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Firenze, il consiglio comunale ha approvato il Piano operativo

Approvazione con 19 voti favorevoli e 13 contrari, 2 non voto e un astenuto. Nardella: 'Visione, cambiamento e inclusione per il futuro di Firenze'

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giovedì 28 marzo 2024 11:54

Dopo una maratona di tre giorni, ieri il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato il Piano operativo. Si tratta del piano che segna lo sviluppo urbanistico della città, con una durata di dieci anni.

 

Il piano è stato approvato con 19 voti favorevoli e 13 contrari, 2 non voto e un astenuto. Favorevoli i consiglieri di Pd, Lista Nardella e Michela Monaco, del gruppo misto. Contrari i gruppi del centrodestra (FdI, Lega e Fi), i consiglieri di gruppo Centro, M5s, Sinistra Progetto Comune e i tre consiglieri di Firenze Democratica, usciti oggi dalla maggioranza. Non voto per Italia Viva e astensione per il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti.

 

“Sono felicissimo perché mai nessuno era arrivato a raggiungere questo obiettivo: abbiamo  approvato l’atto urbanistico più importante entro la fine del mandato. Ma è un successo collettivo, di tutta la giunta, di tutti gli uffici, di tutti coloro che hanno collaborato per dimostrare che siamo responsabili e coerenti. Col Poc diamo risposta a migliaia di cittadini, sblocchiamo più di un miliardo di euro di investimenti e creeremo 30 mila posti di lavoro di cui 10 mila diretti. Era un punto del programma di mandato e siamo stati di parola. Oggi è un grande successo per tutta la città di Firenze”, ha detto il sindaco Dario Nardella nell’intervento conclusivo in merito all’approvazione del Piano operativo comunale.

 

“Questo Piano operativo - ha sottolineato il sindaco intervenendo in aula prima del voto - ha tre parole chiave, visione, cambiamento e inclusione, e rappresenta uno strumento di importanza storica per il futuro di Firenze: noi oggi disegniamo la cornice ma starà ai cittadini proseguire il cammino. Per quanto riguarda la visione il Poc guarda alla ‘res publica’, ha una visione pubblica di città con tutto ciò che la costituisce, dalle persone alle infrastrutture, dalle strade ai giardini, dagli studenti ai residenti, dagli utenti ai visitatori. Col Poc consegnamo una città che mette l’interesse pubblico al centro”.

 

“Questo Poc rappresenta anche il cambiamento, ogni città è in continuo divenire e c’è una grande spinta all’innovazione pur senza perdere la nostra identità - ha continuato - Questa innovazione e questo cambiamento si esplicano in tutti i settori, dall’ambiente alla mobilità, e non significano altro consumo di suolo ma una profonda trasformazione di qualità. Solo in questo momento sono attivi in città cantieri per cinque miliardi di euro tra tramvie, Tav, lavori Pnrr, siamo in una fase di trasformazione mai vissuta prima ma la governeremo in maniera sostenibile, anche guardando all’area metropolitana. Auspico infatti che questo sia l’ultimo Poc comunale e tra 10 anni ce ne possa essere uno unico metropolitano”.

 

“Infine l’inclusione - ha proseguito - perchè vogliamo una Firenze che sia per tutti, che non riconosca diritti solo a chi è nato qui ma cresca col contributo di coloro che la vivono. La grandezza di Firenze è questa, una città che parla al mondo, globale, plurale, che ha la sua potenza e ricchezza nelle diversità”.

 

Per Nardella “visione, cambiamento e inclusione sono tre aspetti fondamentali che connotano questo Poc e ne fanno uno strumento di importanza storica. Questo non significa che oggi completiamo Firenze ma che abbiamo gli strumenti più efficaci per accompagnare la sua trasformazione. Non ci piace una città bomboniera, Firenze è sempre stata grande quando è stata contemporanea e in evoluzione. Questo Poc - ha concluso - mette a nudo due differenti città, una di conservazione, di una Firenze-fortino, e un’altra che guarda al futuro con coraggio. Chiedo a tutti di schierarsi, anche al momento del voto. Facciamo il futuro di Firenze che è una grande casa per una grande famiglia. Questa grande casa oggi ha un suo disegno e noi tutti siamo architetti”.

 

“È un Piano operativo che garantirà lo sviluppo sostenibile ed inclusivo della città, e che grazie anche alle modifiche introdotte dalla Giunta è migliorato dando risposte più avanzate ad esempio sul diritto alla casa e sull’ambiente, due elementi centrali nella visione del nuovo Partito democratico”, afferma l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio. “Il Partito democratico - sottolina - si è fatto carico dei bisogni della città, ne ha letto i cambiamenti degli ultimi anni, ne ha colto le criticità e il potenziale e oggi ha dimostrato di essere una forza di governo responsabile che guarda al bene comune e non alle piccole cose della politica politichese. Oltre le polemiche stucchevoli siamo convinti che grazie a questo piano garantiremo anni di sviluppo alla città, migliaia di posti di lavoro, trasformazioni importanti che renderanno Firenze più vivibile e più giusta”.

 

 

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