Nella mattinata di giovedì 23 maggio 2024 è stato disposto e pianificato un servizio, coordinato dalla Questura di Prato, in sinergia e collaborazione con la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale, ITL, ASL, INPS ed ALIA, finalizzato al contrasto del fenomeno dello sfruttamento di manodopera clandestina nonché alla verifica del rispetto delle prescrizioni normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, degli obblighi previdenziali ed assistenziali delle aziende operanti nel comparto tessile.

Il controllo, a cui ha partecipato personale di rinforzo dei reparti inquadrati della Polizia di Stato, è stato realizzato a partire dalle ore 10.30 ed ha visto un primo accertamento presso un complesso industriale nel Comune di Prato in via Fonda di Mezzana dove opera una ditta gestita a conduzione cinese e di un locale annesso usato come dormitorio per i lavoratori.

Il controllo ha consentito l’identificazione di 36 persone di nazionalità cinese e bengalese tra cui 13 irregolari condotti negli uffici per ulteriori accertamenti e per l’avvio delle relative procedure espulsive, al termine dei quali sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Il titolare della ditta è stato tratto in arresto per aver impiegato manodopera clandestina alle proprie dipendenze.

Il personale dell’ASL ha effettuato richiesta documentale inerente un apparecchio di sollevamento, impianto elettrico e libretti d’uso e manutenzione macchinari; il personale dell’ITL e dell'INPS ha accertato che 19 lavoratori presenti (di cui 13 irregolari sul Territorio Nazionale) erano sprovvisti di regolare contratto di lavoro, elevando una maxi-sanzione pari a 108.100 euro ed applicando la sospensione dell’attività con relativa sanzione pari a 5000 euro.

Il personale della Polizia Municipale ha riscontrato il sovraffollamento in unità abitativa elevando 4 verbali per un totale di 1600 euro e ha riscontrato la presenza di bombole GPL elevando sanzione amministrativa pari a 400 euro. Ha accertato inoltre la presenza di un'ulteriore stanza adibita a cucina in ambiente di lavoro elevando sanzione pari a 400 euro. Infine il personale di ALIA ha accertato l'evasione del pagamento della Tari relativa ad entrambe le ditte.