Teatro della Pergola, presentati i lavori di riqualificazione statica e sismica
Dal palcoscenico alla Galleria, un investimento di oltre 2,5 milioni di euro
mercoledì 05 ottobre 2022 16:56
Oltre 2,5 milioni di euro di lavori con 70 maestranze impiegate per la riqualificazione del Teatro della Pergola dal suo passaggio al Comune di Firenze a oggi. È il bilancio degli interventi presentati oggi nello storico teatro fiorentino alla presenza dell’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci, che hanno riguardato in 10 anni il Palcoscenico, il Saloncino ‘Paolo Poli’, la Scala monumentale e il Foyer di Galleria, il Laboratorio d’Arte, la Stanza del Pozzo, la Stanza dei Nomi, la Stanza del Modellino, l’ex appartamento Spadoni. Obiettivo raggiungere l’adeguamento statico e antisismico della struttura e il miglioramento funzionale in diversi ambienti del teatro.
"Subito dopo il passaggio del Teatro dall’Eti al Comune – ha spiegato l’assessora Meucci – abbiamo avviato una verifica delle condizioni statiche e sismiche dell’intero immobile, dalla quali è emerso che le strutture necessitavano di interventi di miglioramento. Per questo abbiamo dato vita a un grande piano di intervento sui vari ambienti del teatro e oggi possiamo presentare il completamento di questi lavori con grande soddisfazione per i risultati raggiunti. Trattandosi di un bene artistico di notevole pregio e assoluto valore storico, tutti i lavori sono stati realizzati con particolare attenzione a limitare il più possibile l’invasività degli interventi, nel rispetto del valore del teatro".
Nel dettaglio, per quanto riguarda il palcoscenico, gli interventi strutturali hanno avuto l’obiettivo di migliorare le prestazioni globali della struttura portante a sostegno del fabbricato. Al saloncino Paolo Poli i lavori hanno portato al miglioramento sismico e alla correzione acustica attraverso l’inserimento di 12 catene metalliche, il consolidamento delle strutture di sostegno dei controsoffitti e l’installazione di uno strato fonoassorbente nelle specchiature. Gli interventi alla Galleria hanno interessato sia la scala monumentale che il foyer. In particolare, per quanto riguarda la scala è stata rifatta la copertura di collegamento tra il loggione e il bar con relativo lucernario; per il foyer di Galleria la ristrutturazione ha riguardato parte della copertura sovrastante, realizzata con la sostituzione dei tavelloni in laterizio con tavolato in legno, e la realizzazione di un collegamento con le pareti in modo da migliorare la risposta alle azioni sismiche.
Gli altri interventi hanno riguardato il laboratorio d’Arte con lavori di consolidamento e isolamento acustico dando vita alla nuova sartoria del teatro; la stanza del Pozzo con il rinforzo del solaio di calpestio della sala da ballo 1, dove è stata realizzata anche la nuova uscita di emergenza; la stanza dei Nomi al piano terra con il restauro del solaio composto da travi principali e travicelli; la Stanza del Modellino, sopra la Sala Ballo 2 negli antichi quartieri del Teatro, con la realizzazione di nuovo solaio indipendente rispetto a quello originale; l’ex appartamento Spadoni con lavori di adeguamento statico attraverso il rinforzo delle travi. Sfruttando la cantierizzazione in corso, sono stati eseguiti anche lavori di miglioramento e nuova distribuzione degli spazi da destinare a uffici della Fondazione Teatro della Toscana.
"In questa giornata così importante per il Teatro della Pergola, in cui presentiamo i nuovi e imponenti lavori che ne fanno una “casa” ancora più solida e attenta ai bisogni di tutti e di ciascuno, ringrazio in modo non formale – ha affermato Marco Giorgetti, direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana – il Sindaco Nardella e la Giunta per l’impegno che la Città ha profuso negli anni per il suo Teatro, e i dirigenti e i responsabili degli Uffici Tecnici del Comune di Firenze, in particolare Michele Mazzoni (oggi in servizio presso la Regione Toscana), Alessandro Dreoni, Giorgio Caselli, Tommaso Muccini, Filippo Cioni, che hanno sempre dimostrato sul campo difficilissimo di una struttura risalente al 1400 una competenza straordinaria e una passione non comune. E con essi la ATI (Associazione Temporanea di Imprese) composta dalla IRES SpA Costruzioni e Restauri e dalla Cellini Srl, che sta lavorando e ha lavorato con una dedizione, un rispetto e un’attenzione encomiabile, con partecipazione e sensibilità".
"Un ringraziamento particolare va anche alle competenze professionali della nostra Fondazione, Luigi Perla e Enzo Santagati su tutte, che si sono dedicate con eccezionale bravura a seguire i complessi processi lavorativi connessi con gli interventi e a orientare al meglio alcune scelte ‘teatrali’ - continua Giorgetti - Tutti consentendo, voglio ricordarlo, che il Teatro non si fermasse neppure un giorno, che continuasse la propria vita, semplicemente adeguando alle esigenze dei lavori i propri programmi. Questo resta uno dei fondamentali obiettivi dei prossimi interventi. Nel pensare al presente non posso non ricordare una figura alla quale dobbiamo il fatto di poter essere qui oggi a parlare di programmi di lavoro in un Teatro agibile: Sandra Logli, l’iniziatrice di questo percorso. Dirigente dello spettacolo per la Regione Toscana, compito che ha svolto sempre con una serietà e una passione che è stata di esempio per tutti, Sandra non ha mai fatto mancare il suo sostegno e la sua vicinanza alla Pergola. Senza di lei la fase iniziale dei lavori che costituiscono la base di quanto realizzato negli anni non sarebbe potuta avvenire e diversa sarebbe stata certamente la sorte del Teatro all’italiana più antico del mondo. Sandra ci ha lasciato da qualche anno ma non possiamo dimenticarla e, oltre a ricordarla e ringraziarla, vogliamo dedicare alla sua passione per il Teatro e per i giovani una serata dello spettacolo La dodicesima notte di Shakespeare diretto da Pier Paolo Pacini, in prima nazionale dall’11 ottobre nel rinnovato Saloncino ‘Paolo Poli’. in suo nome verranno acquistati dei biglietti che permetteranno ad alcuni giovani di vedere uno spettacolo che parla di loro e del loro tempo in uno spettacolo che celebra la fluidità, le identità aperte, la poesia e l’amore, con un’allegria e una spensieratezza totali. Quella che vorremmo che Sandra condividesse oggi con noi".