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Regolamento Unesco, Braccialini chiude su Ponte Vecchio in protesta contro provvedimento del Suap

Immediata la risposta di Confcommercio Toscana

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venerdì 07 aprile 2023 10:50

Braccialini abbassa le saracinesche su Ponte Vecchio contro il Regolamento Unesco del centro storico di Firenze e il provvedimento del Suap.

 

Mercoledì 5 aprile, lo Sportello unico delle attività produttive, interpretando il "Regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del Centro Storico", avrebbe impedito la vendita di alcuni prodotti dell’attività.

 

In base al Regolamento Unesco, sul Ponte Vecchio è vietata l'attività di somministrazione di alimenti e bevande, ed è ammesso solo il commercio di “oggetti preziosi, orologi; oggetti d'arte, cose antiche o articoli di antiquariato, articoli di numismatica e filatelia". Ma Braccialini fa sapere che il “design ricercato ed esclusivo, la manifattura specialistica toscana, i materiali di prima qualità, il valore dei prodotti esposti e il marchio storico fiorentino fanno rientrare i nostri prodotti a pieno diritto nella categoria ‘oggetti preziosi’”.

 

Così, “in segno di protesta contro il provvedimento del Suap, abbiamo deciso di tenere chiusa l’attività di Ponte Vecchio fino a che giustizia non sarà fatta. In vetrina lasceremo i nostri oggetti preziosi tutti made in Tuscany”, rende noto l’azienda .

 

“Il Regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del Centro Storico ha come obiettivo quello di tutelare Firenze e i fiorentini mantenendo alto il prestigio di Ponte Vecchio – si legge ancora nel post pubblicato sui social e sui volantini apparsi nelle vetrine nel punto vendita del centro storico - Ci domandiamo come questo possa avvenire escludendo un marchio storico fiorentino con prodotti made in Tuscany e lasciando libera la vendita di prodotti di basso valore (10-49 €) che provengono da paesi esteri. Tutti i fiorentini che lavorano da anni in Braccialini, gli operatori che lavorano nell'indotto generato in Toscana, ringraziano il SUAP per la morbosa e selettiva attenzione nei nostri confronti”.

 

Immediata la risposta di Confcommercio Toscana: “Firenze dimostra di essere una città nella quale le regole valgono e si rispettano. Se sul Ponte Vecchio, dall’entrata in vigore del Regolamento Unesco si può autorizzare la vendita solo di oggetti preziosi, orologi, oggetti d’arte, cose antiche o articoli di antiquariato, articoli di numismatica e filatelia, nessuno può permettersi di vendere altro” ha dichiarato il direttore generale Franco Marinoni.

 

“Cosa si intenda, nella fattispecie, per oggetti preziosi non può essere motivo di una disputa semantica che porti a ritenere tali anche borse, scarpe o chissà quale altro prodotto semplicemente perché “impreziosito” da inserti di vario genere – ha continuato Marinoni - Per “oggetti preziosi” si intendono i gioielli, indipendentemente dal valore”. 

 

Ringraziamo il Comune per la coerente ed efficace applicazione delle leggi, che dà un segnale chiaro di presenza e di imparzialità. Così come ringraziamo l’avvocato Olivetti Rason per la efficace e puntuale assistenza legale, la presidente dell’associazione Ponte Vecchio Giuditta Biscioni per il coraggio e la generosità con le quali si è spesa per sostenere le ragioni dei colleghi e tutti i 41 esercizi del Ponte Vecchio per la compattezza dimostrata in questa vicenda. Con un esito che offre un contributo determinante alla salvaguardia dell’immagine di un luogo simbolo di Firenze e della fiorentinità – ha concluso il direttore generale Confcommercio Toscana - Questa è e rimane una città aperta, inclusiva, dove c’è posto per tutti. Purché se ne rispettino le regole”. 
 

 

Foto tratte dalla pagina Facebook ‘Braccialini’
 

 
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