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Anniversario Strage dei Georgofili, agli Uffizi rivive la mostra ‘Rinascimento’

La raccolta di opere, messa insieme dell’allora direttrice Petrioli Tofani e dal collezionista Gori, torna nelle nuove sale della Galleria

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lunedì 22 maggio 2023 13:34

Nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 un attentato mafioso sconvolse il cuore di Firenze, uccidendo cinque persone e causando agli Uffizi gravissimi danni alla struttura e a centinaia di opere. Nel luglio dello stesso anno, il collezionista Giuliano Gori, su suggerimento dell’allora direttrice del museo Anna Maria Petrioli Tofani, dette vita a un’ambiziosa campagna di donazioni di opere d’arte contemporanea, per risarcire simbolicamente il museo delle perdite subite. Furono 81, in totale, le opere donate e giunte a Firenze tra il dicembre 1993 e il dicembre 1994, e 62 quelle selezionate per l’esposizione. Nel febbraio 1995 gli Uffizi organizzarono dunque una grande mostra per presentare la nuova collezione, allestita simbolicamente nella Sala delle Reali Poste, restaurata proprio dopo l’attentato.

 

Nel trentennale della strage di via dei Georgofili, gli Uffizi riportano simbolicamente in scena la mostra “Risarcimento. Per non dimenticare”, che nel 1995 testimoniò l’amore di tutto il mondo nei confronti di Firenze ferita dalla violenza mafiosa. 

 

Il riallestimento di “Rinascimento”, di nuovo visibile dal 23 maggio al 16 giugno, è stato curato da Chiara Toti, insieme all’allora direttrice della Galleria, Anna Maria Petrioli Tofani.

 

La mostra sarà esposta in sale appositamente inaugurate al piano terra del museo, accompagnata sul sito uffizi.it da un catalogo online che ne illustrerà e approfondirà i contenuti.

 

"Le indagini hanno rivelato la guerra dichiarata in quegli anni dalla mafia allo Stato, colpendone un simbolo come gli Uffizi e uccidendo persone: anche a loro, alla famiglia Nencioni distrutta, al giovane studente Capolicchio e a tutti coloro che rimasero feriti, è dedicata questa mostra – ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt - E agli Uffizi, che pur continuando a mostrare i segni di quel disastroso attacco, seppero risollevarsi grazie al sostegno di tanti attori nelle Istituzioni e tra i cittadini. La direttrice di allora, Annamaria Petrioli Tofani, ebbe l’animo non solo di dirigere i lavori di ripristino ma anche di pensare al futuro, potendo contare su un collezionista e cittadino di eccezionale sensibilità come Giuliano Gori. Ricordare e ricostruire, in uno slancio di resistenza e speranza che, come in ogni guerra, è la vera arma della vittoria: e con l’arte, memento e segno tangibile che la civiltà non si cancella con le bombe”. 

 

Sono passati trent’anni, ma i ricordi non hanno perso niente del loro carico di sensazioni, di sentimenti, di pensieri, di angoscia. Tornano tutti, nitidissimi, alla mente di coloro che, come me, quegli episodi hanno vissuto in prima persona – ha dichiarato la direttrice emerita della Galleria degli Uffizi, Annamaria Petrioli Tofani - È nostro compito, oggi, fare in modo che anche le nuove generazioni sappiano e ricordino, se vogliamo che episodi di questo genere non debbano accadere di nuovo. Dobbiamo quindi esser grati al direttore Eike Schmidt il quale, con provata sensibilità istituzionale, ripropone al pubblico odierno degli Uffizi questa mostra, simbolo incancellabile della rinascita dopo la tragedia”. 
 

Foto comunicato Gallerie degli Uffizi

 

 
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