Acceso il Countdown che scandisce il conto alla rovescia per la partenza del Tour de France da Firenze. Sono infatti stati festeggiati oggi, giovedì 21 marzo, i 100 giorni al Grand Départ con una serie di eventi a giro per la città: dal parco delle Cascine a piazza della Signoria, fino a piazza della Repubblica.

Questa mattina l’assessore allo sport Cosimo Guccione ha accolto il direttore generale Christian Prudhomme e la delegazione francese del Tour de France all’aeroporto di Peretola, per poi raggiungere il centro di Firenze a bordo della tramvia brandizzata con i colori della famosa gara ciclistica, giunta alla sua centoundicesima edizione.

Le celebrazioni hanno preso il via sotto la ruota panoramica del parco fiorentino, dove 40 giovani atleti della Federazione Ciclistica Italiana insieme a 15 rappresentanti dell’Eroica sono partiti in corteo sulle due rote alla volta di Palazzo Vecchio. In piazza della Signoria, per l’occasione infiorata, si sono riuniti il sindaco Dario Nardella, la delegazione del Tour de France, la carovana di ciclisti e il Corteo del Calcio Storico Fiorentino. Da qui si sono spostati in piazza della Repubblica per l’accensione dell’orologio che in piazza scandirà ore, minuti e secondi fino alle ore 12.00 di sabato 29 giugno 2024.

“Sono molto felice per tutto il movimento ciclistico, abbiamo una grande tradizione di società sportive di ciclismo – ha detto il sindaco Dario Nardella - E sono veramente felice perché abbiamo saputo fare un bel lavoro di squadra con tutte e tre le Regioni, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana, e con le tre città, Torino, Bologna e Firenze. Ci credevano in pochi ma ci abbiamo messo tanta energia e siamo stati tenaci e il Tour de France sarà faro acceso sulla bellezza della Toscana, con due miliardi e mezzo di contatti media, aspetteremo 4500 giornalisti e abbiamo dovuto predisporre tutto il Teatro dell’Opera per ospitare le postazioni stampa. Centonovantasei paesi del mondo vedranno Firenze, la Toscana e le tappe che passano dalla provincia fino all’Appennino, per poi arrivare alla fine della prima tappa a Ravenna”.

Per il primo cittadino di Firenze il Tour de France sarà anche l’occasione per mettere in risalto la mobilità green e il turismo su due ruote: “Nelle prossime settimane lanceremo molti altri progetti, a cominciare ad esempio dall’incontro con tutte le associazioni ciclistiche della città per accendere l’attenzione anche sul ciclismo come modo di vivere, come sistema di mobilità, perché il Tour de France è anche una miccia che accende l’attenzione sulla ciclabilità della nostra città: sapete quanto abbiamo investito sulle piste ciclabili, siamo quasi a 120 km – ha continuato Nardella - Ed è una forma di mobilità che può essere utile anche per il turismo. Si parla tanto di ‘turismo slow’ e turismo sostenibile e grazie anche all’attenzione che il Tour darà al nostro territorio che promuoveremo percorsi cicloturistici in tutta l’area metropolitana e in tutta la Toscana”. 

Qualche piccola preoccupazione sull’organizzazione della viabilità fiorentina, ma anche qualche opportunità: “Abbiamo già vissuto il test dei mondiali del ciclismo del 2013 – ha ricordato Nardella - Eravamo tutti molto preoccupati perché avremmo dovuto chiudere la città, però i fiorentini hanno dato prova di grande collaborazione e infatti fu un successo. Sono sicuro che sarà lo stesso per il Tour de France. Abbiamo previsto di riasfaltare tutte le strade che sono interessate dal Tour, quindi sarà anche un’occasione per rimettere a posto molte strade. E ovviamente dovremmo chiedere, anche questa volta, l’aiuto dei fiorentini perché dovranno essere chiusi settori importanti della città”.

Tantissime le persone attese lungo il percorso della prima tappa: “Ci aspettiamo sulle strade da Firenze, a Bagno a Ripoli, alla Rufina fino a Dicomano, tra le otto e le novecentomila persone – ha concluso Nardella - Sarà un record e ci sarà un grande impegno da parte di tutte le Forze dell’ordine e delle Polizie municipali. Avremo anche la Gendarmerie francese che accompagnerà il Tour, come succede in tutte le tappe”.