Prato, Sudd Cobas denuncia aggressione ad un presidio: 'Spaccate bottiglie di vetro in testa'

Lo sciopero della campagna 'Taste the strike' del sindacato, che annuncia un presidio sul luogo dell'aggressione

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lunedì 15 dicembre 2025 13:22

Bottiglie in testa al presidio sindacale. E' l'aggressione denunciata dal Sudd Cobas, avvenuta domenica sera davanti ad un ristorante cinese a Prato, dove da circa dieci giorni è in corso un presidio del sindacato.

 

Intorno alle 21.30 di ieri i manifestanti sarebbero stati presi a bottigliate, come denuncia il sindacato, e in sei sarebbero finiti in ospedale. "Nonostante l'ora tarda, subito dopo l'aggressione più di cento operai della zona hanno raggiunto il presidio in uno straordinario gesto di solidarietà", si legge in una nota del Sudd Cobas, che ricorda che si tratta della quarta aggressione da settembre ai presidi.


"È un’aggressione che arriva proprio dopo i primi scioperi, a cui sono seguite le prime vittorie e i primi accordi sindacali, in un settore, quello delle ristorazione, dove finora la sindacalizzazione non era mai arrivata. Nessun tentativo di intimidazione sarà tollerato. La storia di questi anni dimostra chiaramente che la violenza non potrà fermare la fame di diritti di chi da troppo tempo è sfruttato. Per oggi, lunedi 15 dicembre, alle ore 18 convochiamo un presidio per il diritto di sciopero sul luogo dell'aggressione (via Galcianese n. 77/18). Di fronte a questa gravissima escalation di attacchi violenti a pacifiche proteste sindacali c'è bisogno di una reazione forte della città democratica. Anche le istituzioni diano un segnale chiaro e deciso. L'articolo 100 del Tulps (il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, ndr) dà la possibilità al questore di sospendere l'attività di un locale per motivi di sicurezza pubblica. Le istituzioni devono affermare con i fatti che la sicurezza di chi rivendica diritti conta", conclude il sindacato.

 

Poche settimane fa Sudd Cobas fa ha lanciato la campagna Taste the strike che riguarda il mondo della ristorazione. "Hanno provato a insegnarci che nei locali è normale il lavoro nero, che non c’è alternativa ai turni massacranti, che “se non ti va bene cercati un altro lavoro”. Ci hanno ripetuto allo sfinimento che non è possibile scioperare nei ristoranti. Lo stiamo facendo e stiamo vincendo. Stiamo dimostrando che un modello diverso di ristorazione è possibile. Adesso è il momento di farlo diventare realtà", le parole del sindacato nel lancio della mobilitazione.


 

 
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