In piazza per sostenere il disegno di legge che mira al riconoscimento degli assistenti all’autonomia e comunicazione sotto il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Tali professionisti operano già all’interno della scuola per assistere gli alunni con disabilità nell’acquisizione delle autonomie e per fornire loro supporto nella comunicazione.

Domani, martedì 28 febbraio, il Misaac, movimento per l’internalizzazione e stabilizzazione degli assistenti all’autonomia e comunicazione, scenderà in piazza anche a Firenze con un flesh mob che partirà da piazza Stazione, nei pressi della chiesa di Santa Maria Novella, alle ore 17, per portare all’attenzione l’avvio dei lavori sul Ddl 236/2022.

Inizierà proprio domani, infatti, la discussione del disegno di legge presso la 7a Commissione (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport) e 10a Commissione (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato. Il Ddl 236/2022, rende noto il Misaac, mira a sanare una mancanza commessa dalla legge 104/1992, che ha internalizzato presso il Ministero dell’Istruzione la figura del docente di sostegno, lasciando gli assistenti all’autonomia e comunicazione alla competenza degli enti territoriali.

“Ogni anno, ormai ripetutamente, assistiamo inermi allo stesso fenomeno – riporta in un comunicato il Misaac – Vi sono Comuni dove all’inizio dell’anno scolastico il servizio non parte. Quando parte, con mesi e mesi di ritardo, le ore assistenziali non sono mai quelle di cui gli alunni necessitano”. “Si registrano Comuni a zero ore di assistenza; oppure due ore di assistenza a settimana, cioè appena 10 minuti al giorno, scandaloso e sconcertante! – fa sapere ancora il Movimento per la internalizzazione e stabilizzazione degli assistenti all’autonomia e comunicazione - Registriamo spesso interruzioni del servizio durante l’anno scolastico e allocazione di risorse economiche nei bilanci modeste degli Enti, rispetto all’effettivo fabbisogno emerso dal Piano Educativo Individualizzato”.

“Sul versante lavorativo assistiamo da anni a un grave e diffuso fenomeno di precariato lavorativo – rende noto ancora il Misaac – Si registrano retribuzioni a cottimo: ferie e mensilità aggiuntive, maternità, malattie, assenze degli alunni, scuole chiuse per eventi atmosferici o altro, quasi mai riconosciute”.

Elena Manetti

Immagine di repertorio