Omicidio Ciatti, il padre Luigi: 'Ci aspettavamo l'ergastolo'
Il pensiero del padre di Niccolò dopo la sentenza. 'Ma il problema vero è che non è in carcere'
mercoledì 08 febbraio 2023 15:52
"Penso al mio Niccolò, penso alla sua paura, al suo dolore, penso alla sua solitudine in quei tremendi secondi del 12.08.17". Inizia così il pensiero di Luigi Ciatti, padre di Niccolò, l'indomani della sentenza della Corte d'Assise di Roma, che ha condannato a 23 anni Rassoul Bissoultanov, accusato della morte di Niccolò Ciatti avvenuta nell'agosto del 2017 nel corso di un pestaggio in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna. Il pm aveva chiesto l'ergastolo.
"Penso agli anni passati da quel giorno, alle udienze spagnole, alle udienze italiane, penso alle sentenze, penso alla giornata di ieri, risento le parole del P.M Amelio, le parole dei ns. Avvocati, le parole del difensore sul nulla, alle offese su Niccolò ai suoi amici, alle offese su di noi, definirlo Avvocato è un azzardo... Bissultanov è stato condannato in Spagna a 15 anni, in Italia a 23 anni, non è certamente la condanna che ci aspettavamo e cioè l'ergastolo ma il problema vero è che non è in carcere, il problema vero è che è stato lasciato libero in Spagna con una sola firma settimanale".
Il cittadino ceceno è infatti latitante da luglio. "Adesso spero che le ns. Forze dell'ordine ci aiutino a trovarlo affinché sconti la sua pena. E non dimentichiamoci del suo complice Magomadov colpevole quanto lui per la sua complicità. Finché vivrò cercherò di dare una giustizia vera a Niccolò. Purtroppo alla fine è lui il vero condannato innocente alla pena più severa che esiste, LA MORTE...".
Sulla vicenda si sofferma anche il sindaco di Firenze Dario Nardella. "Prendiamo atto con rispetto della sentenza della corte di Assise di Roma relativa all’omicida di Niccolò Ciatti Bissoultanov, condannato a anni 23 per omicidio volontario. Comprendo l’amarezza di Luigi, soprattutto in riferimento al fatto che quell’uomo è ancora a piede libero chissà dove. Tutte le forze di polizia europee devono fare il massimo per trovare quest’uomo. Il governo italiano ora più che mai deve sollecitare gli altri governi europei perché collaborino alla cattura di questo assassino", scrive il sindaco sui social.
"Voglio confortare nuovamente Luigi e la sua famiglia, dicendo loro che non sono soli e che continueremo tutti noi a fare la nostra parte come dall’inizio", conclude Nardella.