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Firenze, ritrovato il dipinto rubato dalla Basilica di San Lorenzo. Denunciato un 35enne

Il presunto autore individuato dalle telecamera: aveva nascosto il dipinto della Madonna di Loreto in un magazzino

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domenica 19 marzo 2023 12:11

E' stato recuperato il dipinto della Madonna di Loreto, ed individuato il presunto autore del furto alla Basilica di San Lorenzo. Questo al termine di serrate indagini dei carabinieri della Stazione di Firenze Uffizi, supportati dai colleghi del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze.

 

Il furto era stato denunciato nella giornata di giovedì da un dipendente dell’Opera Medicea Laurenziana. Esaminando i filmati video registrati dalle telecamere a circuito chiuso della Basilica e da quelle del sistema di videosorveglianza comunale, i militari hanno accertato che il 15 marzo scorso, tra le ore 12.00 e le ore 12.30, durante la pausa pranzo degli operai impiegati in un intervento di restauro, un soggetto, dopo aver aperto la porta di accesso ai locali seminterrati, si è diretto nella stanza in cui si trova l’altare della Compagnia delle Stimmate e, poco dopo, è uscito con il dipinto sotto il braccio destro, allontanandosi dalla Basilica in direzione di Via dei Gori per poi giungere fino a Via Gino Capponi, dove viene perso di vista per l’assenza di ulteriori telecamere.


Già dalla visione di tali immagini i sospetti dei militari inquirenti si sono concentrati su un 35enne senza fissa dimora, già noto perché gravato da numerosi precedenti specifici, per uno dei quali lo stesso è, in atto, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione proprio presso la Stazione Carabinieri di Firenze Uffizi.


L’ipotesi investigativa è stata confermata dalla visione delle immagini del sistema di videosorvteglianza della predetta caserma, in esito alla quale è stato accertato che il 14 marzo, ovvero il giorno precedente al furto, in occasione della presentazione a quegli uffici per apporre la firma, il 35enne indossava gli stessi abiti del soggetto che si allontana con il dipinto sottobraccio: in particolare coincidono il giubbotto, le scarpe i pantaloni e lo zaino di colore rosso indossato. 


Avuta tale conferma, trattandosi di soggetto senza una fissa dimora, i militari hanno deciso di procedere nei confronti dell’uomo nel momento in cui si fosse presentato nuovamente al Comando per ottemperare al suo obbligo ovvero nella giornata di ieri, alle ore 16 quando l’uomo, oltre al personale della Stazione Carabinieri, si è trovato di fronte anche i militari specializzati del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze.

 

In quella circostanza, contestato il furto del quadro della “Madonna di Loreto”, il 35enne inizialmente ha negato ogni addebito ma subito dopo, viste le prove inconfutabili a suo carico, ha ammesso le sue responsabilità confermando di essere il responsabile del furto. Invitato a restituire quanto trafugato, l'uomo si è reso disponile a riconsegnare il quadro che aveva occultato nei pressi di Piazza Beccaria. A fronte di tale dichiarazione il personale del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale è stato accompagnato dal 35enne nel luogo in cui aveva nascosto il quadro, ovvero un magazzino aperto e di libero accesso ubicato in Viale Giovane Italia.

 

Qui l’uomo ha preso da uno scaffale una scatola di cartone all’interno della quale vi era il quadro oggetto di furto. A parte un leggero danno alla cornice, il dipinto risulta intatto. Lo stesso è stato posto sotto sequestro in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria per la successiva restituzione agli aventi diritto. Il 35enne è stato denunciato per l’ipotesi di reato di furto d’opera d’arte aggravato, reato facente parte del titolo VIII bis recentemente inserito nel Codice Penale, punito con la pena della reclusione da quattro a dieci anni e della multa da euro 927 a euro 2.000.

 

Siamo felici per l’esito positivo delle indagini che in breve tempo hanno permesso di recuperare il dipinto trafugato mercoledì scorso”. È il commento di Paolo Padoin, Presidente dell’Opera Medicea Laurenziana. “Le immagini fornite dalle telecamere di sicurezza che abbiamo installato sono state decisive per il successo dell’operazione e per individuare il responsabile”. L’Opera Medicea Laurenziana ha provveduto direttamente ad allestire il servizio di videosorveglianza all’interno e all’esterno della basilica, consentendo alla Polizia municipale di aver accesso alle immagini. “È la conferma che investire su misure di controllo moderne e adeguate è la strada da seguire per garantire sicurezza e tutela dei nostri beni culturali. Ringraziamo i carabinieri per aver celermente risolto questo caso”.

 

 

 
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