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Dalle mostre al pattinaggio sul ghiaccio, cosa fare a Firenze nell'ultimo fine settimana del 2024

Gli eventi che potete trovare in giro per Firenze e dintorni, tra fiere, mostre e mercatini

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sabato 28 dicembre 2024 09:52

Natale è passato, ma non le feste! Le città sono illuminate e non mancano le cose da fare in questo ultimo fine settimana del 2024. Se siete in cerca di idee, come ogni weekend la Redazione di 055Firenze riunisce gli eventi che potete trovare in giro per Firenze e dintorni, tra fiere, mostre e mercatini.

 

COSA FARE A FIRENZE

 

Ultima fiera del 2024 in piazza Santo Spirito: domenica 29 dicembre torna Santo Spirito in fiera, il mercato di generi vari, dall'artigianato alla gastronomia, dall'abbigliamento all'antiquariato.

 

Continua anche il Mercatino di Natale a San Donato: dal 16 novembre al 6 gennaio tornano le casette di legno nella piazza del centro commerciale di San Donato a Novoli, tra prodotti artigianali, idee regalo e street food (10-19.30).

 

Terza edizione per il Christmas Village al parco di San Donato. Dal 7 dicembre al 19 gennaio, grandi e piccoli potranno divertirsi con la pista di pattinaggio sul ghiaccio, e con la casetta di Babbo Natale. La pista sarà aperta tutti i giorni (feriali dalle 15 alle 20, festivi e durante le vacanze natalizie dalle 10 alle 20).

 

Continua a girare la ruota panoramica di Firenze, che torna nel parco delle Cascine con i suoi 55 metri nel piazzale Vittorio Veneto. Fino al 19 gennaio la ruota sarà affiancata da una pista di pattinaggio sul ghiaccio di oltre 1300 metri quadri di superficie. Si potrà incontrare Babbo Natale nella sua casetta e lasciare una letterina nell'apposita cassetta postale. Per tutto il periodo di permanenza della Ruota Panoramica saranno attivi bar e street food.

 

Il Palaghiaccio Giglio Bianco, su Lungarno Aldo Moro, ha riaperto le sue porte per la nuova stagione invernale, dal 15 novembre al 23 febbraio, con scuola di pattinaggio e pista di pattinaggio libero su ghiaccio (aperto tutti i giorni su orari diversi). 

 

Fino al 7 gennaio 2025, il Comune di Firenze – Assessorato sviluppo economico e turismo e Fondazione MUS.E, in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze e con il sostegno finanziario del Ministero del Turismo “Fondo siti UNESCO città creative” accendono di luce la città con Florence Lights Up, spin off delle iniziative natalizie dedicato alla luce. Su Ponte Vecchio tornerà il video-mapping, lo stesso vale per le facciate di Palazzo Vecchio e della chiesa di San Paolino. Luce anche in piazza Santa Maria Novella, sulla facciata della Camera di Commercio, e nel Giardino Mediceo di Palazzo Medici Riccardi.

 

 

MOSTRE 

 

Dal 18 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025 Palazzo Vecchio accoglie la mostra Michelangelo e il Potere. Il progetto e la direzione dell’allestimento sono curati dall’architetto Guido Ciompi, in collaborazione con l’architetto Gianluca Conte dello studio Guido Ciompi & partners. Michelangelo e il Potere si sviluppa al secondo piano di Palazzo Vecchio, tra la Sala delle Udienze e la Sala dei Gigli, con un percorso di più di cinquanta opere: sculture, dipinti, disegni, lettere autografe e calchi in gesso – frutto di eccezionali prestiti da prestigiose istituzioni – scelti per illustrare il rapporto di Michelangelo con il potere, la sua visione politica e la sua determinazione nel porsi alla pari con i potenti della terra.

 

Nell’occasione dei 450 anni dalla morte di Cosimo I de' Medici e di Giorgio Vasari, la mostra 'La Sala Grande. Giorgio Vasari per Cosimo I de' Medici' in Palazzo Vecchio - promossa dall’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO del Comune di Firenze e dalla Fondazione MUS.E, con il sostegno finanziario del Ministero del Turismo “Fondo Siti UNESCO e città creative” - offre l'occasione di approfondire la conoscenza della decorazione della Sala grande di Palazzo Vecchio, esito fra i più alti del rapporto fra il duca Cosimo, committente dell'impresa, e Vasari, suo principale artefice. L’esposizione presenta un approfondimento su questa grandiosa fabbrica artistica, perno del programma di rinnovamento promosso da Cosimo per il palazzo ducale e sviluppato da Giorgio Vasari con un’équipe multidisciplinare di maestranze. Oltre ai progetti del soffitto, sono esposti i disegni preparatori di alcune scene dello stesso e delle pareti, riferiti alla mano vasariana.

 

Il Capitolo del Duomo di Firenze in via eccezionale espone al pubblico nella sua sede di via della Canonica 4 a Firenze, fino al 30 dicembre 2024, alcuni manoscritti e pergamene, datati tra l’XI e il XIX secolo, conservati nell’Archivio e mai esposti prima.  La mostra "Servare e tradere" ha lo scopo di far conoscere momenti e storie dimenticate o non conosciute della vita del Capitolo e della storia fiorentina. Tra i documenti esposti compaiono quelli firmati da Matilde di CanossaBrunetto LatiniPietro BemboSanta Caterina de’ Ricci e San Giovanni Bosco. La mostra è aperta al pubblico fino al 30 dicembre dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.  Ingresso gratuito. 

 

Impressionisti in Normandia è la mostra con la quale dal 21 novembre, e fino al 4 maggio 2025, il Museo degli Innocenti di Firenze celebra i 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo, attraverso una narrazione unica che si apre con un prestito eccezionale proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: le Ninfee rosa di Claude Monet. In mostra artisti come Bonnard, Boudine, Corot, Courbet, Villon, Renoir, Delacroix.

 

Il complesso delle Murate di Firenze accoglie “Tempo, inciso, ripresa, fuga”: la nuova mostra firmata LABA Firenze che attraverso installazione, pittura, fotografia e video intende dare spazio alla creatività di 15 studenti, laureati alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze o ancora in corso di studi. Il progetto espositivo è in programma dal 28 novembre 2024 al 26 gennaio 2025 (opening il 28 novembre alle ore 17.30), nello spazio di piazza Madonna della Neve. In mostra Marlies Baumgartner, Lisa Belardinelli, Samuele Betti, Lavinia Emanuela Butacu, Linnea Buti, Andrea Cinquina, Maria Deval, Pietro Grossi, Caterina Lastrucci, Elena Marini, Katia Mosconi, Lorenzo Saterini, Gianmarco Tielli, Sofia Vanni e Yushan Zhu.

 

Palazzo Strozzi apre le porte a Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole, grande mostra che celebra una delle artiste piuÌ€ importanti del XX secolo, la cui rivoluzionaria ricerca nella pittura è esplorata attraverso opere della sua produzione tra il 1953 e il 2002 in dialogo con dipinti e sculture di artisti contemporanei, tra cui Jackson Pollock, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Mark Rothko, David Smith, Anthony Caro e Anne Truitt. Organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation e curata da Douglas Dreishpoon, Direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné, l’esposizione, in programma dal 27 settembre 2024 al 26 gennaio 2025, mira a esaltare la pratica innovativa di questa artista anche attraverso il filtro delle affinitaÌ€, delle influenze e amicizie che hanno segnato la sua vita personale e creativa.

 

"The Rainbow Over Florence" è la mostra del fotografo Piero Percoco in programma da giovedì 5 dicembre alla Manifattura Tabacchi. La mostra, che rimarrà esposta nel B11 della Factory fino al 2 febbraio 2025 con ingresso libero e gratuito, è curata da C41, rivista indipendente e casa di produzione creativa. Oltre alle 80 foto tratte dal libro The Rainbow Is Underestimated (Skinnerboox, 2019), The Rainbow Over Florence presenta anche due serie principali, la prima dedicata al cielo e la seconda ai fuochi d’artificio,  i cui caratteristici effetti sonori sono enfatizzati da un sistema audio che anima l’esposizione.

 

Dal 22 novembre 2024 al 24 febbraio 2025, il Museo Stefano Bardini di Firenze ospita la mostra Officina Bardini: L’arte del legno, un affascinante viaggio attraverso la tradizione artigianale del legno che caratterizzò i laboratori guidati da Stefano Bardini, il cosiddetto “principe degli antiquari” e da suo figlio Ugo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. In mostra una selezione unica di strumenti, disegni e manufatti originali, provenienti dalle collezioni di Palazzo Mozzi Bardini, che entrano in dialogo con le collezioni civiche del Museo Stefano Bardini. Tra gli oggetti più significativi, i visitatori potranno ammirare raffinate tarsie lignee, fronti di cassoni databili tra il XVI e il XVII secolo, cartamodelli, arredi ed elementi singoli destinati a dare forma allo stile rinascimentale, nonché il banco da lavoro originale dei laboratori, restaurato per l’occasione. 

 

Apre a Firenze, negli spazi multidisciplinari del MAD Murate Art District, la mostra Nuova Generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinari curata da Giangavino Pazzola e Monica Poggi, con opere di Matteo de Mayda (Treviso, 1984), Leonardo Magrelli (Roma, 1989), Giovanna Petrocchi (Roma, 1988) e Silvia Rosi (Scandiano, 1992). La mostra è frutto di un progetto di committenza e produzione promosso da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e Fondazione Alinari per la Fotografia, per arricchire gli Archivi Alinari di opere inedite realizzate da giovani artiste e artisti. A partire dallo studio del giacimento fotografico Alinari, ognuno degli autori ha sviluppato un progetto inedito in grado di far dialogare passato e presente, impiegando un approccio multidisciplinare che testimonia non solo la ricchezza del patrimonio fotografico custodito nelle raccolte, ma anche le modalità con le quali le pratiche contemporanee ragionano sulla questione della fotografia come documento. I quattro progetti presentati in mostra esplorano un ampio spettro di riflessioni legate al tema dell’archivio: rapporto tra verità e finzione, natura del documento, decolonizzazione e decostruzione degli immaginari e della conoscenza.

 

Palazzo Medici Riccardi e l’Accademia di Belle Arti di Firenze ospitano due mostre distinte ma legate a doppio filo dall’artista a cui sono entrambe dedicate: Felice Carena, prolifico pittore e protagonista dell’arte del Novecento che 100 anni fa si stabiliva a Firenze, città nella quale sarebbe rimasto per oltre 20 anni, prima in qualità di docente e poi anche di presidente (dal 1933) dell’Accademia di Belle Arti. “Felice Carena. Vivere nella pittura” è il titolo della mostra dedicata al pittore torinese che visse a Firenze nella prima metà del XX secolo, promossa da Città Metropolitana di Firenze e realizzata da MUS.E, a cura di Luigi Cavallo e Elena Pontiggia, che si terrà a Palazzo Medici Riccardi dal 17 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025.

 

Ricostruzione della memoria. Memoria della ricostruzione” è la mostra che inaugura il 25 ottobre, visitabile fino al 18 gennaio, all’Archivio Storico Comunale di via dell’Oriuolo, organizzata dal Comune in occasione dell’80° anniversario della distruzione dei ponti e dei lungarni di Firenze avvenuta nella notte fra il 3 e il 4 agosto 1944. La mostra ripercorre quelle fasi con una selezione di disegni e documenti conservati presso l’Archivio che raccontano l’attività dell’Amministrazione comunale per avviare la ricostruzione delle zone distrutte dalle mine tedesche, a partire dal dibattito su una nuova visione di città, dal Concorso di Progettazione bandito nel 1945, approfondendo il referendum proposto ai cittadini per individuare i progetti migliori, fino alle soluzioni urbanistiche e architettoniche scelte.

 

Da sabato 28 settembre 2024 fino a mercoledì 2 aprile 2025 il Museo Novecento presenta la mostra Retroscena – Storie di resistenza e dissidenza nella Collezione Della Ragione, a cura di Sergio Risaliti, Eva Francioli e Chiara Toti. A circa ottanta anni di distanza dalla lotta di liberazione del nostro Paese dal nazifascismo, il museo si interroga sulla presenza, nella Collezione Alberto Della Ragione, di testimonianze riguardanti il rapporto tra gli artisti e le vicende storiche a cui parteciparono tra gli anni venti e quaranta del novecento. Fulcro dell’esposizione sono le opere di maestri che hanno vissuto, subito o contrastato le politiche del fascismo.

 

Palazzo Medici Riccardi si prepara a ospitare una mostra fotografica che esplora la bellezza e la fragilità della natura attraverso l'obiettivo del fotografo Valter Bernardeschi. La mostra, intitolata "E fu sera e fu mattina: La natura negli scatti di Valter Bernardeschi" – promossa dalla Città Metropolitana di Firenze in collaborazione con il Museo Geo Bruschi, l'Associazione Fotografi del Levante Fiorentino e l'Associazione culturale Kairos - è il frutto di un progetto di Giovanni Passaniti con MUS.E e sarà aperta al pubblico dal 5 settembre 2024 al 7 gennaio 2025 nelle Sale Fabiani. Partendo dalle parole di Papa Francesco nella Lettera Enciclica “Laudato Si’” Bernardeschi elabora una sua personalissima riflessione sul rapporto tra l'uomo e la natura, esplorando temi come la creazione, la trasformazione e la bellezza eterna del mondo naturale. 

 

Alla Cattedrale dell’Immagine, a due passi da Ponte Vecchio a Firenze, dal 26 ottobre al 2 marzo la nuova mostra Inside Klimt. Una mostra immersiva completamente rinnovata, immersiva, che ripercorre la storia personale e artistica dell’artista, un’esperienza che immergerà il visitatore nell’arte di questo straordinario artista. Sarà aperta ogni giorno per accogliere i suoi visitatori nel cuore di un suggestivo spazio multimediale a 360° con 35 minuti di esperienza multisensoriale: immagini, luci, colori e musica che avvolgeranno letteralmente il pubblico. 

 

La città è protagonista di un viaggio intenso che narra di centri urbani desiderati, di metropoli e di paesaggi umani immaginati da artisti dei secoli XX e XXI. Dal 26 settembre 2024 al 19 gennaio 2025, a Villa Bardini, l’inedita mostra OltreCittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter. Sono 126 le opere presenti, tra le quali, esposta per la prima volta in una mostra, l’opera Firenze III/XII di Gerhard Richter, oggi fra gli artisti più influenti in ambito internazionale

 

 

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