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Aggressione al picchetto dei Sudd Cobas nel pratese, quattro feriti in ospedale. Indetta una manifestazione

Il sindacato: 'Vigliacchi con spranghe di ferro hanno aggredito il turno di guardia, sono andati via urlando la prossima volta vi spariamo'

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mercoledì 09 ottobre 2024 10:59

"Vigliacchi con spranghe di ferro hanno aggredito il turno di guardia. Ci siamo difesi come possibile, ma abbiamo 4 feriti". E' l'aggressione denunciata dal sindacato Sudd Cobas Prato Firenze (Sindacato Unitario Democrazie e dignità), avvenuta ieri sera al loro picchetto a Seano, frazione di Carmignano, nel pratese, nell'ambito dello Strike day lanciato dal sindacato. 


"Gli infami sono andati via urlando "la prossima volta vi spariamo". Raggiungete il picchetto in via Galileo Galilei. Non molliamo!", scrive Sudd Cobas sui social.


Dal picchetto ieri notte si è poi mosso un corteo: "Prato si deve svegliare. Le istituzioni fanno finta di non vedere. Perché a essere aggrediti sono gli operai, sono gli stranieri, sono gli invisibili che lavorano 12 ore al giorno nei capannoni. Allora stanotte Prato la svegliamo noi. Svegliamo la Questura la Prefettura il comune. Basta aggressioni mafiose contro chi sciopera". 


Lo Strike Day 8x5 è iniziato domenica, portando giornate di sciopero e picchetti nel distretto tessile e moda. "Aiutiamo il movimento 8x5 ad arrivare dove le cose sono più difficili, ovvero nella miriade di piccoli capannoni dello sfruttamento. Dimostriamo tutte insieme, ancora una volta, che l’impossibile può diventare possibile. Che si può sindacalizzare l’insindacalizzabile", spiega il sindacato.

 

Otto per cinque, ovvero otto ore di lavoro per cinque giorni, dove invece si lavora per dodici ore, tutti i giorni. La mobilitazione in tre giorni ha ottenuto diverse vittorie arrivando alla firma di accordi per la regolarizzazione dei lavoratori in alcune aziende, ottenendo contratti indeterminati 8x5.

 

"Lo Strike Day è iniziato di domenica per evidenziare che per migliaia di operai di questo distretto la domenica non c'è riposo. Mentre si fa gran parlare di “crisi del comparto moda”, in questo distretto migliaia di operai sono costretti – loro malgrado - ad “occupare” due posti di lavoro ciascuno. Dodici ore per sette fa ottantaquattro. Il contratto nazionale ne prevede 40. Per uscire dalla “crisi occupazionale” del settore non c'è bisogno di casse integrazioni o di nuovi aiuti alle imprese fatti con i soldi dei contribuenti. C'è bisogno di riportare l'orario di lavoro a quello legale. Avremmo più posti di lavoro, e più dignitosi".

 

Fino all'aggressione di questa notte, intorno alle 1.30, che ha visto quattro persone finire in ospedale: si tratta di quattro giovani di 32, 18, 24, 22 anni, tutti portati in codice verde all'ospedale di Prato.

 

Sul posto sono intervenuti, oltre ai soccorsi del 118, i carabinieri.

 

Sulla vicenda intervengono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune. "Lo ripetiamo da anni. C'è un intero ambito di criminalità ignorato o sottovalutato dal sistema politico e istituzionale. Si tratta di chi agisce con violenza per garantire sfruttamento e lesione della dignità umana. In queste ore un assalto squadrista con spranghe di ferro ha colpito il presidio di Seano, in provincia di Prato. Si tratta di uno sciopero che prova a portare il sindacato dove si immagina che sia impossibile averlo. Si parla di turni di dodici ore per sette giorni alla settimana. Più del doppio delle quaranta previste dai contratti. Il tema non riguarda solo il comparto moda, ma è evidente la necessità di una scomoda riflessione sulla sostenibilità del nostro tessuto produttivo e sulle condizioni su cui si fonda, almeno in parte. Esprimiamo la nostra totale solidarietà a Luca Toscano e a tutte le persone aggredite, ringraziando chi sta lottando mettendo a rischio anche la sua incolumità. Ci aspettiamo analoghe posizioni da chi governa la nostra Città e la Città Metropolitana, perché Seano è molto vicina e collegata anche al nostro Comune".

 

Il sindacato Sudd fa sapere di aver indetto per domenica 13 ottobre alle ore 17:30 una manifestazione antimafia con concentramento in Via Galilei a Seano. "Facciamo appello al territorio, ai comitati, alla società civile, al mondo dell’associazionismo per manifestare e reagire uniti all’aggressione squadrista e mafiosa ai danni dei lavoratori che scioperano contro il sistema delle 12 ore 7 giorni nel distretto. Rompiamo il silenzio, mettiamo la solidarietà contro l’omertà, accendiamo i riflettori sulle zone d’ombra, difendiamo insieme il diritto di lottare per lavorare 40 ore alla settimana e non più 84. La manifestazione tornerà tra i capannoni che continuano a lavorare anche di Domenica, per ritornare a pretendere la fine del sistema 12x7, per la seconda domenica di strike day".

 

"Occorre presidiare la situazione sul territorio a favore di un controllo di osservanza di norme e obblighi. In particolare, ritengo fermamente che debba essere tutelata la mobilitazione sindacale e che i lavoratori debbano essere messi in condizione di esercitare il proprio diritto costituzionale di sciopero in piena sicurezza". E’ quanto afferma Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, appresa la notizia dei fatti di questa notte a Seano. Fabiani si è attivato e ha scritto alla prefetta di Prato, Michela Savina La Iacona. Nel condannare qualsiasi forma di violenza, il consigliere ritiene essenziale, nel rispetto delle libertà costituzionali, tenere alta l’attenzione sul distretto, assumendo ogni più opportuna iniziativa a garanzia della sicurezza di tutti.

 

 

In foto un momento dello strike day di domenica (dalla pagina Facebook Sudd Cobas)

 

 

 
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