Sentenza Superlega, la Fiorentina prende posizione: 'Totalmente contrari'
'Un grave rischio per i campionati, progetto per club con enormi debiti'
sabato 23 dicembre 2023 10:22
Il mondo del calcio è scosso dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea che sancisce la legittimità di un'organizzazione alternativa a Uefa e Fifa. In sostanza, dà l'ok per la creazione di una Superlega, che già nel 2021 provò a scuotere il sistema del pallone, per poi naufragare in poche ore di fronte alla pressione di tifosi e squadre.
"FIFA e UEFA non possono imporre sanzioni a chi partecipa a tornei alternativi", ha sancito la corte europea. Così la società incaricata dell'organizzazione della Superlega, la A22 Sports, ha già iniziato a spiegare i criteri per una futura nuova competizione europea. La proposta include 64 squadre maschili (32 nelle competizioni femminili) divise in tre leghe: Star, Gold e Blue. Le leghe Star e Gold hanno 16 squadre ciascuna, mentre la lega Blue 32. Nessuna società avrà il diritto di restarci in modo permanente ma tutto sarà basato sui risultati e meriti sportivi. Anche se i criteri in realtà sembrano favorire le solite ricche e grandi d'Europa, anche perché per ogni Lega ci sarebbero solo due retrocessioni.
Insomma, un sistema piuttosto chiuso che sembra mirare soprattutto a far arricchire grandi club in crisi economica a scapito della passione dei tifosi, del resto ormai già calpestata da tutto ciò che si definisce 'calcio moderno'. Ma questa idea di Superlega sembra andare oltre, nonostante la proposta di garantire tutto il calcio in diretta streaming gratuita per i tifosi (ma sarà sostenibile a lungo andare?). Non a caso, la levata di scudi è partita soprattutto dai club inglesi, dove già due anni fa fu affossato il primo progetto di Superlega con manifestazioni in strada. Dalla Premier League alla Ligue 1 francese, dai club della Liga spagnola (eccetto Barcellona e Real Madrid, gli unici promotori 'veri' del nuovo progetto) alla Serie A, con il solo Napoli che per ora, con il presidente De Laurentiis, si è detto disposto a mettersi ad un tavolo a parlare di un possibile grande cambiamento (addirittura ha proposto una Serie Elite con le grandi città italiane senza retrocessioni, in stile NBA).
Dopo un paio di giorni, ieri in tarda serata è arrivata anche la posizione della Fiorentina: "La Fiorentina, in merito alla sentenza della Corte di Giustizia Europea (CGE) relativa alla Super League, pur consapevole che ci saranno tempi ancora lunghi per una definitiva chiarezza e per conoscere nel dettaglio eventuali modalità e applicazioni del nuovo modello calcistico proposto, ritiene comunque che la nascita di una nuova competizione, così come pensata dagli organizzatori, rappresenti un grave rischio, a più livelli, per i campionati nazionali. Il Club ritiene che il movimento del calcio italiano, compresi i sempre meno tutelati settori giovanili, che tanti tifosi e appassionati amano, risulterebbe profondamente danneggiato da questo nuovo torneo".
Continua la società viola: "L'impressione è che Club, in alcuni casi con enormi debiti e difficoltà economiche, progettino nuovi sistemi soltanto per ripianare i propri debiti e aumentare la distanza con realtà sane, sia a livello economico che finanziario. Lo sport è bello se la competizione è sana, se i partecipanti hanno potenzialmente le stesse possibilità di vincere, se le regole sono uguali per tutti. Pertanto la Fiorentina, come più volte ribadito in questi anni direttamente dal suo Presidente Rocco Commisso, afferma con forza la propria posizione totalmente contraria a qualsiasi competizione diversa da quelle riconosciute da FIGC, UEFA e FIFA in stretta collaborazione con l’ECA. Una battaglia iniziata da Rocco Commisso già diversi anni fa in America, dove ha richiesto promozioni e retrocessioni nel sistema americano, proprio per consentire a ogni club di giocarsi sul campo le proprie capacità, le proprie ambizioni e i propri sogni sportivi".