Aggressione Michelangelo, per il direttore dell'Usr ci fu 'strumentalizzazione'. La Cgil: 'Parole inaccettabili'
Le reazioni alle parole di Ernesto Pellecchia, che avrebbe parlato di 'strumentalizzazione dell'episodio'
sabato 13 maggio 2023 17:30
Torna a far discutere quanto successo a febbraio davanti al liceo Michelangiolo di Firenze, quando alcuni studenti del collettivo furono aggrediti davanti alla scuola. Un episodio che nei giorni e nelle settimane successive è arrivato ad avere risonanza a livello nazionale, fino al maxi corteo 'a difesa della scuola e della Costituzione' indetto dai sindacati, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone a Firenze.
Ma sono state le parole di di Ernesto Pellecchia, direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana, a margine del convegno "Dal nido gratuito alla parità scolastica. La bellezza delle opere che educano", a riaccendere il dibattito sull'episodio, che Pellecchia avrebbe definito "criticabile e disdicevole", ma sul quale a suo dire ci sarebbe stata "una certa strumentalizzazione".
Parole inaccettabili per la Flc - Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil. "La Flc Cgil Toscana stigmatizza le affermazioni del Direttore Generale dell’USR Toscana, Ernesto Pellecchia, riportate questa mattina dall’Ansa. Il dirigente toscano ha affermato che sull’aggressione agli studenti del Liceo Michelangiolo ci sarebbe stata la strumentalizzazione di un episodio certamente disdicevole, la quale tuttavia, invece di tranquillizzare il contesto, avrebbe organizzato azioni e iniziative tese ad alimentare la polemica. Troviamo queste parole fuori luogo e assolutamente inaccettabili da parte di un dirigente che ha giurato sulla Costituzione. Al Liceo Michelangiolo il 18 febbraio avvenne un’aggressione squadrista da parte di esponenti fascisti, ossia un atto criminale che ha ferito tutta Firenze", si legge in una nota del Segretario generale FLC CGIL Toscana Pasquale Cuomo.
"La reazione degli studenti, del mondo della scuola, della CGIL e di associazioni e movimenti fu immediata, grazie anche a una bellissima lettera di una Dirigente scolastica fiorentina, Annalisa Savino, che fu seguita da prese di posizione di Collegi docenti e personale scolastico di scuole di tutta Italia. Mentre il ministro Valditara lanciava avvertimenti e minacce di provvedimenti disciplinari alla preside Savino. La manifestazione del 4 marzo, richiesta dai rappresentanti sindacali nelle scuole fiorentine ai principali sindacati del settore, ha segnato uno dei momenti più alti della scuola italiana, riaffermando la difesa della scuola democratica e antifascista. Lo ha dimostrato la grande partecipazione di studenti, insegnanti, personale scolastico, dirigenti, lavoratrici e lavoratori e, quindi, di popolo. Una reazione civile ed etica contro il pericolo fascista in Italia e per la difesa della scuola della Costituzione. Riguardo al ministro che “starebbe operando bene”, oltre alle parole indegne alla preside, si ricordano la proposta delle gabbie salariali, l’esaltazione dell’umiliazione e soprattutto la nuova norma sul dimensionamento scolastico. Un taglio lineare di diversi miliardi di euro che provocherebbe la distruzione della rete scolastica anche nelle aree interne della nostra regione, oltre che nel Mezzogiorno. Contro questa manovra la Flc Cgil Toscana ha subito dato battaglia rendendo evidente il pericoloso attacco alla scuola pubblica, al diritto all’istruzione, oltre che ai posti di lavoro. Abbiamo collaborato con la regione Toscana che meritoriamente ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro questa norma palesemente ingiusta. Rimane infine sempre attuale il monito lanciato molti anni fa da Piero Calamandrei, quando invitava tutte e tutti a contrastare i rigurgiti fascisti e a difendere la scuola, perché è laica ed è un organo vitale della democrazia, poiché è la scuola di tutti. Per questi motivi continueremo ad affermare ogni giorno i valori costituzionali della scuola, rilanciati con vigore dalla grande manifestazione del 4 marzo scorso", conclude il sindacato.
“È inaccettabile che uno dei massimi dirigenti del mondo dell’istruzione pubblica parli di “strumentalizzazioni” rispetto alle aggressioni subite dagli studenti del Michelangiolo. Già al momento dei fatti, dagli esponenti di governo arrivarono - e neppure da tutti - al massimo timide condanne. Vedere oggi anche dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale questa palese minimizzazione é per noi atteggiamento da stigmatizzare con forza”. Così Emiliano Fossi, segretario e deputato PD Toscana.
Anche i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu intervengono sulla vicenda. "Il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana ritiene che un pestaggio non sia un episodio grave, da condannare, ma una vicenda “strumentalizzata”? Lo riteniamo assurdo, anche perché questo Governo ha già avuto modo più volte di porsi in modo negativo rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola del nostro territorio. Far finta che non esista un problema sull’agibilità e le azioni dell’estrema destra è secondo noi gravissimo. La politica e le istituzioni dovrebbero avere la capacità di stare accanto a chi segnala i problemi e le esigenze, non ignorarle".
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