane: "A seguito della ovvia e comprensibile indisponibilità di gasolio nello stabilimento e raffineria di Calenzano dopo il drammatico incidente, e il contemporaneo sciopero e assemblea dei lavoratori della raffineria Eni di Livorno, c’è un impedimento al normale approvvigionamento dei serbatoi di stoccaggio nell’area fiorentina", si legge nella nota diffusa dall'azienda.

 

"Prematuro ipotizzare le cause dell'incidente", LA NOTA DI ENI- "Alla luce degli aggiornamenti relativi alle persone rimaste coinvolte nell’incidente di Calenzano, Eni desidera esprimere nuovamente la propria vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone ferite o comunque coinvolte. In merito alle molteplici ipotesi della prima ora che stanno emergendo in merito alla dinamica e cause dell’incidente, Eni conferma che sta collaborando strettamente con l’autorità giudiziaria per individuare quanto prima, in modo rigoroso tramite le opportune e approfondite verifiche tecniche, le cause reali dell’esplosione, delle quali è assolutamente prematuro ipotizzare la natura. Ogni informazione di dettaglio sarà messa a disposizione da Eni alle autorità giudiziarie che stanno conducendo le indagini, anche a salvaguardia del segreto investigativo".

 

I RILIEVI DI ARPAT - "Grazie alla limitata durata dell'evento, si stima che la nube si sia dispersa in quota in tempi relativamente brevi e di conseguenza, le concentrazioni in aria a livello del suolo, sono state ritenute trascurabili. Per tali motivi non si è ravvisata la necessità di prelievo di campioni al suolo". Arpat ha richiesto interventi immediati per gestire il deflusso delle acque non depurate e minimizzare gli impatti. Articolo completo qui

 

PRATO - "Per Prato è una tragedia nella tragedia. Fino all'ultimo abbiamo sperato che da Calenzano arrivassero notizie diverse, ma purtroppo le speranze si sono ridotte minuto dopo minuto fino a darci la certezza del doloroso epilogo. Piangiamo due nostri concittadini, morti mentre lavoravano come ogni giorno; piangiamo due padri di famiglia impegnati a crescere e garantire un futuro migliore ai propri figli". Le parole della sindaca di Prato Ilaria Bugetti.

 

LE CONDIZIONI DEI FERITI - Sono tre le persone coinvolte nell’esplosione ancora ricoverate stamani: uno all’ospedale di Careggi a Firenze e due a Cisanello a Pisa, uno dei quali trasferito nella serata di ieri dal policlinico fiorentino. Quattro dei ricoverati a Careggi sono già stati dimessi. Lo rende noto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che fa il punto a ventiquattro ore di distanza dalla tragedia. I presidi ospedalieri di Prato, Torregalli, Santissima Annunziata di Ponte a Niccheri e Empoli, hanno prestato soccorso nella giornata di ieri ad almeno ventuno altri feriti, già tutti dimessi. Di questi diciannove si sono presentati autonomamente. Nel dettaglio: all’ospedale di Prato sono state assistite quattordici persone, a Torregalli tre persone, altrettante ad Empoli ed una al Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri. “Continuiamo - osserva il presidente Giani - a seguire con attenzione la vicenda e la Regione, in tutte le sue articolazioni, è impegnata a partire con il suo sistema sanitario.”

 

LUTTO - Anche il Comune di Firenze aderisce alla giornata di lutto regionale per le vittime dell'esplosione nel deposito carburanti Eni a Calenzano prevista per domani mercoledì 11 dicembre in Toscana. Verrà osservato un minuto di silenzio negli uffici comunali. “Questo è il momento di unirsi alle famiglie delle vittime, è il momento del cordoglio e della vicinanza, per questo come città di Firenze  aderiamo al lutto regionale – dice la sindaca Sara Funaro – Come Comune di Firenze ci siamo attivati immediatamente per fornire tutto il nostro supporto. Ringraziamo i soccorritori e tutti coloro che sono intervenuti e che sono tuttora impegnati”. Sono rimandate a data da destinarsi iniziative natalizie previste per la giornata di domani nei quartieri, l’accensione dell'Albero di Natale di Cascine del Riccio nel quartiere 3, la festa intorno all’abete al parco di Villa Vogel e l’accensione dell’abete in piazza Batoni nel quartiere 4, l’accensione dell’albero di Natale in piazza Tanucci nel quartiere 5. Le iniziative saranno riprogrammate nei prossimi giorni.

 

SCIOPERO - Per domani, mercoledì 11 dicembre, Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze hanno proclamato uno sciopero generale provinciale per le ultime quattro ore del turno. Verrà organizzato un presidio-manifestazione in Piazza Vittorio Veneto a Calenzano alle ore 14:30, nel quale interverranno le tre confederazioni, le lavoratrici e i lavoratori dei settori coinvolti.

 

MONNI - "L'ultimo corpo è stato estratto dalle macerie. 5 vittime. 5 lavoratori che sono entrati in un luogo di lavoro che è diventato un inferno di fiamme e metallo. Ringrazio ancora una volta i soccorritori, a partire dai Vigili Fuoco che hanno svolto un lavoro straordinario che ha consentito di contenere l'evento e di restituire alle famiglie i corpi dei loro cari. Mi stringo al dolore dei parenti e degli amici che stanno affrontando questa tragedia", ha detto Monia Monni, Assessora Regionale Toscana all'ambiente, economia circolare, difesa del suolo e protezione civile.

 

PRISCO SUL LUOGO - Stamani a Calenzano anche il Sottosegretario al Ministero dell'Interno, Emanuele Prisco: "E' una cosa difficile da accettare, prima da cittadini e poi da esponenti delle istituzioni. La massima vicinanza alle famiglie delle vittime, saranno gli inquirenti a valutare se tutte le norme sono state rispettate o meno, è certo che in questo tipo di stabilimenti vi è un monitoraggio e sono richieste precauzioni molto alte. Ma non è mai abbastanza, quando capita una tragedia vuol dire che qualcosa non ha funzionato".

 

GIANI - "Questa mattina, in Consiglio Regionale, ho riferito sull’esplosione avvenuta ieri al deposito Eni di Calenzano, che ha causato la morte di quattro persone, un disperso e diversi feriti attualmente negli ospedali, alcuni in modo grave. Ho trasmesso la solidarietà espressa dal Presidente della Repubblica durante la nostra conversazione telefonica di ieri e ho aggiornato sull’attuale stato dei feriti ricoverati nei nostri ospedali", aveva spiegato stamani Eugenio Giani. "La sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta per ogni attività nel nostro territorio. Questa tragedia sottolinea l’importanza di rafforzare ancora di più le misure di prevenzione e controllo per garantire l’incolumità dei lavoratori. Questa mattina sono anche tornato sul luogo dell’incidente per verificare le operazioni di ricerca dei dispersi e per esprimere il sostegno alle squadre di soccorso impegnate da ore in questa difficile situazione. In questo momento di dolore, il mio pensiero va alle famiglie delle vittime e ai feriti".

 

DANNI - Il Comune di Calenzano fa sapere che coloro che hanno subito danni materiali a causa dell'incidente al Deposito Eni, potranno richiederne il risarcimento: "Eni informa che per poter attivare la pratica di risarcimento danni è necessario ottenere una perizia tecnica, corredata di immagini fotografiche. Invitiamo quindi aziende e cittadini interessati ad attivarsi in tal senso, in attesa di ulteriori istruzioni, di cui daremo notizia quanto prima".

 

LUTTO - A Calenzano è stato esteso il lutto cittadino, proclamato per le giornate di ieri e di oggi, fino a mercoledì 11 dicembre il lutto cittadino, giornata in cui è stato proclamato anche il lutto regionale.

 

E' stato aperto un fascicolo dalla Procura di Prato sulle cause dell'incidente. La dinamica e la ricostruzione delle cause è complessa e saranno necessari ulteriori accertamenti.

 

 

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella nella giornata di ieri ha sentito telefonicamente il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani non appena appresa la notizia dell’esplosione occorsa nel deposito Eni di Calenzano. “Il presidente della Repubblica mi ha tempestivamente chiamato per informarsi su quanto accaduto e per esprimere con parole molto umane solidarietà e vicinanza a coloro che sono stati colpiti dal gravissimo evento e ai familiari delle vittime”, spiega il presidente della Regione Toscana.

 
ENI - "In merito all’esplosione avvenuta questa mattina (ieri, ndr) presso il deposito carburanti di Calenzano - afferma l'azienda Eni in un comunicato stampa - Eni rimanda a quanto comunicato dalla Prefettura circa l’impatto dell’incidente sulle persone. Eni desidera esprimere la propria forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell’incidente. Eni sta pienamente collaborando con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle dinamiche e delle cause dell’esplosione di una delle autobotti presso la pensilina di carico".

 

La nota dell'Agenzia per la Protezione Ambientale ARPAT: "Non ci sono rischi per la salute. Le concentrazioni in aria a livello del suolo a partire dalla conclusione delle operazioni di spegnimento sono da ritenersi trascurabili e la nube dell’incendio si è dispersa in quota in tempi relativamente brevi. Per tali motivi non si ravvisa la necessità di prelievo di campioni al suolo. Sono in corso le verifiche sugli eventuali sversamenti di idrocarburi al di fuori dell’impianto. Seguirà analogo rapporto relativamente a tale problematica".

 

In apertura del Consiglio dei ministri di ieri, il Presidente Giorgia Meloni ha espresso, a nome di tutto il Governo, cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e alle persone coinvolte nella grave esplosione avvenuta oggi a Calenzano. Il Consiglio dei ministri ha rispettato un minuto di silenzio per commemorare le vittime. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone ha quindi svolto una informativa sulla situazione e sulle prime evidenze emerse in relazione all’incidente.

 

 

I MESSAGGI DI CORDOGLIO 

 

Il presidente della FAIB Toscana Marco Princi, a nome della federazione di categoria dei gestori degli impianti di carburanti, esprime il profondo cordoglio nei confronti delle famiglie dei lavoratori deceduti nel tragico incidente al deposito Eni di Calenzano. "Mi preme  sottolineare - dice Princi -  l'importanza di stringersi attorno ai parenti delle vittime in un momento di così grande dolore, manifestando anche speranza per i dispersi e augurando una pronta guarigione ai numerosi lavoratori feriti. L'incidente rappresenta un dramma che colpisce non solo le famiglie coinvolte ma anche l'intera comunità lavorativa. Mai come in questo terribile momento è fondamentale ribadire l'importanza di mantenere alta l'attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per prevenire tragedie."

 

Confartigianato Firenze esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza alle vittime, ai feriti e a tutte le persone colpite dalla tragica esplosione avvenuta ieri nel deposito ENI di Calenzano. La presidente Serena Vavolo dichiara: "Siamo profondamente scossi da quanto accaduto. In questo momento di dolore, il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime, ai feriti e a tutti coloro che stanno affrontando questa tragedia. Come Confartigianato Firenze, vogliamo esprimere la nostra solidarietà e il nostro supporto, certi che la comunità saprà unirsi per affrontare insieme questo difficile momento. Un evento drammatico come questo ci ricorda ancora una volta, a pochi mesi dalla tragedia di Via Mariti, quanto sia fondamentale garantire sempre la massima attenzione alla sicurezza sul lavoro, un tema prioritario per la tutela di ogni lavoratore e della comunità. Confartigianato Firenze esprime anche la propria vicinanza alle tante imprese che hanno subito danni strutturali a causa dell’esplosione, ribadendo il proprio impegno a sostenerle in ogni modo possibile affinché possano riprendersi e continuare la loro attività. Confartigianato Firenze ringrazia, inoltre, i soccorritori e tutti coloro che stanno lavorando sul campo, con impegno e dedizione, per gestire questa emergenza".

 

"La drammatica esplosione, al deposito Eni di Calenzano, ha profondamente colpito tutti noi, tutta la categoria Faib Confesercenti che rappresenta il settore dei gestori carburante. Ancora una volta ci troviamo di fronte a lavoratori, in questo caso colleghi, che perdono la vita sul luogo di lavoro; oggi è il momento del profondo cordoglio ai parenti delle vittime e vicinanza a tutti coloro che sono rimasti coinvolti nell’accaduto, poi arriverà il momento di accertare le responsabilità affinché certi  eventi non si verifichino più", spiega il Presidente Faib Confesercenti Firenze Federico Valacchi. "Il settore dei carburanti è da sempre a forte rischio per i materiali che vengono trattati, ed è per questo che come associazione di categoria chiediamo che vengano garantiti e rispettati i più alti livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ necessario agire e mettere in campo tutti gli strumenti necessari per fare in modo che ogni lavoratore, e ogni collega, sia tutelato e al sicuro. Voglio ribadire la più profonda vicinanza e le nostre più sentite condoglianze alle famiglie dei colleghi coinvolti, e un grazie sentito ai vigili del fuoco, volontari, forze dell’ordine e sanitari che sono intervenuti a Calenzano".

 

 

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